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Silent book, cosa sono e perché sono importanti

di Zelia Pastore - 02.12.2019 - Scrivici

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Fonte: Terre di mezzo editore
Libri senza parole dove il racconto è affidato esclusivamente alle immagini. Questa la caratteristica principale dei silent book, i volumi pensati proprio per i piccoli lettori. Ma come si leggono e come possono costituire una sorta di "gioco" da fare con mamma e papà? Ce lo ha spiegato Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia Interculturale dell’Università Milano Bicocca

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Per raccontare una storia, non sempre servono le parole scritte. A volte bastano le immagini e un pizzico di fantasia. Soprattutto quando si è piccoli e leggere un libro può significare semplicemente interpretare una serie di raffigurazioni e immagini che si susseguono: il massimo per i piccoli lettori è farlo con l'ausilio di un adulto accanto che ponga al bambino quesiti e interrogativi sui personaggi e gli avvenimenti rappresentati sulla pagina e che viaggi con la fantasia assieme a lui. La narrazione attraverso le immagini illustrate, senza o con pochissimo testo, è proprio alla base dei silent book.

COSA SONO I SILENT BOOK

Ma qual è la particolarità di questi volumi e come vanno letti? Lo abbiamo chiesto a Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia Interculturale dell'Università Milano-Bicocca: “Si tratta di libri che avvalendosi delle sole rappresentazioni, sviluppano una narrazione, in genere legata a uno o due personaggi. Le immagini, infatti, hanno tutte un filo conduttore e generalmente sono molto curate sia nella raffigurazione dello sfondo e dello scenario, che del protagonista”.

“A differenza di altre sotto-categorie del genere come ad esempio i Wimmelbuch (i libri pieni di personaggi e dettagli) i silent book hanno una struttura lineare, con uno sviluppo temporale dei fatti. Essendo libri che non prevedono la lettura di parole, quindi non verbali, possono essere utilissimi soprattutto per i bambini sotto i sei anni”.

COME SI LEGGONO I SILENT BOOK E PERCHÉ SONO IMPORTANTI

Grazie ai silent book, anche un semplice momento di lettura sul divano può trasformarsi in un'esperienza piacevole e rilassante, un momento in cui genitori e figli possono trascorrere del tempo insieme e abbandonarsi al racconto di una storia. Questo può essere un ottimo modo per esercitare nel bambino competenze di tipo narrativo, e non solo: “Quando il libro finisce e si è arrivati insieme all'ultima pagina, i genitori potrebbero provare a chiedere come continua secondo lui la storia. In questo modo il piccolo, immaginando un racconto che va oltre la cornice del libro, può provare a costruire una storia sua, diventando coautore del racconto e quindi capire con l’esperienza diretta che leggere un libro vuol dire anche contribuire alla storia rappresentata attraverso la propria personalità, i propri gusti, le proprie idee.

I silent book sono interessanti proprio per questo aspetto: se da una parte sono in grado di esercitare abilità narrative, dall'altra sono un ottimo modo per imparare a raccontare ed ascoltare una storia”.

SILENT BOOK PER APPREZZARE I LIBRI DA ADULTI

Non solo la possibilità di spaziare con la fantasia: i silent book sono anche un ottimo trampolino di lancio verso la lettura di testi con le parole: “Sebbene il passaggio ai testi scritti richieda del tempo, i silent book possono aiutare i bambini a pensare che nei libri ci possa essere qualcosa di bello e soprattutto di gioioso e che valga la pena trascorrere del tempo leggendo”.

SILENT BOOK: GLI AUTORI

Oggi sono moltissimi gli autori di silent book. Sebbene questo genere abbiamo avuto in passato una diffusione molto ampia all'estero (uno dei più noti autori contemporanei è, per esempio, l'inglese Brian Fitzgerald, Stephanie Graegin autrice di "Piccola Volpe nel bosco magico" o Beatrice Rodriguez, che ha firmato il libro in copertina "Il ladro di Polli" di Terre di Mezzo) adesso si stanno affermando anche alcuni autori italiani come Alessandro Sanna ("Fiume Lento" Rizzoli Libri), Silvia Vecchini e Antonio Sualzo Vincenti ("Una cosa difficile", Bao Publishing). Una pubblicazione molto recente è Gita sulla luna, di John Hare (Babalibri), per bimbi dai 4 anni in su.

SILENT BOOK, IL PROGETTO A LAMPEDUSA

Come spiega Raffaele Mantegazza, i silent book possono essere anche delle letture rivolte a tutti i bambini che hanno una cultura linguistica differente rispetto a quella del paese nel quale si trovano. Proprio sulla base di questo presupposto, grazie all’International Board on Book for Young people, un'organizzazione no-profit, è stata creata nel 2012 a Lampedusa una biblioteca con i più noti silent book internazionali, dedicata ai bambini e ragazzi che vivono sull'isola o che si trovano nei Centri di Prima Accoglienza.

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