«Praticare livelli adeguati di attività fisica è condizione necessaria allo sviluppo di basilari capacità cognitive, motorie e sociali, nonché alla salute dell'apparato osteo-muscolare in età infantile. Tuttavia, i bambini e gli adolescenti passano le loro giornate in modo sempre più inattivo, essendo diminuiti gli spazi e le occasioni per praticare in modo sicuro e attivo gioco, svago e trasporto, e si dedicano sempre di più ad attività ricreative sedentarie come le attività con l'uso di schermi».
Inizia così il paragrafo dedicato allo sviluppo corretto di bambini e adolescenti stilato dal Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, per conto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel quadro internazionale della "Strategia per l'attività fisica OMS-2016-2020" per l'Europa.
In questo articolo
Inattività fisica, cosa comporta
Lo studio vuole attirare l'attenzione delle istituzioni (nonché della gente comune) sulle problematiche causate dall'inattività fisica, che in molti casi contribuisce all'insorgere di patologie e carenze psicofisiche (ipertensione, difficoltà respiratorie ecc...), e proporre un piano strutturato per incentivare le varie fasce d'età del tessuto sociale europeo allo svolgimento di un'adeguata dose di sport e movimento.
In generale infatti, gli adulti dovrebbero praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico a intensità moderata, mentre bambini e giovani dovrebbero dedicare al movimento moderato o sostenuto almeno 60 minuti ogni giorno.

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Le scuole hanno un ruolo chiave
Per lo Uisp, un ruolo chiave in questo senso spetterebbe alle scuole:
«Le scuole dovrebbero prevedere un numero adeguato di lezioni di educazione fisica, in linea con le indicazioni scientifiche in materia e sulla base delle buone pratiche adottate dagli Stati membri. Le lezioni dovrebbero integrare una varietà di attività e capacità, dalle nozioni in materia di attività fisica alla pratica della mobilità e del movimento, del lavoro di squadra e degli aspetti competitivi dello sport, affinché tutti i bambini e gli adolescenti possano apprezzare l'attività fisica a prescindere dalle inclinazioni personali o dal livello di preparazione sportiva, traendone pieno vantaggio per la salute».
Tra i ragazzi infatti, solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli consigliati dalle linee guida dell'OMS; occorre dunque un'intervento educativo deciso fin dai primi anni, in modo da abituare gli adulti di domani ad un approccio consapevole al proprio corpo e al suo mantenimento.
FONTE: Ansa.it, Uisp, Ufficio europeo OMS

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Domande e risposte
Quanto tempo i bambini dovrebbero dedicare all'attività fisica ogni settimana?
Bambini e giovani dovrebbero dedicare al movimento moderato o sostenuto almeno 60 minuti ogni giorno.
Perché è importante che i bambini pratichino attività fisica?
Praticare livelli adeguati di attività fisica è condizione necessaria allo sviluppo di basilari capacità cognitive, motorie e sociali, nonché alla salute dell'apparato osteo-muscolare in età infantile.