Tra gli sport nautici che i bambini possono praticare in estate c'è il canottaggio. Abbiamo chiesto a Roberto Spada, direttore del Centro Nautico della Lega Navale di Sabaudia, quali sono i vantaggi di questa attività, come funziona e quali i requisiti necessari per praticarlo.
Uno sport completo
“Il canottaggio si può considerare uno sport completo, perché consente di allenare un po’ tutti i distretti muscolari: braccia, spalle, pettorali, addominali, ma anche i muscoli di schiena e gambe, che devono imprimere la spinta necessaria per far muovere in avanti e indietro il carrellino sul quale si è seduti in modo da aumentare l’efficacia della palata con i remi” spiega Spada.
“In più, come per la canoa, andare sul canotto migliora il senso dell’equilibrio, dal momento che è necessario adattare di volta in volta le posizioni del corpo per dirigere correttamente l’imbarcazione ed evitare di cadere in acqua. Dovendosi spostare con due remi, inoltre, è necessario calibrare di continuo la forza tra le due braccia per riuscire a mantenere la rotta, altrimenti si rischia di spostarsi a zig zag, considerato anche che ci si muove ‘all’indietro’ e non si ha la possibilità di guardare dove si sta andando. Un lavoro ancor più complesso se si sta sul canotto in due, perché si aggiunge la fatica di sincronizzare i movimenti e coordinarsi a vicenda. Infine, soprattutto nei corsi organizzati secondo la formula del campus, si impara il rispetto delle regole, il senso della disciplina, lo spirito di gruppo, la coesione sociale, la perseveranza, l'autonomia: un bagaglio che porterà per sempre con sé”.

Foto: Lega Navale Italiana
Come si svolge una lezione
Come per canoa e vela, dopo aver appreso le nozioni fondamentali della disciplina attraverso la teoria, si passa alla pratica: i ragazzi imparano a salire e scendere dall’imbarcazione, mantenere l’equilibrio, a remare equiparando le forze tra le due braccia in modo da tenere la giusta rotta, a darsi la giusta spinta sul carrellino, a lavorare in sintonia quando si è sul canotto biposto, fino a percorrere tratte di 2-3 chilometri.
Al termine del corso, i ragazzi si esibiscono in un saggio finale in cui mostrano ai genitori quel che hanno imparato durante la loro permanenza al Centro.
Come sono organizzati i corsi di canottaggio per bambini
“Presso i Centri Nautici della Lega Navale Italiana i corsi estivi sono svolti secondo la formula del Campus, cioè prevedono una ‘full immersion’ di 12 giorni e sono rivolti a bambini dai 10 ai 15 anni provenienti da tutta Italia e anche dall’estero” spiega Roberto Spada. “Per ragazzi più grandi, sono previsti anche corsi di perfezionamento.
Durante l’anno scolastico, si organizzano incontri per le scuole o lezioni durante il weekend. Nelle sedi più piccole – che, a seconda del numero di iscritti, si chiamano sezioni o delegazioni - i corsi variano a seconda del centro ed ogni direttore decide che tipo di corso organizzare, l’età e il numero massimo di bambini per ogni corso, la modalità delle lezioni, se includere o no vitto e alloggio. Qualunque sede si scelga, è necessaria l’iscrizione alla Lega Navale, che comprende una copertura assicurativa, è valida 12 mesi e consente l’accesso e la frequenza dei corsi anche degli altri sport nautici e anche in sedi della Lega Navale diverse da quella in cui ci si è iscritti”.
Quali i requisiti necessari per poter frequentare un corso di canottaggio
Come per i corsi di vela e canoa, l’unico requisito richiesto è che il bambino sappia già nuotare.
I costi
I costi variano a seconda della durata e della modalità del corso (se prevede vitto e alloggio oppure no). Presso i Centri Nautici, 12 giorni costano complessivamente 400 euro, inclusa la tessera, il vitto e l’alloggio.
Dove rivolgersi per maggiori informazioni
Sul sito nazionale della Lega Navale Italiana, aprendo la pagina “dove siamo”, si possono trovare gli indirizzi e i numeri di telefono delle strutture presenti su tutto il territorio nazionale.