Genitori di figli agonisti e atleti: l'importanza dei genitori
Lo sport è una straordinaria scuola di vita che può aiutare bambini e adolescenti nella loro crescita personale, relazionale, professionale. È sempre giusto supportare un figlio che desidera fare attività sportiva anche a livello agonistico, a patto di non eccedere e di non imporre mai una scelta che non sia sua.
Ne parliamo con il Dottor Fabrizio Ciralli, responsabile Unità operativa di neonatologia e Patologia - Humanitas san Pio X.
Genitori di figli agonisti e atleti: cosa fare per supportarli?
I limiti di età
"In primo luogo bisogna stabilire i limiti di inizio di una attività agonistica in termini di età. L'età minima per sport come nuoto, ginnastica ritmica e tennis è di 8 anni, 11/12 per sci, atletica, calcio, rubgy, basket e pallavolo. Parliamo di agonismo, non di semplice pratica sportiva, che può invece essere intrapresa senza alcun problema anche dai bambini più piccoli".
Meglio la costanza che il risultato
"Sollecitare l'interesse dei bambini per la pratica sportiva è molto importante per il loro sviluppo fisico, relazionale e comportamentale. Purtroppo ancora oggi chi pratica attività da bambino tende a smettere durante l'adolescenza: non bisogna mai imporsi, ma sostenere l'attitudine di un bambino o ragazzo per lo sport è sicuramente utile. È sicuramente meglio puntare sulla costanza e sulla continuità nel tempo che sull'intensità e sui risultati".
Genitori di figli agonisti e atleti: le cose da non fare
Mai obbligare
"Quello che non bisogna fare, come accennato in precedenza, è obbligare un bambino – così come un adolescente – a fare sport agonistico Non sarà sicuramente questo atteggiamento ad aiutarlo a intraprendere e portare avanti un'attività sportiva. È invece giusto sostenerli, offrendo il proprio supporto su diversi aspetti: emotivo, pratico, organizzativo. Anche sulla scelta dello sport da praticare è giusto che sia il bambino o il ragazzo a scegliere liberamente, seguendo le proprie inclinazioni e passioni.
Lo sport non solo garantisce una crescita sana, ma responsabilizza, insegna a prendere decisioni, a comportarsi con rispetto, a osservare le regole, ad essere leali.
Agonismo e ragionamento sulle priorità
"D'altra parte, non bisogna preoccuparsi se un bambino o ragazzo desidera fare sport pensando che questo possa influire negativamente sullo studio. È anzi vero il contrario: lo sport insegna a gestire al meglio il tempo a disposizione e a organizzarsi in modo efficiente le ore di studio. Se poi parliamo di agonismo ad alti livelli quando un ragazzo arriva all'età della scuola superiore occorre fare insieme un ragionamento sulle priorità".
Genitori di figli agonisti e atleti: il ruolo dell’alimentazione e dello stile di vita
Il supporto di un nutrizionista
"Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per sostenere il proprio figlio che pratica sport anche dal punto di vista della salute e della crescita. Attenzione a non eccedere con le calorie: un bambino o un adolescente che pratica sport due o tre volte alla settimana non necessita di un surplus calorico. A livello agonistico può invece essere necessario introdurre una dieta più adeguata alla situazione (eventualmente avvalendosi di un nutrizionista), ricordando sempre l'importanza dell'idratazione. Inoltre, il bambino o ragazzo non dovrebbe mangiare troppo a ridosso o a troppa distanza temporale dall'attività fisica. Poi, solitamente, quando si accede all'agonismo, è la società sportiva stessa che si occupa di monitorare anche questi aspetti.
L'importanza del sonno
"Un altro fattore che i genitori devono tenere in considerazione è il sonno: un bambino dovrebbe dormire per 10 ore a notte, un adolescente per 8-9 ore".
Genitori che pensano di avere un figlio campione: come aiutarli a gestire le aspettative
"Credo che la cosa più importante da consigliare ad un genitore sia quella di cercare di evitare di identificarsi con il figlio che pratica sport, cercando a tutti i costi di farlo diventare un campione come magari lui o lei avrebbe desiderato per sé.
Ognuno di noi deve fare il proprio percorso nella vita e nello sport. Mai spingere troppo, onde evitare di generare un'ansia da prestazione. È giusto sottolineare che per raggiungere determinati obiettivi occorre impegnarsi nelle ore di allenamento in relazione alle richieste del proprio allenatore, che saprà orientare lo sforzo fisico richiesto nel migliore dei modi. Ad esempio si può suggerire di praticare alcuni esercizi per migliorare un risultato, ma non per vincere a tutti i costi o per essere il migliore".
L'intervistato
L'intervistato è Fabrizio Ciralli, responsabile Unità opertativa di neonatologia e Patologia - Humanitas san Pio X.
I migliori articoli sul tema
- Sport: 6 errori da non fare
- Come educare i bambini allo sport (e all'essere sportivi)?
- Sport per bambini timidi, quale scegliere?
- Fare sport fa andare meglio a scuola
- Sport e bambini, tutto quello che bisogna sapere
- Bambini, chi fa sport va meglio a scuola
- Lo sport fa bene ai bambini
- Quale sport fare in base all'età