Plogging con i bambini
L'attenzione per la cura dell'ambiente è fortunatamente sempre più diffusa: non si tratta più soltanto di fare la raccolta differenziata, limitare gli sprechi o comprare ai mercatini vintage, ma anche di mettere in pratica buone azioni che possano avere un impatto diretto sul Pianeta, come per esempio il plogging. Vediamo insieme che cos'è.
Che cos’è il plogging
Per plogging si intende l'azione di raccogliere rifiuti mentre si fa attività all'aria aperta, come per esempio trekking, camminate in città o corsa. La parola nasce dall'unione di due termini, uno svedese e uno inglese: plocka upp, che significa appunto raccogliere, e jogging, che vuol dire corsa. In pratica, si approfitta dell'allenamento nei parchi o per le strade per ripulire il terreno dalla sporcizia gettata in strada dagli altri oppure portata dal vento.
Come fare plogging coi bambini
Praticare plogging coinvolgendo i propri figli è un ottimo modo per sensibilizzarli all'ambiente e al tempo stesso spronarli a fare un po' di attività fisica. In generale, il plogging vero e proprio prevedere la corsa: sta a voi genitori capire se i vostri figli sono preparati per poter correre dietro a voi, oppure se hanno bisogno di iniziare con ritmi più lenti.
In ogni caso, il plogging consiste nel correre e, contemporaneamente, chinarsi a raccogliere immondizia. No, non ci si deve fermare! Per questo potrebbe essere più complesso per i bambini non abituati alla corsa, ma potete procedere per gradi iniziando con una bella camminata veloce in famiglia. Ecco qualche consiglio per motivarli e coinvolgerli.
Dove fare plogging
Scegliete un posto insieme, che sia sicuro, gradevole, e che non preveda montagne di rifiuti. Se abitate al mare potreste approfittare della spiaggia, in città potete invece andare in un parco ben frequentato, ma non in orari di punta, e iniziare la camminata a passo svelto.
Se state in montagna, provate i sentieri battuti: purtroppo anche chi ama la natura lascia cartacce e bottiglie in giro! Ogni volta che vedete dei rifiuti, vi chinate e li prendete.
Cosa serve per fare plogging
Munitevi di abbigliamento adeguato per la corsa o per il trekking: scarpe comode, vestiti pesanti o leggeri a seconda della stagione. Vi servirà ovviamente anche un sacchetto ciascuno per riporre i rifiuti raccolti, e non dimenticate un guanto per non toccarli con le mani, è pur sempre spazzatura. Il guanto può essere in lattice, ma i migliori e più resistenti sono quelli da lavoro.
Quale spazzatura raccogliere
Non lasciate che i bambini corrano pericoli: stabilite insieme prima cosa possono raccogliere, eviterete così che entrino in contatto con materiali che sarebbe meglio non toccassero. Cartacce, mozziconi, bottiglie di plastica, mascherine, scontrini sono sicuramente i rifiuti più sicuri per i piccoli.
Plogging come sport e come gioco
I benefici del plogging sono diversi: tutti quelli della corsa o del trekking, aumentati perché per piegarsi e rialzarsi durante il movimento si fa ancora più esercizio. È capace quindi di diventare un'ottima attività fisica per adulti e bambini, al pari di altri sport. Aiuta anche a ridurre l'ansia e a scaricare la tensione, perciò è perfetto per migliorare l'umore dopo una lunga settimana di scuole e lavoro.
Ma può diventare anche un gioco: per motivare i vostri figli, fate una gara a chi trova più rifiuti. Se avete più di un bambino, state certi che metterli in competizione, per una volta, darà ottimi risultati.
Una volta raccolti i rifiuti, è molto importante non gettarli nel primo cassonetto che si incontra. Fate un ultimo sforzo, sarà un ulteriore insegnamento per i bambini: dividete la spazzatura a seconda del materiale e riponete ogni cosa nella raccolta differenziata a casa o in un'isola ecologica.
Il plogging praticato coi bambini è un ottimo modo per fare sport insieme all'aria aperta ma anche per insegnare ai figli a tutelare l'ambiente con piccoli gesti di vita quotidiana!