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Quale sport fare in base all'età

di Lorenza Laudi - 03.04.2019 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
L'attività fisica adatta ai bambini? Il basket, il volley, il nuoto, il calcio, la corsa e la ginnastica. Per gli adulti, corsa, bicicletta e tennis? Per le persone più anziane? Pilates, Tai-chi e ginnastica dolce. In occasione della Giornata Mondiale dello Sport, i consigli della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT)

In questo articolo

La primavera appena iniziata, la voglia di stare all'aria aperta e fare movimento: è proprio questo il periodo migliore dell'anno per rimboccarsi le maniche e fare sport. Il movimento si associa all’allegria e alla gioia di vivere e alla possibilità di dividere esperienze all’interno di un gruppo spronando l’individuo alla volontà di superare i propri limiti.

6 aprile, Giornata Mondiale dello Sport


Il 6 aprile 2019 sarà celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale dello Sport, data nella quale si inaugurano i primi Giochi Olimpici nell'Era Moderna, ad Atene nel 1896.

In occasione della Giornata Mondiale dello Sport la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) ha divulgato un comunicato per ribadire l’importanza di praticare attività fisica sempre, indipendentemente dall'età, per conoscere ed armonizzare le proprie funzioni ossee.

Ogni età ha i suoi sport e ogni età trova un beneficio nello sport

“Lo sport ha un ruolo fondamentale nelle varie fasi evolutive della persona, da quella infantile/adolescenziale all’età avanzata – afferma il Professor Francesco Falez, Presidente SIOT -. Da un punto di vista ortopedico il coinvolgimento dell’apparato muscolo scheletrico è fondamentale dal suo sviluppo al suo mantenimento in età avanzata. Noi ortopedici dobbiamo indirizzare i soggetti che sono in accrescimento anche verso uno sviluppo armonico. Man mano che la persona cresce, i benefici dello sport non sono solo osseo-articolari ma anche sistemici: lo sport aumenta le endorfine, accresce lo stato di benessere e migliora tutti gli altri apparati. Nella tarda età diventa fondamentale perché lo scheletro, e ovviamente l’osteoporosi, sono direttamente correlate ad un’attività più o meno intensa. Quindi osteoporosi e sarcopenia, dove c’è una riduzione della qualità del tessuto muscolare, si prevengono proprio facendo attività sportiva. Lo sport è fondamentale e la SIOT sostiene il concetto generale che praticare attività sportiva fa rima con salute e benessere”.

Quanta attività fisica bisogna fare a settimana, per fasce d’età?

  • adolescente: tre volte a settimana
  • adulto: due volte a settimana
  • anziano: una volta a settimana

“In un soggetto adulto – ribadisce il Presidente SIOT - basta praticare attività fisica due volte a settimana; tre volte a settimana vanno bene per un adolescente, mentre per una persona anziana è sufficiente una volta a settimana”.

  • Gli sport più adatti ai bambini: vanno bene il basket, il volley, il nuoto, il calcio, la corsa e la ginnastica: il bambino fa tutto. E fa tutto fondamentalmente perché deve sviluppare il proprio coordinamento motorio. Quindi più fa sport meglio è, anche se bisogna stare attenti a non esagerare. Diverso il caso se il bimbo ha problemi di scoliosi. In questo caso è preferibile indirizzarsi verso sport simmetrici piuttosto che unilaterali: basket e volley sono, ad esempio, da preferire al tennis.
  • Gli sport più adatti agli adulti: è fondamentalmente legato alla potenza muscolare, quindi al rafforzamento dei propri muscoli: vanno bene la corsa, il tennis e la bicicletta. Per il soggetto adulto è molto importante la preparazione, per non incorrere negli effetti negativi dell’esasperazione dello sport, come tendinopatie o sovraccarichi funzionali.
  • Nella fase più anziana: ginnastica a corpo libero, le camminate lunghe, il Tai Chi e il Pilates:. Sono perfette dunque le attività che aiutano a mantenere il coordinamento e il movimento armonico che sollecita lo scheletro e la muscolatura per prevenire osteoporosi e sarcopenia. Attività sportive a basso impatto migliorano, di fatto, la tonicità e l’elasticità muscolare dell’anziano, con conseguente miglioramento delle performance funzionali e importanti ricadute sulla qualità della vita, oltre ad un impatto psicologico e sociale altamente positivo.

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