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10 castelli e luoghi "infestati" da visitare con la famiglia

di Luisa Perego - 01.02.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
E' il sogno di ogni ragazzino: entrare in un castello ricco di leggende e racconti. Tra intrighi, losche figure, sensazioni da brivido e realtà spettrali, ci si diverte ancora di più. Che ci si creda oppure no, ecco una mappa dei luoghi da "paura" dello Stivale, consigliati da Annamaria Ghedina, autrice del libro 'Guida ai fantasmi d'Italia. Dove cercarli e trovarli', in libreria con Odoya.

In questo articolo

Voglia di trasformarvi insieme ai vostri figli in un ghostbusters in carne e ossa? O solo di curiosare tra le leggende e i racconti di fantasmi e sparizioni che girano in Italia?

Allora un tour per questi luoghi dovete proprio farlo! Tra anime tormentate, vecchi intrighi di palazzo, storie e racconti. Annamaria Ghedina ha raccolto in un libro 'Guida ai fantasmi d'Italia. Dove cercarli e trovarli', in libreria con Odoya dal 2 febbraio, i luoghi in cui avventurarsi. (Leggi anche: castelli da fiaba per bambini)

Abbiamo chiesto proprio a lei i dieci luoghi perfetti per i ragazzini, da visitare tutti insieme.

1 Roma - Castel Sant'Angelo

Castel Sant'Angelo detto anche mausoleo di Adriano, fu un avamposto fortificato, carcere ma anche dimora nel Rinascimento. "Ci sono stata... e ho sentito delle presenze un po' particolari. E' un castello un po' misterioso". Esordisce in questo modo Annamaria, proponendo come prima tappa italiana proprio questo castello nella capitale.

Una figura spettrale che si aggira tra Castel Sant'Angelo e nell'area dei cerchi adiacente alla basilica di Santa Maria in Cosmedin è Giovanni Battista Bugatti, più conosciuto come Maestro Titta, il boia di Roma, vissuto intorno al 1800.

Si dice che Mastro Titta si presenti ai passanti sugli spalti del castello e offre loro qualcosa. Peccato che "er boia", come spiega Annamaria, "aveva l'abitudine di offrire la presa di tabacco ai condannati prima di giustiziarli...".

In più, sempre a Castel Sant'Angelo, sembra che si aggiri lo spirito di Beatrice Cenci, figlia del conte Francesco, condannata a morte da papa Clemente VIII a soli 16 anni. La sua eterea figura si manifesterebbe, allo scoccare della mezzanotte, lungo il ponte Sant'Angelo.

Spostandoci di poco, sempre a Roma, lo sapevate che Nerone si aggira per i Fori Romani? C'è chi sostiene di averlo visto con la sua lira, mentre canta Roma che brucia.

(Leggi anche: visita a Roma con i bambini)

2 Milano - Castello Sforzesco

Castello Sforzesco

Insieme al Duomo è il simbolo meneghino per antonomasia. Edificato nel XV secolo da Francesco Sforza, duca di Milano, sui resti del Castrum Portae Jovis, ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni. La sua costruzione, a scopo difensivo, era già stata iniziata intorno il 1300 dalla dinastia Visconti.

Ed ecco ora la storia meno ufficiale, raccontata da Annamaria. Nel 1526, esattamente sabato 20 ottobre, Bianca Maria Scapardone Visconti, contessa di Challant, venne fatta decapitare davanti al castello. Da allora, all'anniversario della sua morte, si dice che lo spettro di Bianca si aggiri nei giardini, avvolto in un mantello bianco.

3 Napoli - Castel dell'Ovo

Castel dell'Ovo

C’è Castel dell’Ovo, il cui nome deriva dalla pianta ovoidale, ma secondo la leggenda, il poeta Virgilio avrebbe murato in una teca nelle sue fondamenta un uovo magico. Nessuno ne conosce l'ubicazione esatta ma la storia narra che la sopravvivenza della costruzione e di Napoli stessa dipenderebbe dalla sua integrità.

Nei suoi sotterranei inoltre venivano rinchiusi i prigionieri. "Il fantasma nelle segrete del castello sarebbe apparso a una signora che io conosco", spiega Annamaria. Gridava: 'Ridatemi il braccio'”. Si chiamerebbe infatti "Cavaliere dal braccio spezzato" e fa sentire le sue urla anche dentro le mura.

Poi, sempre a Napoli, le sale del museo di San Martino, che ospita la più vasta collezione di maschere al mondo, si dice che ricevano le "visite di Totò ed Eduardo de Filippo". (Segui l'itinerario da fare a Napoli con i bambini)

4 Venezia - Isola di Poveglia

Questa isola si trova a sud della costa di Venezia. E' disabitata. Storicamente, questo lembo di terra, ospitò un lazzaretto dove i malati di peste e di tifo venivano mandati a morire lontano da Venezia.

Le poche persone che hanno visitato l'isola dicono di aver sentito strane presenze.

5 Potenza - Lagopesole

Nel castello che sorge nella frazione di Avagliano si aggirerebbe lo spettro di Elena Ducas, moglie di Manfredi, figlio di Federico II di Svevia.

Secondo la leggenda lo spirito della poverina non avrebbe mai abbandonato il luogo perché in attesa di incontrare l'amato marito e i figli. Si paleserebbe al calar del sole, vestita di bianco, con un mantello in mano. Lui, Manfredi, arriverebbe a cavallo, con indosso un manto verde.

6 Modena - Spilamberto

La storia del castello di Spilamberto è davvero particolare.

Nel 1947, mentre lo stavano restaurando, in un sottoscala venne trovata una stanza adibita a prigione e successivamente murata. La cella è talmente angusta che è difficile persino entrarci. Le pareti sono piene di scritte e disegni, che portano la firma di un tale Filippo il Diavolino. I disegni rappresentano un uomo con un archibugio in mano, un veliero che pare spagnolo, un bambino, una castellana, stemmi nobiliari...

Nei suoi scritti Filippo accusa una donna del suo tragico destino.

La gente del posto racconta che Messer Filippo era un mercante di stoffe, probabilmente di origine ispanica, che nel Cinquecento si presentò nel castello per vendere preziosi tessuti. Si innamorò della castellana e sbocciò un amore non proprio platonico. Dopo nove mesi nacque un bimbo che il signore del castello non riconobbe come suo.

A quel punto, Messer Filippo venne rinchiuso nella cella in attesa di venire giustiziato. Grattando il nerofumo che la copriva, fece l'inchiostro usato per dipingere la stanza.

7 Torino - Castello reale di Moncalieri

Il fantasma della Bela Rosin, amante di Vittorio Emanuele II, si aggirerebbe ancora intorno al castello di Moncalieri.

Rosa Vercellana, soprannominata Bela Rosin, di estrazione umile, abitava con la famiglia ai margini del castello. L'erede al trono Vittorio Emanuele II, rientrando da una battuta di caccia, la vide affacciata a un balcone delle casa e se ne invaghì.

Fu un amore iniziato clandestinamente, lontano dagli occhi di Carlo Alberto e dalla corte. Rosa aveva solo 14 anni e secondo la legge del regno di Sardegna era proibito avere una relazione con una ragazzina di meno di 16 anni.

Rosa fu invitata a trasferisti in una dependance della palazzina di Stupinigi e la relazione con Vittorio Emanuele durò 30 anni. Una volta morta la legittima consorte, Maria Adelaide d'Asburgo Lorena con cui l'ormai diventato re aveva avuto otto figlio, Vittorio Emanuele II decise di sposare la Bela Rosin con rito morganatico (senza diritto a titoli nobiliari). E le concesse il titolo di contessa di Mirafiori.

A comparire in quella zona non sarebbe solo Rosa, ma anche lo stesso re, su una carrozza trainata da dieci cavalli. (Leggi anche: Torino con i bambini, l'itinerario)

8 Firenze - Palazzo Vecchio, sede del Municipio

Palazzo Vecchio

Chissà se il sindaco, quando si trattiene fino a tardi a lavorare, abbia mai incontrato lo spettro di Baldaccio d'Anghiari. Siamo in piazza della Signoria, a Palazzo Vecchio, sede del Municipio.

La leggenda narra che nei corridoi del palazzo vaghi l'anima di Baldaccio, o meglio, Baldo di Piero Bruni. Nacque intorno al 1400 ed è passato alla storia non solo per le sue gesta eroiche in battaglia, ma anche come fantasma. Nel settembre 1441 venne pugnalato a morte, vittima di una congiura. Da allora lo spettro si aggira in attesa che venga fatta giustizia.

9 Sassari - Villa Caprera

Villa Caprera si trova davanti al convento dei Cappuccini di via San Francesco. E' stata edificata ai primi del Novecento. Si narra che gli spiriti dei suoi abitanti vaghino tra il giardino e la casa.

Come spiega Annamaria, si parla inoltre di "una processione di monache fantasma che partendo dal duomo cittadino arrivano fino al vecchio convento poco distante".

Spostandoci invece a Cagliari, in molti dicono di aver sentito uno spettro che gioca con un teschio mentre si aggira lungo le scale dell'ex lazzaretto a Sant'Elia in via dei Navigatori. L'edificio ora ospita un museo.

Pare che il fantasma sia quello di un bambino a cui piace fare dispetti: libri che volano, luci che si accendono sarebbero alcune delle sue specialità.

10 - Cefalù e Mondello - Villa Caboto

Sapete che a Cefalù ci sono stati anche alcuni ghostbuster? Come dice Annamaria "in una vecchia casa abbandonata da anni, vicino a un antico carcere, alcuni ghostbuster erano venuti a sapere della presenza di spettri". E dopo essere entrati, se la sono data a gambe levate!

A Mondello invece, in piazza Caboto, c'è una vecchia costruzione, Villa Caboto appunto. E' stata abbandonata negli anni Ottanta. La gente del luogo mormora che lì accadono cose strane e giura di aver udito rumori e visto una donna davanti alla porta. Ci sono diverse storie intorno a questa villa. Per alcuni era una casa d'appuntamenti di militari tedeschi, per altri era un quartier generale durante l'ultima guerra e ora infestata dagli spettri dei prigionieri. Nell'ultima versione, sembra che una fanciulla sia stata uccisa dal padre perché colta in fragrante insieme a un uomo.

Chi è Annamaria Ghedina

Annamaria Ghedina scrive vicende legate all'occulto, è infatti soprannominata “La signora dei Fantasmi”.

Giornalista, direttore responsabile del mensile Lo Strillo, si è appassionata ai fantasmi dopo un’inchiesta giornalistica sui ghostbuster. Ha pubblicato “Guida ai fantasmi di Napoli e Dintorni” ed. Blado, “Fantasmi a Napoli” prima con l’editore Vittorio Pironti, e successivamente con l’editore Adriano Gallina, “Il ritorno del Principe di Sansevero” ed. Gallina e il “Dizionario dei Fantasmi dalla A alla Z”.
Il suo ultimo libro è 'Guida ai fantasmi d'Italia. Dove cercarli e trovarli', in libreria con Odoya.

Il suo sito è www.cacciaaifantasmi.blogspot.com

Aggiornato il 28.06.2018

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