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Antibiotici ai bambini? Con molta cautela

di Nostrofiglio Redazione - 11.11.2008 - Scrivici

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L'errore più comune di quasi tutte le mamme italiane è di dare l'antibiotico al bambino colpito da influenza o raffreddore, patologie virali contro le quali questo farmaco non fa nulla. E' quanto emerso alla presentazione della campagna del ministero del welfare 'Antibiotici sì, ma con cautela'.

L'antibiotico fa bene per tutto: è la convinzione, erronea, degli italiani, che lo usano per curare infezioni batteriche ma anche virali, raffreddori, influenze, per accelerare la guarigione o addirittura per prevenire un aggravamento dei sintomi.

Un milione e mezzo di italiani assume antibiotici ogni giorno, spesso con la leggerezza con cui si prende un'aspirina, ma quasi metà, il 44%, lo fa in modo scorretto e inappropriato. Con la conseguenza, non di poco conto, che nel frattempo i batteri sviluppano ceppi antibiotico-resistenti, rendendo inefficaci gli antibiotici stessi. E' l'allarme lanciato dal ministero del welfare, che insieme all'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e all'Istituto Superiore di Sanità ha realizzato la campagna di comunicazione 'Antibiotici sì, ma con cautela', per sensibilizzare i cittadini sull'importanza di assumere antibiotici solo quando è necessario.

I dati dell'Aifa sono eloquenti: l'Italia è il paese europeo con il più alto tasso di consumo di antibiotici dopo Francia, Grecia e Cipro. L'incremento medio del consumo negli ultimi sette anni è stato del 18%.

Del milione e mezzo di persone che ogni giorno assume un antibiotico, in maggioranza lo utilizzano per bronchiti, faringiti, tonsilliti e influenza. Tutte affezioni a prevalente causa virale, nonostante in questi casi l'antibiotico sia inutile se non addirittura dannoso. Ingente la spesa annua: 1 miliardo 253 milioni di euro, di cui il 90,8% a carico del Servizio sanitario nazionale, e il 9,2 relativo all'acquisto fatto direttamente dai cittadini in farmacia.

Gli antibiotici più comuni hanno conosciuto un vero e proprio boom dal 2000 a oggi: la prescrizione di moxifloxacina è aumentata del 398%, mentre quella di amoxiciliina+acido clavulanico è raddoppiata. Crescite, sottolinea l'Aifa, non giustificate affatto dai dati epidemiologici.

L'errore più comune, in cui incorrono quasi tutte le mamme italiane, è dare l'antibiotico al bambino colpito da influenza (lo fa il 29% della popolazione) o raffreddore (14%), patologie virali contro le quali come noto l'antibiotico non può nulla. E il 60% degli italiani, forse rendendosi conto 'in corsa' dell'inappropriatezza del farmaco, non termina la cura.

I cinque comandamenti della campagna sono:

  • mai senza prescrizione medica;

  • vanno sempre seguiti, poi, tempi e modi di assunzione indicati dal medico;

  • non si deve interrompere il trattamento anzitempo;

  • né cambiare farmaco senza indicazione medica.

La campagna durerà un mese e coprirà tv, giornali, web, radio. A disposizione dei cittadini anche un sito web (www.antibioticoresponsabile.it) e il numero verde Aifa: 800-571661.

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