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Bambini annoiati: cosa fare in città d'estate

di Luisa Perego - 08.08.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Cosa fare con bambini annoiati rimasti in città? Spieghiamo l'importanza della noia nella prima infanzia e cosa fare per divertire i bambini

In questo articolo

Per i più piccoli l'estate è sinonimo di divertimento e spensieratezza, ma non è raro che, in assenza della scuola e delle attività che li tengono impegnati durante l'anno, i bambini e le bambine inizino ad annoiarsi. La noia, però, può essere un'alleata preziosa per la crescita, perché aiuta a trovare nuovi stimoli e ad allenare la creatività e la fantasia, meglio se in compagnia degli adulti, che possono affiancare i più piccoli nella scoperta di nuove attività insegnando valori come la solidarietà e la sostenibilità.

"Le vacanze estive sono una sorta di 'buco nero': prima ci sono la scuola e i campi estivi, poi, per due mesi, il nulla. In questo contesto, la noia è da vivere come un dono dell'estate perché, stimolando a trovare soluzioni estemporanee nel mare del 'tutto programmato', può essere una spinta per la creatività", spiega il Dottor Alessandro Ghezzo, neuropsichiatra infantile del Centro Terapeutico di Antoniano, realtà che dal 1981 propone percorsi di riabilitazione, benessere e prevenzione per bambini, bambine e adolescenti con fragilità fisiche e cognitive. "Per gli adulti, il consiglio è quello di dedicare questo tempo 'dilatato', insieme ai più piccoli, a tutte le attività che si fatica ad affrontare con calma durante l'anno — per esempio il riordinare la cameretta o il condividere, con le dovute attenzioni, le faccende di casa, come apparecchiare la tavola —, trasformandole però in divertimento e aiutando i bambini e le bambine a sviluppare un senso di responsabilità e comunità".

Per chi è alla ricerca di idee, ecco 6 attività divertenti, green e solidali per un'estate creativa e all'insegna della crescita. Prima però scopriamo insieme al Dottor Alessandro Ghezzo l'importanza della noia per i bambini.

Perché è importante che i bambini si annoino?

"Annoiarsi fa parte della vita, è un'esperienza che tutti abbiamo provato. Come tutte le cose umane la noia va affrontata, non è possibile evitarla.

Per questo è bene che i genitori - e gli adulti in generale - non cerchino di prevenire la noia nei bambini. Lasciamo che arrivi (se arriva) e aiutiamo a gestirla, se ce lo chiedono. L'autostima e la capacità di risolvere problemi ne usciranno rafforzate".

Perché i bambini si annoiano facilmente?

"I bambini di questo decennio hanno la vita programmata dal mattino al sera. Tutto l'anno, o quasi. Non è nocivo in sé, è solo che non permette di avere spazi e tempi liberi. Alla prima occasione, quando questi impegni inevitabilmente (e per fortuna) si riducono, può sorgere la noia.  Questo capita ai bambini ma succede lo stesso agli adulti, non pensiamo che ci sia qualcuno immune. I bambini lo dichiarano di più e coinvolgono di più gli altri, tutto qui".

Che cosa fare quando un bimbo dice "mi annoio"?

"Se un bambino ci chiede di trovare qualcosa da fare per lui, la prima proposta è quella di lasciargli spazio e tempo a disposizione. Non cerchiamo di cadere nella stessa voragine del resto dell'anno, popolata di impegni pressanti decisi e gestiti dagli adulti. Lasciamo che sia il bambino a trovare la soluzione, ad inventarsi qualcosa, ad arrangiarsi. Se poi ci coinvolge in un gioco o in attività scelte da lui, va benissimo essere partecipi di questa iniziativa. E se proprio non vengono idee, i lavori domestici sono una fonte inesauribile di opportunità per riempire il tempo in modo proficuo".

Come trasformare i vestiti con l'aiuto della natura

In natura esistono specie vegetali che sono dei veri e propri coloranti naturali. È il caso della rapa rossa o del karkadè, che tingono l'acqua di rosso; delle carote, della curcuma e delle bucce di cipolla, che la colorano di giallo o arancione; o del cavolo rosso e dei mirtilli, che spaziano dal blu al viola.

Bollendoli in acqua — per evitare sprechi, l'effetto si può ottenere utilizzando gli scarti, come le prime foglie o le bucce —, questi rilasciano infatti tinture naturali che possono dare nuova vita agli indumenti, soprattutto se in cotone o lino, che assorbono meglio i colori. Se non si utilizzano più, i capi si possono poi donare a realtà solidali, dando seconda vita a tessuti che altrimenti rimarrebbero a prendere polvere negli armadi e insegnando ai più piccoli i valori della sostenibilità e della solidarietà.

Come coinvolgere i bambini in cucina

In estate, coinvolgere i più piccoli in cucina è un modo divertente e istruttivo per trascorrere tempo insieme, scoprire il piacere di cucinare e l'importanza del non sprecare il cibo. Per esempio, si possono creare ricette gustose e originali utilizzando gli avanzi e trasformandoli in nuovi piatti — dai pancake con le banane ormai mature alle frittate con le verdure avanzate — o si può stimolare la loro creatività chiedendo aiuto nelle fasi di impiattamento e decorazione. L'attività, preziosa per trasmettere i valori di sostenibilità, condivisione e rispetto per il cibo, insegnerà inoltre a riconoscere gli alimenti e a sperimentare nuovi sapori.

"Per i più piccoli, le attività legate alla cucina sono una palestra cognitivo-esperienziale preziosissima, anche per i bambini con particolari fragilità. Basti pensare a quante funzioni neuropsicologiche vengono attivate per preparare una torta, quanta attività cognitiva sostiene e supporta azioni semplici come la ricerca degli ingredienti o la preparazione della lista della spesa o a tutti i passaggi necessari per la preparazione dei piatti, fino all'assaggio del cibo e alla condivisione a tavola", spiega il Dottor Ghezzo. "Non c'è funzione esecutiva che non venga allenata in cucina: pianificazione, autocontrollo, inibizione, memoria di lavoro, attenzione sostenuta e attesa. Tutte funzioni che sono 'ingredienti' fondamentali anche nella vita".

Come organizzare un orto sostenibile

Con la bella stagione, balconi e giardini possono essere trasformati in piccole oasi dove coltivare insieme frutta, verdura ed erbe aromatiche o dove piantare fiori amici delle api, come la lavanda o la calendula. In questo modo i più piccoli impareranno a rispettare i ritmi della natura e a prendersi cura delle piante (e a riconoscerle). Per creare l'orticello si possono usare contenitori riciclati e compost fatto in casa con gli scarti della cucina, così da insegnare inoltre l'importanza del riciclo e della sostenibilità. Quando frutta e verdura sono mature si possono usare per preparare ricette da condividere in famiglia o donare a realtà che ne hanno bisogno e che ogni giorno offrono cibo alle persone in difficoltà, insegnando quindi anche il valore della solidarietà.

Come organizzare un bookcrossing, per promuovere lettura e socialità

Semplice, ma di grande impatto, è lo scambio di libri con gli altri bambini e bambine del palazzo, i compagni di scuola o i vicini di casa. Incoraggiando i più piccoli a riordinare la loro camera e a selezionare i volumi che non leggono più, si può infatti organizzare un bookcrossing che da una parte permetterà di scoprire nuovi mondi e storie e di condividere e alimentare la passione per la lettura, dall'altra promuoverà il riutilizzo e la socialità tra coetanei. In questo modo i bambini e le bambine impareranno l'importanza del prendersi cura dei libri e della condivisione con gli altri, favorendo inoltre la nascita di nuove amicizie e la creazione di una piccola comunità di lettori e lettrici.

Come organizzare laboratori casalinghi di arte riciclata

Durante l'estate, anche le pulizie di casa possono trasformarsi in un'occasione per giocare e dare libero sfogo alla creatività. Per coinvolgere i più piccoli e allontanare la noia, si possono raccogliere insieme i propri materiali di scarto come bottiglie di plastica, rotoli di carta igienica o tappi di sughero e creare delle piccole opere d'arte uniche e originali: bastano un po' di colla, colori e tanta fantasia.

In questo modo si trascorrerà tempo insieme stimolando la creatività, la manualità e la capacità di riutilizzare gli oggetti, insegnando allo stesso tempo ai bambini e alle bambine l'importanza del rispetto per l'ambiente e della raccolta differenziata.

Cantare in famiglia: un ponte tra affettività e sviluppo cognitivo

Cantare insieme è un'attività semplice ma potente, che contribuisce a rafforzare i legami affettivi tra genitori e figli. "Attraverso la musica si creano momenti di condivisione e di complicità che favoriscono la comunicazione non verbale e l'espressione delle emozioni. Cantare e ballare insieme aiutano a sviluppare il senso del ritmo, la coordinazione e la memoria. Inventare insieme nuove canzoni, inoltre, stimola nei bambini la creatività, l'immaginazione e la capacità di ascoltare gli altri", commenta il Dottor Ghezzo. "Oltre a essere fonte di divertimento, la musica riveste un ruolo importante anche nella sfera terapeutica ed è con questa consapevolezza che al Centro Terapeutico di Antoniano prevediamo anche percorsi di musicoterapia, che permette di sviluppare le potenzialità di espressione e relazione di bambini con disturbi neurologici, dell'apprendimento e relazionali proprio attraverso note, suoni e strumenti musicali".

In questo contesto, le canzoni dello Zecchino d'Oro — il cui vasto repertorio conta oltre 800 brani — si rivelano uno strumento prezioso sia in ambito terapeutico che familiare: al Centro Terapeutico, queste melodie intergenerazionali stimolano la comunicazione e il legame affettivo tra i bambini e i loro caregiver; a casa, possono aiutare a rafforzare il rapporto tra genitori e figli creando ricordi indelebili.

La vacanza ideale
è quella che ti fa scordare
i compiti e la scuola
solo il tempo per giocare
il papà suona le pentole e la mamma balla e ride.

(La vacanza ideale, 63° Zecchino d'Oro – 2020)

Per continuare a sostenere l'attività solidale e il Centro Terapeutico "Antoniano Insieme" è possibile donare il proprio 5x1000 ad Antoniano. Nella compilazione del Modello 730, basterà firmare nel riquadro dedicato al "Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel RUNTS…" e specificare, nello spazio sottostante, il codice fiscale di Antoniano 01098680372. Come ricorda la campagna di Antoniano, "Amare è un gesto semplice, come la tua firma".

Chi è Antoniano

Antoniano, oggi diretto da Fr. Giampaolo Cavalli, nasce nel 1954 a Bologna dal desiderio di Padre Ernesto Caroli di mettersi al servizio dei più svantaggiati, valorizzando in parallelo il talento dei più giovani.

Alla distribuzione di pasti caldi presso la mensa di Bologna e alle attività di sostegno per i più bisognosi, si affiancano lo Zecchino d'Oro (1959) e il Piccolo Coro dell'Antoniano (1963): due realtà nate dal desiderio di diffondere valori quali solidarietà, accoglienza, fraternità e cura per gli altri e per la terra. Intitolato alla memoria della sua fondatrice Mariele Ventre, il Piccolo Coro dell'Antoniano è oggi diretto da Sabrina Simoni. Grazie alle attività dello Zecchino d'Oro e di tanti generosi donatori, negli anni è stato possibile sostenere i numerosi progetti sociali di Antoniano e ampliare la rete di mense francescane che, in Italia e nel mondo, offrono pasti e cure attraverso la campagna "Operazione Pane". Attualmente si contano 20 mense nella Penisola, 1 in Siria, 3 in Ucraina e 1 in Romania. Musica e solidarietà trovano spazio anche nelle attività del Centro Terapeutico aperto a Bologna negli anni Ottanta, dove, attraverso un approccio multidisciplinare, si accompagnano e supportano bambini con diverse fragilità per favorirne lo sviluppo fisico e cognitivo. Oltre al Pane per chi è affamato, l'Antoniano realizza diverse iniziative culturali, proponendosi come connettore e strumento di coesione sociale, per riprendere a immaginare il futuro e per farlo come atto di benessere, connessione, cura.

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