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Mamma, leggimi una storia

di Federica Baroni - 14.11.2008 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Leggere ai bambini è utile per lo sviluppo delle loro capacità intellettuali, affettive e relazionali. Una ricerca condotta dai medici della Boston University ha messo in luce che chi è stato abituato fin da piccolo alla lettura, una volta a scuola, dimostra di avere un vocabolario più ampio, più facilità di scrittura e voti migliori rispetto ai coetanei cresciuti senza libri.

Leggere la fiaba della buona notte fa diventare i bambini più svegli.Questo è il risultato di una recente ricerca condotta dai medici della Boston University. I pediatri americani hanno messo in luce che i bambini abituati fin da piccoli alla lettura, una volta a scuola, hanno un vocabolario più ampio, più facilità a scrivere e voti scolastici migliori, rispetto ai coetanei cresciuti senza libri. Questo perché i primi anni di vita sono fondamentali per l’apprendimento linguistico. E l’ascolto di una buona narrazione è un ottimo stimolo allo sviluppo del linguaggio. Lo studio ha anche dimostrato che è a questa età che si apprende l’amore per i libri, una sorta di “imprinting” alla lettura che rimarrà per la vita.

"Ma in Italia si legge troppo poco - spiega Renata Gorgani, organizzatrice del festival del libro per bambini Quantestorie e direttore editoriale de Il Castoro - Solo il 52% dei bambini tra i 3 e i 10 anni ha un genitore che gli legge storie, mentre in Inghilterra è il 90% (dati Istat)"

Diffondere la lettura. Il governo inglese per sensibilizzare le famiglie sostiene il progetto bookstart: ogni bambino che nasce ha in regalo tre libri l’anno fino all’età di sei.

Anche in Italia ci si sta muovendo per raggiungere i genitori, culturalmente impreparati a entrare nelle librerie e biblioteche, con due iniziative avviate su scala nazionale: Leggere per crescere e Nati per leggere. Entrambe hanno la finalità di promuovere la lettura, coinvolgendo pediatri e bibliotecari. "I pediatri associati - spiega Alessandra Sila, del coordinamento nazionale di Nati per leggere - quando visitano il bambino durante il periodico bilancio di salute, donano un libro e indirizzano i genitori alle biblioteche che hanno i volumi adatti a ogni età".

"Leggere - prosegue Sila - apporta benefici a diversi livelli. Non solo cognitivo, come ha dimostrato lo studio americano, ma anche relazionale: ascoltare una storia in braccio a mamma o papà solidifica l’attaccamento.

E ci sono vantaggi anche di tipo emotivo: attraverso i racconti il bambino impara a conoscere le emozioni dei protagonisti, così crescendo avrà più facilità a riconoscere le proprie e quelle degli altri". Inoltre il ministero della Salute sta promuovendo in questi giorni una campagna, Genitori Più, a cui hanno aderito molte regioni, ma non tutte. Si tratta della messa a fuoco di sette azioni fondamentali per la salute del bambino. La settima raccomandazione è: leggergli un libro.

I consigli per i genitori

  • La lettura deve diventare un’abitudine quotidiana: ritagliatevi un appuntamento fisso nell’arco della giornata.

  • Preparate un ambiente silenzioso e con la tv spenta.

  • Tenete il libro in modo che il bambino possa seguire il racconto attraverso le immagini.

  • Leggete con partecipazione; variate il ritmo di lettura; chiedetegli di indicare le figure; fategli domande e lasciate che lui ne faccia a voi.

  • Sono ammesse piccole modifiche e ripetizioni del testo, per migliorare la sua comprensione.

  • Attenzione a non proporre libri troppo ‘avanti’. Basatevi sull’età riportata in copertina.

  • Lasciatelo scegliere i libri e rileggetegli i suoi preferiti anche se lo chiede spesso.

Siti utili: www.natiperleggere.it; www.leggerepercrescere.it; www.genitoripiu.it; www.bookstart.org.uk.

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