I campus estivi sono, da un po' di anni, nell'elenco delle attività estive più gettonate dalle famiglie. Grazie a questi centri, i bimbi possono rilassarsi dopo un anno di scuola e, al tempo stesso, socializzare con i coetanei.
Inoltre, i campus comprendono lo svolgimento di attività di vario genere, tra cui quelle sportive, linguistiche, naturalistiche, che portano a sviluppare le capacità relazionali e che accrescono l’autostima. Ciò è quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication per Baby College di Monza.
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Più amicizie e migliore autostima grazie ai campus estivi
Secondo un sondaggio svolto dall'American Camp Association, associazione statunitense che si occupa, dei "summer camp" e dei campus in generale, molteplici sarebbero i benefici legati alla frequenza di un centro estivo per bambini.
Infatti, il 96% dei piccoli intervistati ha affermato che la frequenza di un campus li ha aiutati a trovare nuovi amici, mentre il 93% ha dichiarato di aver conosciuto comunque bambini diversi. Il 92% ha ammesso di aver tratto benefici per quanto riguarda l'autostima, mentre il 76% ha sostenuto di aver finalmente fatto cose di prima aveva paura.
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I campus estivi aiutano a rafforzare la capacità di gestione dello stress
Secondo il terapeuta Michael Ungar, intervistato dalla rivista Psychology Today, è importante fare in modo che i bambini possano intraprendere esperienze al di fuori dell'ambiente familiare protetto e sperimentare "un po' di rischio", diventando quindi responsabili per se stessi. Anzi, potrebbe essere proprio ciò quello di cui i piccoli hanno bisogno per sviluppare la "capacità di resistenza" e di gestione dello stress che saranno necessarie per tutta la vita.
Dunque, i campus estivi possono essere una valida scelta se si desidera che i più piccoli vivano alcuni giorni lontani dalla tecnologia, che imparino a relazionarsi agli altri, che sviluppino una maggiore autostima, ecc.
In particolare, questi sono i benefici dei campus estivi elencati da Michael Ungar e dalla dottoressa Gloria Palermo, psicopedagogista, pedagogista clinico e consigliere regionale UNIPED della Lombardia.
- Creano nuove relazioni. I bambini socializzano, grazie ai campus, non solo con i coetanei, ma anche con adulti diversi dai genitori. Un'abilità del genere è molto utile, soprattutto se avviene in ambienti diversi da quello scolastico.
- Contribuiscono al miglioramento dell'autostima. Fanno sentire il bambino sicuro in relazione gli altri. Inoltre, è molto probabile che qualche educatore qualificato nel campus aiuterà il bambino a trovare qualcosa (uno sport o un'abilità) cui appassionarsi e di cui essere orgoglioso.
- Aiutano i bambini a sentirsi autonomi e in grado di controllare la propria vita. Se i bambini si sentono competenti e sicuri, riusciranno a risolvere meglio i problemi in nuove e varie situazioni.
- Tutti i bambini sono trattati in modo equo. Nei campus tutti i bambini sono apprezzati allo stesso modo per quello che sono. Nessun centro estivo tollera il bullismo (e se lo fa, è necessario ritirare immediatamente il bambino).
- I bambini fanno attività che migliorano lo sviluppo fisico. C'è l'aria fresca, si fa esercizio fisico e vi è un equilibrio giusto tra routine e tempo non strutturato, oltre ad essere presente anche buon cibo.
- Favoriscono il senso di appartenenza. I campus promuovono molto la sensazione di appartenenza a un gruppo. Si fanno numerose attività e giochi di squadra, che hanno benefici sulla condivisione.
- Favoriscono il senso della multiculturalità. I campus offrono ai bambini sia la percezione di radici culturali comuni sia la possibilità di capire gli altri che hanno culture molto diverse dalle loro.
- Incrementano le abilità linguistiche. Durante i campus sono organizzati corsi di lingue che consentono l'apprendimento attraverso il gioco e la quotidianità.
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Campus estivi, i rischi
I benefici del campus estivi sono tanti, ma esistono anche alcune criticità.
Abbiamo approfondito la questione con la dottoressa Gloria Palermo, la quale ha affermato che i campus contribuiscono a sviluppare la serenità e la tranquillità dei bambini e favoriscono l'aumento della serotonina, l'ormone del buonumore, legato anche all'attività fisica. «Inoltre, il fatto di fare cose piacevoli e diverse da quelle svolte per tutto l'anno scolastico porta numerosi vantaggi. Molti bimbi che non fanno magari sport durante l'anno, riescono a muoversi di più nel centro estivo».
Ma è opportuno fare attenzione ad alcuni aspetti quando si seleziona un campus estivo per i propri figli ed è opportuno seguire alcune accortezze. Ecco, dunque, alcuni consigli da mettere in atto, secondo la dottoressa Palermo, quando arriva l'estate e si inizia a cercare un campus estivo.
- Occorre verificare se gli educatori sono preparati. «Spesso gli educatori sono esperti, ma in molte realtà i campus estivi sono affidati a ragazzi non qualificati, che hanno magari pochi anni anni in più rispetto ai bambini che frequentano i centri. Quando i piccoli sono affidati a educatori formati, vi è un vero e proprio arricchimento: sono fatte attività che possono stimolare molto e bene i bambini. Se il centro estivo si affida all'improvvisazione, ciò può non avvenire: questo è un aspetto negativo, anche perché molti piccoli con particolari esigenze quali, ad esempio, l'ADHD, hanno bisogno di un trattamento appropriato. È opportuno, quindi, sempre verificare in anticipo la formazione e l'esperienza di educatori e animatori».
- Invitare i bambini anche a riscoprire la noia e la lentezza. «In alcuni centri estivi i ragazzi sono molto sollecitati. Invece, un rimedio all'iperstimolazione - tipica dei tempi odierni - dei piccoli è l'adozione di uno stile di vita, almeno in estate, che tenga conto della noia e della lentezza. Molti bambini, per esempio, non riescono a cogliere la bellezza naturalistica del luogo in cui sono: occorre che possano invece vivere del tempo libero senza essere stimolati a tutti i costi verso una determinata attività e che possano semplicemente, magari, inventare storie o giochi nella natura o nei parchi. Ad esempio, in estate, i genitori possono invitare i bimbi a osservare le formiche, i merli, gli scoiattoli, ecc., facendo scoprire loro la natura nelle sue forme. Purtroppo, al giorno d'oggi, molti bambini, quando si trovano a non fare niente, spesso si annoiano e si agitano, affermando di non sapere cosa fare: i genitori, come risposta, cercano sempre nuove sollecitazioni».
- Cercare di mediare, in estate, tra tempo passato nei centri estivi e tempo trascorso con nonni/genitori. «L'ideale sarebbe far andare i bambini al campus estivo per 2/3 settimane, ma poi anche far passare loro del tempo con i nonni o, se possibile, con i genitori stessi. Riscoprire tutti insieme la lentezza della giornata estiva in famiglia non può che far bene».
- Evitare di far stancare eccessivamente i bambini durante l'estate. Spesso i bambini arrivano molto stanchi alla fine dell'anno scolastico. Per questo motivo è importante non sottoporli ad attività pesanti o molto impegnative durante l'estate e fare in modo che possano recuperare le energie nel migliore dei modi».
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