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Cellulari, no all'uso eccessivo da parte dei bambini

di Alessandra Picozzi - 29.11.2011 - Scrivici

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Nell'utilizzo dei telefoni cellulari va applicato, soprattutto per i bambini, il "principio di precauzione, che significa anche l'educazione a un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità, del cellulare". E' quanto ha affermato il Consiglio superiore di Sanità (Css) in un parere.

Nell'utilizzo dei telefoni cellulari va applicato, soprattutto per i bambini, il "principio di precauzione, che significa anche l'educazione a un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità, del cellulare". E' quanto ha affermato il Consiglio superiore di Sanità (Css) in un parere.

Nella seduta del 15 novembre è stata infatti affrontata la questione dei rischi connessi all'uso smodato dei telefoni cellulari. "In linea con gli studi dell'Agenzia internazionale della ricerca sul cancro (Iarc) e in accordo con l'Istituto superiore di sanità, il Consiglio superiore rileva che non è stato finora dimostrato alcun rapporto di causalità tra l'esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali", si legge in una nota del ministero della Salute.

Tuttavia le conoscenze scientifiche oggi non consentono di escludere l'esistenza di causalità quando si fa un uso molto intenso del telefono cellulare. Il ministero della Salute avvierà una campagna di informazione sulla base delle ultime relazioni degli organismi tecnico-scientifici per sensibilizzare proprio a tale uso appropriato", conclude la nota.

Il parere del Consiglio superiore della sanità è arivato all'indomani della puntata di "Report" di Rai3 dedicata alla questione dei rischi per la salute sull'uso dei cellulari. Un tema dibattuto da anni, con parei discordanti. Tra i meno allarmisti si annovera l'oncologo Umberto Veronesi.

Si legge su repubblica.it:"Non credo che i cellulari facciano molto male, possono dare un lieve aumento della temperatura a una piccola parte dell'apparato cerebrale, ma senza effetti importanti". E per quanto riguarda i tumori ha aggiunto: "E' una cosa che dicono, ma che si dice da 15 anni. Di ricerche ce ne sono mille...", ha concluso Veronesi.

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