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Cinematerapia e bambini: guarire con il cinema

di Maria Cristina Renis - 27.04.2017 - Scrivici

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Dopo quella al Gemelli di Roma, anche al Niguarda di Milano ci sarà una sala cinema sensoriale

A un anno dall’inaugurazione del primo cinema integrato in un ospedale, il Policlinico Gemelli di Roma, Topolino “in carne ed ossa” è intervenuto all'Ospedale Niguarda di Milano per presentare il progetto dell'altra sala cinema sensoriale che verrà realizzata nel blocco nord dell’ospedale lombardo, grazie al contributo di privati e ad aziende come The Walt Disney Company Italia. Lo spazio servirà per la terapia di sollievo di adulti e bambini ricoverati, anche allettati e in carrozzina, e accessibile anche ai loro familiari.

“Convinti degli effetti positivi della cinematerapia sui pazienti, attraverso questo progetto vogliamo realizzare uno strumento in più per donare sollievo, momenti di normalità, di distrazione dalla malattia per chi è ricoverato in ospedale” ha detto Marco Trivelli, Direttore Generale del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.

Uscire dalla propria stanza e assistere a un film è un’esperienza terapeutica che aiuta a ridurre la percezione del dolore, portando sollievo ai pazienti e alle loro famiglie.
Lo conferma uno studio osservazionale, condotto insieme ai ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, grazie a una programmazione bisettimanale che include l’intera collezione dei film Disney Pixar, in parallelo ai nuovi lanci cinematografici.
I dati mostrano nei 240 pazienti del Gemelli che hanno partecipato alla “terapia con cinema”, di cui 120 bambini, un miglioramento tra il 20 e il 30% nella percezione del dolore. A differenza dei pazienti rimasti in corsia, ben l’80% di quelli che hanno assistito ai film presentavano una riduzione significativa della percezione di trovarsi e sentirsi in ospedale, accompagnata dalla percezione di vivere in un clima emotivo che si avvicina a quello sperimentato a casa propria e, comunque, al di fuori del contesto ospedaliero. La visione del film riesce anche ad alleviare gli stati di tensione, insofferenza e rabbia, non rari tra i bambini ospedalizzati. Ma soprattutto una considerevole riduzione dei sintomi d’ansia, di depressione e dei disturbi di tipo psicosomatico (ad esempio il mal di pancia) presenti spesso tra i bambini ospedalizzati.

Lo studio ha inoltre osservato come la partecipazione al programma MediCinema crei tra i partecipanti, rispetto ai pazienti che rimangono in corsia, uno stato di benessere psico-fisico più accentuato e una riduzione della tensione emotiva.

Tra i bambini, inoltre, la ricerca evidenzia un netto miglioramento delle relazioni coi famigliari e l’accettazione partecipata delle cure mediche.

Leggi anche: bambini al cinema, da quando portarli?

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