Lo studio
L'obiettivo iniziale della ricerca era quello di valutare la connessione tra l'uso di scarpe o meno e lo sviluppo delle abilità motorie durante l'infanzia e l'adolescenza.
In seguito i ricercatori hanno lavorato su un campione di bambini e adolescenti tra i 6 e i 18 anni reclutati in Sudafrica, abituati a muoversi scalzi, e in Germania, dove erano avvezzi all'uso delle scarpe. I partecipanti hanno svolto test di equilibrio, di salto in lungo e di sprint su una distanza di 20 metri sia a piedi nudi che con le scarpe. I risultati sono stati poi analizzati e separati per tre gruppi di età, ossia 6-10, 11-14 e 15-18 anni.
I bambini abitualmente scalzi di età compresa tra 6 e 10 anni hanno ottenuto punteggi più elevati nel test dell'equilibrio e nel salto in lungo, mentre i piccoli con le scarpe hanno dimostrato di sapere accelerare più velocemente, in particolare i ragazzini tra gli 11 e i 14 anni.
Gli adolescenti abituati a camminare scalzi tra i 15 e i 18 anni hanno dimostrato di saper saltare più in alto, hanno però avuto tempi di sprint più lenti rispetto agli adolescenti con calzature.
I risultati degli scienziati hanno sottolineato l'importanza delle scarpe per lo sviluppo delle capacità motorie durante l'infanzia e l'adolescenza. Ma hanno anche sottolineato come le attività fisiche svolte senza scarpe possono essere utili per lo sviluppo delle abilità di salto e di equilibrio, specialmente nell'età compresa tra i 6 e i 10 anni.
Perché i bambini dovrebbero camminare scalzi?
A piedi nudi? È meglio! Secondo uno studio realizzato dall'Istituto di Scienze dello Sport dell'Università di Jena (Germania) e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Pediatrics, i bambini che camminano a piedi nudi fin da piccolissimi dimostrano, quando diventano grandi, migliori prestazioni motorie.
A piedi nudi? Si impara di più
I benefici dell'avere i piedi scalzi arrivano anche da un'altra ricerca, pubblicata nel 2016 dalla Bournemouth University e che ha coinvolto per dieci anni gli alunni di 25 scuole in tutto il mondo.
Gli alunni senza scarpe a scuola imparano e leggono di più. Secondo lo studio i bimbi si comportano meglio e ottengono punteggi migliori rispetto ai compagni con le scarpe.
Non portare le scarpe in classe è una pratica comune in diverse classi della Scandinavia e del Nord Europa: le lasciano fuori per il brutto tempo, per non portare fango e acqua in aula.
Ma i benefici si hanno anche quando si applica la stessa tecnica in altri Paesi, dove di solito le scarpe non si tolgono. I ricercatori hanno infatti ottenuto ottimi risultati anche in Spagna: gli alunni, dopo aver lasciato le calzature fuori dall'aula, sono stati più educati in classe e hanno migliorato le loro prestazioni.
Ma perché funzionerebbe?
Secondo gli esperti i bimbi si sentono più rilassati, come se fossero a casa.
"I bimbi quando non hanno le scarpe si rilassano di più e hanno più voglia di sedersi per terra e di leggere" spiega al magazine britannico Independent il professor Stephen Heppel, che ha curato la ricerca. "L'ultima cosa che un bimbo vuole è leggere seduto su una sedia alta. Abbiamo constatato che il 95% di loro infatti a casa non legge su sedie, ma da sdraiato".
Paura di piedi puzzolenti e classi dall'aria maleodorante? Sempre i ricercatori tranquillizzano: i piedi dei bambini non puzzano. Sono le scarpe ad emanare di solito cattivi odori. E se vengono lasciate fuori dall'aula, tanto meglio!
Camminare a piedi nudi sulla spiaggia: i benefici
Camminare a piedi scalzi non solo può essere utile per lo sviluppo di abilità come il salto o l'equilibrio, ma potenzia anche i muscoli della gamba del bambino. Soprattutto quando si cammina su terreni cedevoli.
Quindi possiamo permettere ai piccoli di camminare a piedi nudi quando vogliono? Come specifica l'ortopedico dell'Ospedale Bambino Gesù Osvaldo Palmacci: "Camminare sui terreni propriocettivi, come l'erba, la terra e la sabbia, ovvero tutti quei terreni che hanno delle asperità, sono cedevoli, e pertanto mettono in difficoltà il piede, serve come momento di sviluppo corretto del piede, poiché potenzia i muscoli della gamba, che sono perlopiù cavizzanti, ovvero muscoli che favoriscono, attraverso inserzioni tendinee, il corretto sviluppo del piede".
Il bimbo quindi non fa altro che togliersi le scarpe e fa di tutto per camminare in casa a piedi nudi? Lasciatelo libero. Perché "in questi terreni, così come in casa" continua l'esperto "il consiglio è di lasciare, quando possibile, il bambino con i piedi scalzi, sempre pensando che la calzatura è una forzatura, e non è sempre indispensabile costringerli a indossarla".
Revisionato da Francesca Capriati