Purtroppo molti adolescenti trascorrono la maggior parte del loro tempo libero a giocare con i videogame.
Se da un lato i videogiochi sono sempre stati "oggetti del desiderio" per i giovanissimi che amano sporadicamente divertirsi con questi, dall'altro un uso eccessivo di videogame rischia di provocare nei ragazzi una vera e propria dipendenza, con aspetti che possono rivelarsi molto gravi. Cerchiamo di capire qualcosa di più su questo disturbo, chiamato game disorder.
Gaming e adolescenti, cos'è il game disorder
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la dipendenza dai videogiochi, chiamata anche game disorder, una patologia, inserendola da gennaio 2022 nell'International Classification of Desease (ICD-11).
Il game disorder è definito dall'OMS un "modello di comportamento" (digital-gaming o video-gaming) caratterizzato da una compromissione del proprio controllo sull'attività del gioco digitale, da una crescente priorità data a questo rispetto ad altri interessi, e dal persistere nel gioco nonostante il verificarsi di conseguenze negative.
Affinché il game disorder venga diagnosticato, il modello di comportamento della persona deve essere di gravità sufficiente da provocare una compromissione significativa del funzionamento personale, familiare, sociale, educativo, lavorativo o di altre aree importanti. Inoltre, dovrebbe essere evidente per almeno 12 mesi.
In generale, si tratta di un disturbo del comportamento che è contraddistinto da una necessità incontrollabile di giocare con i videogiochi e che assomiglia molto ad altre gravi dipendenze.
Gaming e adolescenti, le statistiche
Uno studio realizzato dal Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università di Padova, dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) e dall'australiana Flinders University ha indagato come l'uso eccessivo dei videogame possa mettere a rischio la salute degli adolescenti e fare in modo che si allontanino dagli affetti e dalla scuola.
Sabrina Molinaro, coordinatrice della ricerca, ha affermato: «Abbiamo rilevato che in Europa un ragazzo su cinque è ad alto rischio di gaming problematico (circa il 20%).
L'esposizione al fenomeno dei ragazzi (30.8%) risulta tre volte più alto di quello delle ragazze (9.4%)».
La studiosa ha poi dichiarato che «la percentuale di studenti italiani con un alto rischio di gaming problematico (23.9%) è superiore alla media europea, con un numero maggiore di ragazzi (34%) che percepisce conseguenze negative legate al gaming rispetto alle ragazze (12.8%)».
Gli studiosi hanno precisato che un costante supporto emotivo e la presenza di regole in famiglia proteggono i ragazzi da un uso eccessivo dei videogame. Non solo: per i ricercatori anche la presenza, nei vari Paesi, di politiche di protezione sociale tutelerebbe gli adolescenti dal game disorder.
Adolescenti, tutti quelli che usano i videogame sono a rischio?
Gli studi suggeriscono che il disturbo del gioco colpisce solo una piccola percentuale di persone che si dedica ad attività di video-gaming.
Tuttavia, coloro che usano i videogame dovrebbero sempre fare attenzione alla quantità di tempo che dedicano alle attività di gioco (in particolare quando vengono escluse altre attività quotidiane) e a qualsiasi cambiamento nella loro salute fisica o psicologica e nelle interazioni sociali. Ciò vale ancora di più per gli adolescenti.
Fonti per questo articolo
OMS
Consiglio Nazionale delle Ricerche