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Come spiegare Halloween ai bambini del catechismo

di Simona Bianchi - 26.10.2023 - Scrivici

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Come spiegare Halloween ai bambini? Si possono raccontare origine, storia e curiosità di una delle loro giornate preferite

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Come spiegare Halloween ai bambini

Halloween è una festa non sempre ben vista dalla Chiesa cattolica. In realtà, la sua origine è antica e questa particolare celebrazione è arrivata anche in Italia ed è tra le più divertenti per i bambini. Come il Carnevale, i più piccoli non vedono l'ora di potersi travestire e andare in giro tra le case dei vicini per chiedere loro: "dolcetto o scherzetto?". Ma come si può spiegare ai propri figli qual è il significato di questa tradizione? Certamente usando un linguaggio semplice e partendo da quando e dove è nata la festa di Halloween.

Origine della festa di Halloween

Molti pensano che Halloween sia una festa tipica americana, in realtà la vera origine è irlandese. Il nome Halloween è una contrazione dei termini All Hallows' Eve che significa Vigilia di tutti i Santi. La data della celebrazione è infatti il 31 ottobre, ovvero il giorno prima della Festa di Tutti i Santi. Questa data, nel calendario celtico, corrisponde al capodanno celtico, chiamato Samhain. Dal 1° novembre, infatti, per i pastori irlandesi iniziava il periodo freddo quando le greggi dovevano essere riportate a valle. Halloween quindi è nata come festa di fine estate il cui tema principale è la morte dei frutti e delle piante prima di un ritorno alla fioritura in primavera. Secondo la tradizione celtica, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, Samhain chiama a sè gli spiriti dei morti per vagare in quello dei vivi così che le famiglie potessero salutare i loro defunti.

La tradizione celtica di Halloween

Nella notte del 31 ottobre, i Celti, che abitavano l'antica Irlanda, accedevano fuochi nei boschi, indossavano maschere e compivano sacrifici animali. Le persone vive vagavano per tre giorni, alla luce delle lanterne, vestite con le pelli degli animali morti al fine di spaventare gli spiriti e costringerli a ritornare sottoterra. Alla base di questa celebrazione c'è quindi il timore e il mistero che incute il mondo dei morti ma anche la gioia e la forza dell'essere in vita.

Tradizionalmente Halloween è nato per esorcizzare le proprie paure. Per placare gli animi degli spiriti, per esempio, i Celti mettevano dei dolcetti fuori dalla porta di casa, da qui il gioco tipico di "dolcetto o scherzetto".

Le curiosità su Halloween

Tra i simboli di Halloween c'è la zucca che viene svuotata e intagliata per formare una lanterna arancione con un ghigno inquietante. In origine, appunto in Irlanda, per fare questi lumini venivano usate le rape. Il frutto arancione ha preso il posto dell'antica e tipica pianta a causa dell'emigrazione negli Stati Uniti. Gli irlandesi approdati nel Nuovo Continente facevano difficoltà a trovare rape da usare per la celebrazione mentre negli Usa c'era una grande abbondanza di zucche, più grandi e più facili da intagliare. Così il frutto arancione ha spodestato la verdura violacea ed è diventata il simbolo di Halloween. Altre curiosità su questa ricorrenza sono:

  • I balli, la tradizione del "trick or treat" era legata all'usanza delle persone più povere di andare per le case dei più ricchi a chiedere un tributo, di solito una moneta, in cambio di canti o balli. Poi si è trasformata nella consuetudine di mandare i bambini di ogni ceto sociale a chiedere dei dolci per evitare degli scherzi;
  • Le teste di animali, come detto, inizialmente le persone si vestivano con teste e pelli di animali morti per connettersi con gli spiriti che vagavano sulla terra
  • Jack 'o Lantern, la leggenda narra che Jack 'o Lantern, scacciato dall'Inferno, girasse nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembrem con una lanterna fatta con una rapa. Da qui la tradizione di mettere una rapa luminosa, poi diventata una zucca, all'esterno delle abitazioni per scacciare gli spiriti cattivi
  • La festa degli innamorati, Halloween per i giovani irlandesi era anche un modo per trovare l'amore. In questa occasione, infatti, ragazzi e ragazze potevano ritrovarsi e passare del tempo insieme, cosa anticamente proibita nel quotidiano. C'erano poi giochi di chiromanzia per prevedere chi si sarebbe sposato
  • La "Cabbage Night", in alcune città americane, le ragazze usavano dei ceppi di cavolo per predire informazioni sui loro futuri mariti. In Massachusetts c'era invece l'usanza di gettare i cavoli nelle case dei vicini. Da qui il secondo nome di Cabbege Night.

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