NON BRUCIATE LE TAPPE. "Valutate il grado di autonomia del bambino - raccomanda la pedagogista Giovanna Rivela del centro per famiglie Altrotempo di Milano -. Se per esempio va all'asilo o si ferma spesso a dormire dai nonni è già abituato a piccoli distacchi e può cavarsela a stare solo qualche giorno. Se invece è sempre attaccato alla mamma, forse non è ancora il momento. In questo caso potrebbe essere soffrire di malinconia, quindi meglio tenerlo in città con voi".
PERIODI BREVI. Fino ai cinque anni non lasciatelo più di cinque-sei giorni. "A questa età - spiega la pedagoga - i genitori sono tutto l'universo del bambino, quindi non devono mancare per troppo tempo. Il periodo può essere un po' più lungo se con lui/lei c'è un fratello/sorella maggiore: fa parte di questo universo".
PREPARATELO ALLA PARTENZA. Parlategli in anticipo della vacanza che lo aspetta e delle belle cose che farà. Coinvolgetelo nei preparativi della valigia, lasciandogli scegliere i suoi vestiti preferiti e immagtinando insieme a cosa serviranno: il costume per fare il bagno, il pigiama per la nanna, ecc.
IL MOMENTO DELLA SEPARAZIONE. Non angosciatelo con raccomandazioni e non lasciatevi andare ad addii strazianti, salutatelo con affetto e semplicità. Rassicuratelo che al ritorno troverà tutto uguale.
TELEFONATE SPESSO. "Il bambino può emozionarsi e piangere nel sentire la vostra voce senza potervi abbracciare - dice Rivela - ma è importante comunicare spesso, fargli sapere che pensate a lui e che va tutto bene". Chiedetegli della sua giornata e raccontategli la vostra.
Buona partenza al piccolo!
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