Mindfulness e bambini
Che cosa è la mindfulness?
Un contatto con il presente, una consapevolezza che nasce educando la propria attenzione. La mente viene guidata con una serie di esercizi (o giochi, nel caso dei bambini) per soffermarsi su che cosa accade adesso, anziché vagare nei ricordi del passato o nelle preoccupazioni del futuro. Il tutto focalizzando l'attenzione sul corpo e le sensazioni che esso invia. Questo è la mindfulness.
La definizione di mindfulness
La definizione tecnica è: atteggiamento mentale e consapevolezza che emerge prestando attenzione in modo intenzionale e non giudicante al momento presente. In altre parole è una piena consapevolezza, il riuscire a essere davvero presenti a ciò che si fa.
Come si pratica la mindfulness?
Può essere praticata da soli o in gruppo. Con tecniche di visualizzazione, di rilassamento e di respirazione.
Che cosa c'entra la mindfulness con i bambini?
Grazie al gioco anche i bambini possono conoscere la mindfulness. Sfruttando piccoli momenti quotidiani.
A che cosa serve la mindfulness ai bambini?
In un mondo che corre, avvicinare i propri figli a questa disciplina può aiutarli a capirsi meglio, ascoltarsi, comunicare, rispettare sé e gli altri. Educando l'intelligenza emotiva e diminuendo l'ansia. Le tecniche meditative inoltre sono utili anche per calmare e rendere i bambini più attenti. O per imparare a gestire la rabbia.
Come può essere utile la mindufulness per gestire la rabbia?
Spesso i bambini vengono diseducati alla rabbia, perché ritenuta socialmente poco accettabile. Ma, come spiega la psicologa Maria Beatrice Toro nel libro "Crescere con la mindfulness (guida per bambini e adulti sotto pressione)" alla rabbia bisogna essere educati. Manifestare la rabbia e saper dire agli altri che cosa li ha portati alla rabbia è un importante strumento adattivo.
Il bimbo deve essere accompagnato nella corretta espressione di questa emozione.
Come aiutare un bambino a ritrovare la calma causata dalla rabbia? Per recuperare il controllo si possono usare degli esercizi di respirazione. Nel momento in cui ci si arrabbia non si ragiona lucidamente e si fanno azioni che non si vorrebbero fare. Poi ci si pente. Quindi, quando la rabbia prende il sopravvento, meglio andare nell'angolo della riflessione per cinque minuti e pensare almeno a tre modi per uscire da quella situazione.
Allenate voi stessi e i vostri figli a premere il pulsante "pausa". E' importante fermarsi un attimo e concedersi il tempo per osservare quello che sta accadendo, per osservare il proprio respiro e ascoltare. Per accettare le emozioni così come sono. Potete chiedere a vostro figlio qual è la parte del copro in cui sente l'emozione che sta provando, sia quando è bella che quando è brutta. Allenate i vostri bimbi ad ascoltare queste "voci emotive" e a non ignorarle. Ma neppure a farsi sopraffare dalla loro prepotenza. Individuata e riconosciuta l'emozione, chiedete loro come fare a pilotarla e gestirla. Per finire, la scelta che dovrete porre al vostro bimbo è: continuare nell'attività interrotta dall'onda delle emozioni o fare una pausa provando qualcos'altro?
Sì e i bimbi appena nati lo sanno bene, dato che sono dei "mangiatori consapevoli". Genitori e società influenzano poi le loro scelte e gusti alimentari.
Che cosa possono fare mamma e papà? Offrire ai propri figli una gran varietà di cibi sani (attenzione a sale a zucchero!), lasciare al proprio bimbo la libertà di mangiare la quantità che vuole (o comunque servire una porzione appropriata) e ricordarsi che spesso il genitore educa attraverso l'esempio e non con le parole.
Che giochi si possono fare con i bambini per esercitarsi alla mindfulness?
Bastano semplici giochi che si possono improvvisare nella vita quotidiana. Eccone uno consigliato da Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta che ha scritto il libro "Crescere con la mindfulness, guida per bambini (e adulti) sotto pressione" Le Comete Franco Angeli.
IL GIOCO DEL MARZIANO NASONE
La mattina, quando non siamo di corsa, facciamo un gioco tutti insieme che alleni la consapevolezza e che faccia apprezzare con i cinque senti il cibo che abbiamo in tavola. Preparate una bella tavola e chiedete ai bimbi di seguirvi nel gioco. Fate finta di essere un marziano, di essere appena arrivato sulla terra e di non conoscere quello che avete davanti a voi.
Soffermatevi quindi su un alimento che avete davanti, studiatelo come se non lo aveste mai visto prima. Prima con la vista. Guardatelo: di che colore è? E' uniforme? Poi con il tatto... è rugoso per caso? Passate all'olfatto: che odore avrà mai? Potete anche ascoltarlo... pensate ai cereali che scricchiolano nel latte! Per finire, studiatelo con la bocca e poi assaggiatelo. Alla fine: fate i vostri esperimenti e raccontate che cosa avete scoperto tutti insieme.
I giochi presenti nella seguente galleria fotografica sono per bimbi da cinque a 12 anni.
GIOCO CON I PALLONCINI
Dite ai vostri figli che lo scopo di questo gioco è quello di tenere il palloncino d'aria sollevato da terra e di farlo muovere lentamente e delicatamente. Potete dire loro di fingere che il palloncino sia molto fragile, così ne avranno più cura.
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