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No agli schermi nei bimbi sotto i due anni: le linee guida svedesi per i genitori

di Luisa Perego - 09.09.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Le nuove linee guida svedesi limitano l'uso degli schermi per bambini e adolescenti, con l'obiettivo di promuovere una crescita più equilibrata e sana

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Negli ultimi anni, l'uso crescente dei dispositivi digitali tra bambini e adolescenti ha suscitato preoccupazioni riguardo ai possibili effetti sulla loro salute e sul benessere generale. In Svezia, le autorità sanitarie hanno recentemente introdotto nuove linee guida per supportare i genitori nel gestire in modo più equilibrato l'esposizione ai dispositivi digitali dei propri figli. Queste raccomandazioni riflettono una crescente consapevolezza dei rischi associati all'uso prolungato degli schermi, in particolare per i bambini più piccoli e per gli adolescenti. La regola numero 1? No agli schermi nei bambini sotto i due anni.

Linee guida per bambini sotto i 2 anni: nessuno schermo

Una delle indicazioni più forti emerse dalle autorità sanitarie svedesi è l'assoluta esclusione degli schermi per i bambini sotto i due anni. I bambini molto piccoli hanno bisogno di un'interazione diretta con il mondo fisico e con le persone che li circondano, senza essere distratti o iperstimolati dai contenuti digitali. Le prime fasi della crescita sono infatti cruciali per lo sviluppo cognitivo, motorio e linguistico. Questa linea guida viene tra l'altro condivisa da anni dall'Accademia Americana dei Pediatri, ma anche dall'OMS!

Il limite di 1-3 ore per i più grandi

Per i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, l'uso degli schermi dovrebbe essere limitato a un massimo di un'ora al giorno. La raccomandazione per i bambini dai 6 ai 12 anni è di non superare le due ore di utilizzo giornaliero degli schermi, mentre per gli adolescenti tra i 13 e i 18 anni, il limite sale a tre ore. Questi limiti si basano su studi che collegano un uso eccessivo dei dispositivi digitali a problemi di salute, tra cui disturbi del sonno, sintomi di depressione e riduzione del tempo trascorso in attività fisiche.

Jakob Forssmed, ministro degli affari sociali in Svezia, ha sottolineato l'importanza di non permettere ai dispositivi digitali di "rubare tempo e attenzione" ai bambini, a scapito di attività più salutari e necessarie per il loro benessere.

"Abbiamo permesso a schermi e app di sottrarre tempo e attenzione a ciò che è realmente importante per sentirci bene. Ora, con queste raccomandazioni, offriamo un supporto concreto a genitori e tutori per un uso più consapevole e responsabile della tecnologia".

Niente schermi prima di dormire

Un'altra indicazione chiave delle linee guida svedesi è quella di evitare l'uso degli schermi prima di andare a dormire. L'agenzia sanitaria raccomanda che i dispositivi digitali non siano presenti nelle camere da letto durante la notte, per non interferire con la qualità del sonno dei bambini. Questa indicazione è particolarmente rilevante in un'epoca in cui molti adolescenti utilizzano smartphone e tablet fino a tarda sera, riducendo le ore di sonno e compromettendo il loro rendimento scolastico e benessere generale.

La situazione attuale: i dati svedesi

Le nuove linee guida arrivano in un momento in cui i dati sull'uso degli schermi in Svezia mostrano un quadro preoccupante: i bambini tra i 9 e i 12 anni trascorrono in media quattro ore al giorno davanti agli schermi, mentre i ragazzi di 17 e 18 anni superano le sette ore giornaliere. Questi numeri escludono il tempo speso per le attività scolastiche, rendendo evidente l'impatto dei dispositivi digitali sul tempo libero dei giovani.

Gli esempi dalla Francia

Anche la Francia ha preso misure drastiche per contrastare l'abuso dei dispositivi digitali tra i giovani. Un rapporto commissionato dal presidente Emmanuel Macron ha confermato che i bambini sotto i tre anni non dovrebbero essere esposti ai display, inclusi quelli televisivi. Inoltre, in Francia molte scuole stanno sperimentando il divieto di utilizzo dei telefoni cellulari per gli studenti fino ai 15 anni. Queste iniziative mirano a ridurre la dipendenza digitale e a promuovere un ambiente scolastico più sano e produttivo.

Lo stop per i cellulari a scuola vale anche per l'Italia.

Durante il convegno "La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica" che si è tenuto a Roma lo scorso luglio, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato di di aver firmato una circolare che vieterà l'uso dei cellulari a scuola fino alle medie a partire dal prossimo anno scolastico, quindi proprio quello che sta per cominciare, da settembre 2024.

Diversa, invece, è la situazione per i tablet e i computer che potranno essere usati solo quando permesso dai docenti. Oltre a questa circolare, ne è stata firmata un'altra che prevede la reintroduzione del diario cartaceo per lo studente. Questa ultima in realtà è solo una raccomandazione.

Educare con l’esempio: il ruolo dei genitori

Le nuove raccomandazioni non si limitano ai bambini, ma offrono consigli anche ai genitori, che sono invitati a dare l'esempio sul corretto utilizzo dei dispositivi digitali. Come spiegato da Helena Frielingsdorf, esperta dell'agenzia sanitaria svedese, "I genitori devono essere dei modelli per i loro figli quando si tratta di usare gli schermi". Questo include spiegare ai bambini come e perché stanno usando i dispositivi in loro presenza e promuovere un dialogo aperto su ciò che avviene online.

Fonti

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