Oratori, campi e centri estivi: cosa scegliere?
Dopo due anni trascorsi tra isolamenti e restrizioni, finalmente bambini e ragazzi possono tornare a stare insieme e socializzare. Ma quella degli oratori estivi è una grande opportunità non solo per i più piccoli ma anche per i genitori che, come ogni anno, al termine della scuola sono in cerca di un posto che accolga i propri figli, senza impattare notevolmente sul budget familiare, in attesa di condividere insieme le vacanze.
Le soluzioni salva genitori sono tante, soprattutto nelle grandi città. Ma quali sono le differenze tra le varie strutture? Si sente parlare di centri estivi, di campi e oratori. Scopriamo le differenze!
I centri estivi
Sono delle strutture che accolgono i bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni. Generalmente sono gestite dal Comune che si affilia alle scuole come continuazione dell'offerta formativa ed educativa proponendo attività ludico-sportive e/o culturali. Le cooperative territoriali si occupano della gestione del servizio con un team di educatori professionali e sono centri a pagamento. I costi dipendono dal tipo di offerta di servizi. Vi sono anche centri estivi gestiti da strutture private.
I campi estivi
Si tratta di strutture che accolgono bambini e ragazzi settimanalmente e sono di tipo residenziale. Sotto la guida di insegnanti ed educatori offorono attività ed esperienze di apprendimento e di socializzazione in vari ambiti, dallo sport alla musica e allo spettacolo. Sono chiamati anche summer camp, campus estivi o vacanze studio.
I campi estivi si differenziano per una varietà infinita di fattori: prezzi, località, tempo di permanenza, tema specifico, età, lingua, tipologie di attività e altro.
(Fonte https://www.tuttocampiestivi.com/)
Gli oratori estivi
Gli oratori estivi o Grest sono delle realtà sociali che appartengono all'ambito religioso del territorio. Sono centri estivi parrocchiali e presenti in tutto il territorio, poichè quasi tutte le parrocchie si organizzano per offrire accoglienza a tutti i bambini e ragazzi in età scolare offrendo una forma di intrattenimento post scolastico improntata sulla pluralità e l'accoglienza ad un costo contenuto.
Le attività proposte sono coordinate dai sacerdoti e da educatori professionali con l'aiuto di volontari. Solitamente propongono attività di tipo ludico sportivo, ma anche laboratori teatrali o creativi. Pur trovandosi all'interno delle parrocchie, gli oratori sono aperti a tutti perchè l'obiettivo è quello di garantire l'inclusione sociale.
Le attività sono strutturate in vari momenti per le diverse fasce d'età. Durante l'accoglienza si lancia il tema della giornata, poi c'è il momento giochi/tornei, il pranzo e a seguire laboratori vari. Sono previste anche gite di svago come per esempio le uscite in piscina o visite culturali nei musei.
(Fonte https://raffaellesco.it/centri-estivi-e-grest-quali-differenze/).
Oratori estivi 2022: le iniziative in tutta Italia
Da Nord a Sud quest'anno tantissime sono le iniziative degli oratori in tutta Italia con una numerosa partecipazione.
In Lombardia
Ben 2300 oratori organizzati con cucine, saloni, aule e impianti sportivi stanno accogliendo circa 250mila ragazzi dai 6 ai 20 anni e di questi 70mila sono adolescenti volontari al servizio dei più piccoli per animare le giornate in parrocchia.
Don Stefano Guidi, il il coordinatore di OdL (Oratori diocesi lombarde), l'organo che mette insieme gli uffici e i servizi di pastorale giovanile delle dieci Diocesi della Lombardia afferma «Abbiamo la fortuna di avere oratori ben organizzati e spazi ampi tutto l'anno,ma d'estate mettiamo ancora più cura perché e il momento in cui ragazzi e adolescenti hanno più tempo a disposizione». Soprattutto questi ultimi sono attenzionati: «Gli adolescenti - spiega - sono oggi più fragili ed esposti, vivono una situazione di affaticamento e gli oratori vogliono connettersi con loro per aiutarli a ritrovare le energie e a ridare positività ed entusiasmo. Ci dedicheremo alle loro emozioni: il tema dell'estate 2022 è "Batticuore, gioia piena alla tua presenza"».
A Lissone, in provincia di Monza e Brianza è partito il progetto "Tuttomondo" che vede 250 adolescenti impegnati come animatori dei 1600 ragazzi presenti nei 6 oratori della zona.
«L'obiettivo - racconta Don Matteo Cascio, responsabile della pastorale giovanile della comunità di Lissone - è fare in modo che si mettano in gioco. Facciamo laboratori, tornei, incontri con volontari di associazioni del territorio, gite. Nelle scorse settimane abbiamo svolto un percorso con i ragazzi delle prime superiori per fare in modo che siano loro a prendersi cura dei piccoli, con il supporto di due educatori professionali e altri volontari. Il nostro programma è incentrato sulle dinamiche di libertà e responsabilità: libertà non significa fare quello che si vuole, ma imparare a scegliere, poter disporre di quanto si è scelto. Partiamo sempre dalle scelte e dalle esperienze personali per aiutare i ragazzi ad esercitare la loro responsabilità».
In Campania
Il Parroco Don Alessandro Gargiulo, della parrocchia di Maria Santissima del Buon Rimedio del quartiere di Scampia a Napoli racconta del "Laboratorio dei talenti". E' andato in scena qualche giorno fa uno spettacolo teatrale con i ragazzi dell'oratorio che ha riscosso molto successo. La parrocchia è un punto di riferimento molto importante per un quartiere così difficile come Scampia.
Cerchiamo - sorride don Alessandro che anima le attività insieme al viceparroco Don Michele Esposito - di valorizzare le ricchezze di tutti in una cornice di generosità e scambio. Le generazioni si incontrano e fanno cose insieme, si aiutano i ragazzi a scoprire i loro talenti che a volte in famiglia e negli ambienti educativi non vengono stimolati». Teatro, musica, creatività, lavorazione della ceramica e altre esperienze che la pandemia non ha fermato e che dal 28 giugno si intensificheranno per tutta l'estate con l'aiuto di tanti volontari. «Hanno bisogno di spensieratezza e di utilizzare in modo positivo il tempo libero».
In Calabria
E le belle esperienze cariche di significato non mancano ancora più a Sud, nella diocesi di Reggio Calabria, a Bova, Comune di San Giovanni Motta.
Nella parrocchia di Santa Caterina Vergine e Martire, Don Giovanni Gullì, prete e bravo videomaker, da sette anni all'oratorio, gira lungometraggi con i ragazzi e ora alle prese con un nuovo film i cui effetti speciali sono creati nel garage della canonica.
«Abbiamo iniziato con la parodia di Ghostbusters - racconta - ma negli anni abbiamo toccato tutti i generi cinematografici, dall'horror al comico ai video musicali. Un'occasione per far esprimere la creatività dei ragazzi, insegnando loro le tecniche realizzative». In Paese c'è grande attesa per la nuova produzione, la rivisitazione della tradizione dei film a episodi del dopoguerra italiano. Ispirati a registi come Risi, Comencini e Loy, i ragazzi saranno protagonisti di una trama che collega un angelo e un diavolo mandati sulla terra per decidere se annientare l'umanità o salvarla. L'appuntamento è per metà agosto, nella piazza del paese. «Il nostro - racconta Don Gullì - è un oratorio accampato. Non abbiamo strutture e ogni sabato preghiamo il cielo che ci mandi una bella giornata, altrimenti ci spostiamo in chiesa, togliamo banchi e panche e poi risistemiamo tutto prima della messa».
(Fonte https://www.corriere.it/)