Sicurezza in piscina: come evitare rischi e incidenti
Adoriamo trascorrere le giornate estive in piscina e magari i nostri figli ci chiedono di essere iscritti ad un corso di nuoto in autunno. Molte persone trascurano linee guida fondamentali per la sicurezza in piscina esponendo se stessi e i bambini ad incidenti prevenibili. Ecco come vivere la piscina nel modo più sicuro.
Quanti sono i rischi in piscina?
L'annegamento è una delle principali cause di morte non intenzionale correlata a lesioni tra i bambini di età compresa tra 1 e 14 anni e la maggior parte di questi annegamenti avviene nelle piscine. Anche pochi centimetri d'acqua possono essere pericolosi per i bambini piccoli, soprattutto se non sono sorvegliati.
Scivolamenti e cadute nell'area della piscina, spesso bagnata e scivolosa, possono provocare lesioni che vanno da lievi contusioni a gravi traumi cranici.
Un altro rischio da non sottovalutare è quello dello shock termico, che può verificarsi quando un bambino entra rapidamente in acqua molto fredda dopo essere stato al sole e che può causare crampi o, in casi estremi, la perdita di conoscenza. È sempre importante far entrare i bambini in acqua gradualmente, per permettere al corpo di abituarsi alla temperatura.
I rischi più leggeri, poi, sono legati alle infezioni micotiche o irritazioni della pelle e degli occhi.
Quali sono le regole da rispettare in piscina?
Le regole di base non solo aiutano a prevenire incidenti, ma insegnano anche ai bambini a vivere la piscina nel modo giusto.
- La regola d'oro quando si tratta di bambini in piscina è non perderli mai di vista. Anche se un bambino sa nuotare, non si può mai escludere il rischio di un incidente. L'acqua può essere imprevedibile e gli esperti raccomandano che un adulto competente sia sempre a distanza di un braccio dal bambino, soprattutto se si tratta di piccoli che non sanno nuotare.
- Un altro pilastro della sicurezza in piscina è che i bambini imparino a nuotare il prima possibile: le lezioni di nuoto non solo danno ai bambini le competenze per galleggiare e muoversi nell'acqua, ma rafforzano anche la loro autostima e sicurezza.
- I bambini che non sanno nuotare o che stanno ancora imparando e non hanno tanta confidenza con l'acqua dovrebbero indossare dispositivi di sicurezza come i braccioli o i giubbotti di salvataggio.
- Insegnare ai bambini alcune semplici regole di comportamento in piscina può prevenire molti incidenti. Ad esempio: non si corre attorno alla piscina, si entra in acqua con cautela, si evitano scherzi pericolosi come spingere qualcuno in acqua, e non si nuota mai da soli.
Cosa non fare in piscina?
Oltre a seguire le regole di base, è altrettanto importante sapere che alcuni comportamenti possono sembrare innocui, ma in realtà nascondono rischi significativi.
Qualche esempio:
- Anche se ci si allontana solo per pochi secondi, non lasciare mai i bambini soli in piscina. Gli incidenti possono avvenire in un attimo, e l'acqua può essere più pericolosa di quanto si pensi.
- Evitare giochi pericolosi, come spingere qualcuno in acqua o tentare di affondare un compagno di gioco.
- Non fare affidamento solo sui braccioli o la ciambella, perché non possono mai sostituire la sorveglianza di un adulto.
- Un altro errore comune è non prestare attenzione ai segnali di stanchezza nei bambini. Nuotare è un'attività fisicamente impegnativa, e i bambini possono stancarsi rapidamente: un bambino stanco potrebbe avere difficoltà a mantenersi a galla.
Fonti
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