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Travasi Montessori: idee per bambini da 2 a 5 anni

di Sara De Giorgi - 07.09.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
I travasi, alla base della pedagogia di Maria Montessori, sono attività importanti per i più piccoli, perché consentono loro di concentrarsi, di acquisire gradualmente sicurezza, di esercitare la motricità delle mani. Abbiamo intervistato Martina Cartasegna, educatrice e pedagogista, che ci ha indicato quali travasi possono fare i bambini da 2 a 5 anni.

In questo articolo

Travasi

Sono tante le attività che possono essere realizzate con i bambini dai due ai cinque/sei anni a casa. Una di queste, che stimola tanto le abilità e la sicurezza del piccolo, consiste nei travasi. Lo sosteneva anche Maria Montessori: i travasi, infatti, sono alla base della pedagogia montessoriana, perché consentono al bambino di concentrarsi, di acquisire gradualmente sicurezza, di esercitare la motricità delle mani. 

Abbiamo intervistato Martina Cartasegna, educatrice, pedagogista, specializzata, tramite l'Opera Nazionale Montessori sull'approccio montessoriano delle fasce di età 0-3 e 3-6 e sul metodo Gordon legato alla musica. Da 4 anni anni lavora presso una casa dei bambini a educazione parentale che si trova in provincia di Pavia. Le abbiamo chiesto perché, secondo lei, i travasi sono attività tanto importanti e quali sono quelli da fare con i bambini dai 2 ai 5 anni.

Travasi Montessori, cosa sono e come si svolgono

Martina Cartasegna ha affermato che i travasi appartengono al gruppo delle attività della vita pratica. Nelle scuole Montessori ci sono degli spazi adibiti alla "vita pratica", nei quali si svolgono anche i travasi.

«Naturalmente i travasi sono differenti a seconda delle età: dai due ai cinque anni possiamo raggrupparne una serie. Infatti, dai due anni in poi il bambino inizia ad acquisire la padronanza del suo corpo, riesce a stare in una posizione eretta, acquisisce gradualmente la forza fisica. Il piccolo riesce a camminare e a correre, perciò si può dedicare a esercizi di controllo raffinato dei movimenti anche attraverso le attività con le mani. Dunque, per questa fase ci sono anche appositi esercizi nell'ambiente, nella cura della persona, nell'esercizio dei rapporti sociali. 

Gli esercizi dei travasi sono semplici e ordinati, devono essere stimolanti, belli, veri. Attraverso il materiale reale, il bambino costruisce la sua personalità e si sente forte e indipendente.

I materiali devono essere anche frangibili (ceramica, coppette di metallo, ecc.) e il bambino deve poterli sentire attraverso il tatto: gli elementi di plastica non hanno quel contatto (calore o freddo) che danno materiali come ceramica, ferro, legno, ecc. La scelta del materiale è a discrezione dell'adulto. 

Inoltre, i lavori di esercizi di vita pratica dovrebbero essere, in genere, eseguiti da sinistra a destra, che è l'andamento della scrittura. Così i bambini possono apprendere anche i prerequisiti della scrittura. Inoltre, tutti gli esercizi dovrebbero sempre essere iniziati e finiti, in modo da dare una continuità e una fine al bambino. 

Una volta terminato l'esercizio, l'ambiente deve essere poi riordinato: il bimbo deve ritrovare un ordine che lo aiuta a costruire il suo ordine esterno e interno. Infine, occorre eseguire un'attività alla volta. 

Gli scopi delle attività dei travasi sono:

  • coordinamento oculo-manuale; 
  • concentrazione;
  • controllo raffinato del movimento;
  • aumento dell'indipendenza, fondamentale per la sicurezza del sé interiore. 

Infine, come diceva anche la Montessori, i materiali devono essere "maestri", cioè chiari. Il bambino, in particolare, deve avere a disposizione tutto ciò di cui ha bisogno, ossia gli elementi che lo aiutano a correggere e a riordinare il materiale in totale autonomia, senza l'intervento dell'adulto. Si parla di autocorrezione, che aiuta il piccolo a rafforzare man mano la sicurezza in se stesso». 

Video: come fare i travasi

Travasi, idee per bambini da 2 a 5 anni

«I travasi per i bimbi dai 2 ai 5 anni si dividono in due grandi categorie: quelli solidi (farina, legumi, riso, ecc.) e quelli liquidi (acqua, acque colorate, ecc.).

I travasi solidi sono:

  1. TRAVASO DEI LEGUMI. Possono essere ceci, ad esempio. Il travaso può essere fatto con un cucchiaio da un contenitore all'altro. Il controllo dell'errore equivale al non rovesciare i legumi, affiancando un pennello e una paletta per raccogliere quelli che cadono. 
  2. TRAVASO DI FARINA, RISO, SABBIA, PASTINA. Il bimbo ha due brocche di vetro o di metallo e travasa il materiale sempre da sinistra verso destra.
  3. TRAVASI CON PINZETTE. Si va dalle pinze più grandi a quelle più piccole, in relazione all'età del bambino. In tal caso si possono trasportare tappi di sughero e lenticchie. Per i bimbi più piccoli, ad esempio, si possono usare pinze da insalata.
  4. TRAVASI CON BACCHETTE CINESI. Sono per i bimbi un po' più grandicelli. È un'attività che sviluppa molto la concentrazione.

I travasi liquidi invece sono i seguenti:

  1. TRAVASO DELL'ACQUA. Si può fare il travaso dalla brocca al bicchiere e viceversa. Il controllo dell'errore in questo caso è la spugnetta, che aiuta il bimbo ad assorbire e a raccogliere l'acqua versata.
  2. TRAVASO CON LE SPUGNE. Si prendono due ciotoline, una che contiene l'acqua e l'altra vuota. Il bimbo inserisce una spugna nella ciotola piena, poi la strizza e la svuota dopo nel contenitore vuoto.
  3. TRAVASO CON IL CONTAGOCCE. Il bambino può fare il travaso con il contagocce da un contenitore pieno a uno vuoto e viceversa».

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