Nel tempo di due generazioni la struttura della famiglia tradizionale è cambiata tanto. Mentre prima i nuclei familiari erano grandi, ora sono ridotti: molte coppie hanno uno o al massimo due bambini.
Ciò significa che vengono date molta più cura e attenzione ai figli, al fine di aiutarli nei compiti, per portarli o per andarli a prendere da scuola o dalle attività extrascolastiche, ecc.
Spesso però accade che le attenzioni siano eccessive e che ciò contribuiscano alla formazione di un carattere tirannico, prepotente ed egoista. La psicologa Mercé Corbella ha provato a spiegare esattamente in un articolo del magazine spagnolo Serpadres.es cos'è la "sindrome dell'imperatore", che tanti bambini e ragazzi manifestano al giorno d'oggi.
Quali sono i "bimbi tiranni"?
Per la psicologa, quando parliamo in linguaggio colloquiale di "bambini tiranni" o con la "sindrome dell'imperatore", ci riferiamo a bambini (e a giovani) che hanno poca tolleranza per la frustrazione, che vogliono ottenere le cose senza aspettare, che sono egoisti e che hanno poca empatia (o non ne hanno proprio). Quest'ultima affermazione significa che hanno serie difficoltà a mettersi al posto delle altre persone e a percepire le loro emozioni e i loro problemi.
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Adolescenti con la "sindrome dell'imperatore"
Se si tratta di adolescenti, il comportamento "tirannico" può essere tradotto in scontri accesi con genitori e insegnanti di tipo verbale e persino fisico. Questi atteggiamenti, se causati dallo sviluppo nella fase adolescenziale, non devono essere un segno di preoccupazione. Se però diventano comportamenti ripetitivi e i ragazzi non si assumono la responsabilità di ciò che fanno e influenzano addirittura le altre persone in modo negativo, allora, in quanto genitori, dobbiamo capire se abbiamo a che fare con "tiranni".
Secondo Mercé Corbella la rapida trasformazione della nostra società ha comportato la perdita dell'autoritarismo che esisteva in precedenza nelle famiglie (il cosiddetto "modello patriarcale").
Ciò significa che i bambini e i giovani attualmente si comportano in modo più aggressivo e che hanno meno rispetto delle norme sociali.
Questa realtà in crescita preoccupa molto i genitori, i quali si stanno rivolgendo sempre più agli specialisti per chiedere aiuto. Eppure, tutte le madri e i padri dovrebbero tenere a mente che, sebbene al giorno d'oggi ci si relazioni ai figli in maniera più permissiva, quando necessario occorre usare l'autorità per stabilire i limiti dei comportamenti negativi.
Educare ai valori è FONDAMENTALE
È ancora importante, per la crescita corretta dei nostri figli, educarli ai valori sin da quando sono piccoli, insegnando loro il rispetto per gli altri e per l'autorità, l'amicizia, la solidarietà, la convivenza civile.
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Aggiornato il 09.08.2018