Altitudine in gravidanza, ci sono rischi?
Non è facile dare una risposta univoca a questa domanda, perché l'altitudine in gravidanza determina nella donna un'aumento della ventilazione polmonare migliorando, contemporaneamente, la saturazione arteriosa dell'ossigeno. Allo stesso tempo, però, l'ossigenazione fetale è meno elevata, oltre al fatto che in quota l'aria è in genere più secca. Scopriamo insieme quali sono le evidenze scientifiche sull'argomento e cosa occorre tenere in considerazione.
Altitudine in gravidanza, quali accortezze avere
Come riporta un articolo di Fondazione Umberto Veronesi, prima di parlare di altitudine in gravidanza bisogna assolutamente tenere in considerazione che quando si è in dolce attesa è sempre più opportuno scegliere zone di montagna di vacanza non troppo lontane da strutture sanitarie, oppure facilmente raggiungibili in caso di necessità.
Sembrerebbe, inoltre, che non ci siano particolati rischi, ma allo stesso tempo è consigliabile bere adeguatamente poiché sia altitudine che dolce attesa aumentano l'iperventilazione. È molto importante ricordare anche che i farmaci contro il mal di montagna a base di sulfamidici sono controindicati nel primo trimestre e alla fine della gestazione.
L'articolo raccomanda poi alle donne esposte a minaccia di aborto spontaneo, di preeclampsia, placenta previa o con feti a rischio di bassa crescita, di evitare di stare oltre i 2500 metri.
In più, si sottolinea che anche dopo la ventesima settimana è decisamente meglio evitare l'alta quota in caso di ipertensione o altri fattori di rischio per preeclampsia, funzione placentare danneggiata, bassa crescita intrauterina, malattie polmonari o cardiache, anemia, fumo.
Benefici della montagna
La vacanza in montagna è benefica per la salute di tutta la famiglia e previene diverse malattie. L'autore del libro "Il pediatra nel cassetto", il pediatra Gianfranco Trapani, ha rilasciato un po' di tempo fa una consulenza a Nostro Figlio dove ha dichiarato che, a livello generale (quindi non in dolce attesa), salire ad alta quota comporta la riduzione dalla pressione barometrica e della quantità di ossigeno dell'aria.
In questo modo aumenta la produzione di una sostanza che ha il compito di incrementare la presenza dei globuli rossi nel sangue. Allo stesso tempo, inoltre, l'aria di montagna fa bene a chi soffre di malattie legate ai bronchi o a chi ha problemi di sinusite.
Sport in alta quota durante la gravidanza
Va specificato che, come per l'altitudine in gravidanza, anche per quanto riguarda lo sport in dolce attesa a quote elevate esistono poche evidenze scientifiche.
Uno studio di Niermeyer specifica che sussiste un sospetto di una più alta incidenza di aborto spontaneo nel primo trimestre di gravidanza perché, quando una donna in dolce attesa inizia a fare esercizio fisico in alta quota, i muscoli scheletrici possono privare la placenta di sangue.
Ciò vuol dire che è più che fondamentale rispettare i giorni necessari per un'adeguata acclimatazione prima di fare sport ad alta quota.
Per quanto riguarda la seconda metà della gravidanza, invece, un breve soggiorno a quote oltre i 2500 metri, senza esercizi pesanti o in donne non fumatrici non sembra esporre a rischi. È necessario però limitare l'uso dello zaino, che a sua volta non deve essere troppo pesante.
Fonti
- Fondazione Umberto Veronesi, Alta quota: a chi fa bene, a chi no
- Niermeyer, S. (1999). The pregnant altitude visitor. Hypoxia: Into the next millennium, 65-77.
- Gianfranco Trapani, Il pediatra nel cassetto.
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