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Bambini sugli sci: 12 consigli ai genitori

di Franco Teruzzi - 03.12.2009 - Scrivici

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Fonte: alamy
L'età giusta per iniziare a sciare? Meglio i corsi collettivi o individuali? E l'attrezzatura la compro o la noleggio? Come lo vesto? Ecco tutte le risposte ai dubbi dei genitori che portano i figli a sciare.

In questo articolo

I bambini hanno bisogno di far movimento e di stare il più possibile all'aria aperta. Ma in inverno non ci sono molte occasioni, soprattutto per chi vive in città. Ecco perché lo sci è per i piccoli un'ottima occasione di svago e divertimento salutare.

Abbiamo chiesto ad Armando Calzolari, responsabile dell' Unità Operativa Complessa di medicina cardiorespiratoria dello sport dell' ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma di dare ai genitori qualche consiglio sullo sci.

1) I bambini possono iniziare a sciare già dai tre anni

Un bambino può iniziare a sciare già verso i tre, quattro anni. Infatti, diversamente da altri sport, lo sci è un’attività che si può apprendere sin da piccoli. (Leggi anche: bambini sugli sci a 3 anni solo se si divertono)

Il gesto tecnico dello sci, anche se complesso, non è basato sulla forza ma piuttosto sulla stabilità. E i bambini sono avvantaggiati dal fatto di avere un baricentro molto basso, che consente loro più stabilità.

2) Sciare fa bene al fisico e all'autostima

Sciare non è solo divertente ma fa anche bene allo sviluppo motorio. Dal punto di vista fisico, infatti, sviluppa l'agilità e la coordinazione neuro-motoria e l'equilibrio. Dal punto di vista caratteriale insegna ad avere fiducia nelle proprie capacità, quindi è un sport particolarmente indicato per i bambini timidi e insicuri. E poi lo sci si pratica in montagna, dove si respira aria pulita e dove si è a stretto contatto con la natura.

3) Meglio affidare i bambini ad istruttori professionisti

Anche se mamma e papà sono bravi sciatori è comunque preferibile affidarli a un maestro in modo da evitare ansie e insegnamenti sbagliati. Inoltre, se si tratta di bambini molto piccoli sarebbe meglio una figura femminile, quindi una maestra.

4) I corsi collettivi sono più divertenti ed economici

4) I corsi collettivi sono più divertenti ed economici

Se da un lato è vero che un maestro privato ha più tempo e più attenzione da dedicare al piccolo, dall'altro bisogna tenere in conto che per i bambini lo sci è e deve essere soprattutto un gioco.

Quindi i corsi collettivi, oltre a costare meno, risultano più divertenti, poiché i bambini stanno fra di loro e fanno nuove amicizie".

5) Il tempo dello sci deve essere di qualche ora, non di più

"I bambini non devono sfruttare al massimo la giornata sugli sci, come gli adulti. Soffrono il freddo e si annoiano prima. Per questo è meglio scegliere giornate soleggiate e assecondare i loro desideri. Se si stancano, meglio toglierli gli sci e fargli costruire un pupazzo di neve. O magari portarli al bar davanti a una cioccolata calda fumante. Così imparano ad apprezzare anche tutto il contorno di una giornata sulla neve.

6) Con mamma e papà solo quando ha imparato i primi rudimenti

Quando i piccoli incominciano a scendere dalle prime piste, e a usare senza troppa difficoltà la seggiovia o lo skilift, è il momento ideale. Ma attenzione alla scelta della pista: quella che a noi sembra pianeggiante e facile, potrebbe non esserlo per loro. È fondamentale che non si spaventino. Se non si è molto bravi, meglio non avere la pretesa di insegnare niente di tecnico, limitarsi a dare sicurezza accompagnandoli.

7) Anche per i più grandi la scuola è utile

Il maestro è consigliabile anche per i più grandicelli: tra gli otto e i dieci anni è l'età in cui possono incominciare a capire le prime nozioni tecniche e perfezionare la sciata.

Finita la lezione si può gradualmente concedere loro un po' di libertà: non è necessario stare sempre con loro, magari li si può seguire da lontano. In fondo il bello dello sci è proprio la sensazione di libertà che sa regalare. Poi se un bambino è molto portato dagli 11 anni, gli si può far iniziare l'attività agonistica.

8) Insegnare le regole della prudenza

Ai nostri figli vanno impartite le regole essenziali: essere prudenti sulle piste, non andare troppo veloci o avventurarsi fuoripista, fare molta attenzione agli altri sciatori e non fermarsi mai in mezzo alla pista. Poi li si può lasciare liberi, in compagnia dei fratelli o di altri amichetti, magari con un appuntamento ogni tanto in un punto convenuto.

Per loro sarà una vera gioia.

9) Attrezzatura: meglio acquistare o noleggiare?

Sci e scarponi sono un acquisto economicamente importante. E con la rapida crescita dei bambini, si rischia di non sfruttarlo appieno. L'acquisto conviene a chi:

  • è sicuro che lo sci piaccia ai propri figli;

  • sa di passare molte giornate a stagione sulla neve (più di dieci/quindici);

  • ha un fratello/sorella più piccoli a cui passare l'attrezzatura;

  • frequenta stazioni sciistiche minori dove è difficile trovare materiali moderni o della misura giusta;

  • sa di poter rivendere (attraverso alcuni negozi che offrono il servizio, oppure con mercatini dell'usato, annunci eccetera) attrezzi che dopo una o due stagioni saranno quasi come nuovi.

PRO DEL NOLEGGIO

I CONTRO

sci e scarponi sempre della misura corretta (non occorre prendere una misura in più sperando che durino più tempo);

perdita di tempo ogni volta per noleggiare;

nessun investimento iniziale.

scarponi e sci sempre diversi (per un principiante non è un grosso problema, per i bambini più grandi e magari già bravi può esserlo).

L'alternativa potrebbe essere acquistare solo gli scarponi (è fondamentale che non facciano male): esiste un modello della Roces (unica marca a farlo) che si allunga e copre cinque numeri, assicurando così l'uso per più stagioni.

10) L'attrezzatura deve essere su misura: è sbagliato prendere "più grande" perché dura di più

Gli sci devono essere adatti al livello tecnico. Non prendere sci “da gara” per un bambino di 8-10 ani se non sa sciare già piuttosto bene, magari perché li possiede qualche suo amico. Gli renderebbero la vita difficile.

Esiste un'ampia scelta di sci junior o baby, pensati per varie capacità dello sciatore. Farsi consigliare da personale preparato. Per la lunghezza: uno sci corto facilita l'apprendimento, quindi evitare di esagerare in lunghezza per fare magari una stagione in più, complicando però la vita al bambino nel primo anno di utilizzo.

Stesso discorso per lo scarpone. Deve essere giusto, non fare male, ma bloccare bene il piede, con tre/quattro ganci.

Prendere un numero troppo grande, con l'idea di mettere magari le calze doppie il primo anno, è un concetto che non si addice allo sci. Si usa una calza sola, meglio se specifica da sci e il numero deve essere al massimo di mezza misura più grande. Per i principianti, meglio scarponi più morbidi.

I bastoncini, che devono anch'essi essere della misura corretta. Costano relativamente poco, ed esistono anche (più costosi), regolabili in altezza.

11) Mai senza casco!

Sì, fino ai 14 anni e deve essere omologato per lo sci/snowboard. Nella scelta badare che si adatti bene, non sia troppo grande (ballerebbe sulla testa cn rischio di essere scalzato in caso di caduta) o troppo stretto (fa male dopo un po' che lo si indossa). Deve diventare un'abitudine indossarlo e se i genitori sciano, sarebbe meglio lo avessero anche loro per dare il buon esempio. Oltretutto tiene le orecchie e la testa al caldo. Esistono anche caschi regolabili nella taglia.

Molto utile per i bambini più grandicelli, specie se vanno in piste non baby, in cui il rischio di “incidenti” è più elevato per la maggiore velocità degli sciatori, è il paraschiena in plastica. Mutuato dalla motocicletta, esiste sia indossabile come una canottiera, che con un paio di bretelle e una fascia di velcro in vita.

Da non dimenticare la maschera da sci (per le brutte giornate) e/occhiali da sole, con protezione totale dai raggi UV, per proteggere gli occhi dal forte riverbero della neve.

12) Vestirli a strati

L'ideale è la vestizione a strati. Il primo strato, a contatto della pelle, è meglio non sia in cotone, perché trattiene l'umidità del sudore. Esistono i cosiddetti capi tecnici (venduti nei negozi sportivi, anche specifici per lo sci), che asciugano alla svelta e mantengono il calore, altrimenti anche la lana (meglio se merinos) va bene. Sopra alla maglia intima indossare una maglia leggera, meglio se a collo alto, in micropile o lana.

Al di sopra di questa è perfetto un pile. Per le gambe basta una calzamaglia, con o senza piedi, in tessuto tecnico o lana. Per i piedi, un solo paio di calze in lana, meglio se apposite per lo sci (hanno leggere imbottiture che proteggono dai punti di abrasione e pressione con lo scarpone).

I guanti devono assolutamente essere di qualità, impermeabili e caldi. Mai sciare senza, nemmeno nelle belle giornate primaverili: cadere sulla neve a mani nude può fare molto male. Le moffole sono più calde e adatte specialmente ai più piccoli.

Infine lo strato esterno: ottime le tute intere per i cuccioli, adatte anche per rotolarsi sulla neve prima e dopo lo sci. Per i più grandicelli, giacca e pantaloni impermeabili e traspiranti, imbottiti, sono più pratici.

DA MAMMENELLARETE: Come far amare lo sci ai bambini
Abbiamo chiesto a Marzia Fellet, maestra di sci da molti anni presso la Scuola Italiana Sci Piancavallo, i consigli utili per i genitori che hanno piacere di far imparare lo sci ai propri figli

Aggiornato il 10.03.2016

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