Punture di insetti (o di meduse), contusioni, eritemi, febbre, diarrea: anche in vacanza i bambini possono andare incontro a qualche disturbo di salute. Ecco cosa mettere in valigia per affrontare il viaggio e il soggiorno in tutta tranquillità. Con i consigli di Michele Fiore, pediatra di famiglia a Genova.
Tutte le terapie abituali del bambino, per eventuali malattie di base
"Se per esempio il bambino è diabetico non ci si può dimenticare l'insulina, o i farmaci per il controllo della malattia se soffre di asma", sottolinea Fiore.
Più l'occorrente per una rapida medicazione (cerotti, bende, garze).
Necessario per provare la temperatura.
Un antipiretico, contro la febbre
Il farmaco di prima scelta in età pediatrica (e non solo) è il paracetamolo: in gocce, sciroppo o supposte, da somministrare secondo le dosi indicati dal pediatra (che variano in base al peso del bambino).
“In genere si consiglia l'ibuprofene” afferma il pediatra, sottolineando che potrebbe essere utile per esempio per situazioni come il mal d'orecchio.
Sono i classici integratori di sali minerali, “da utilizzare come terapia d'elezione in caso di diarrea e gastroenterite”. Volendo, si possono aggiungere al kit per le vacanze anche dei probiotici: quelli considerati più efficaci sono Lactobacillus rhamnosus o Lactobacillus gg e Saccharomyces boulardii.
“Può essere utile per un piccolo eritema solare o per alleviare il fastidio delle punture d'insetto” afferma lo specialista.
Se si sceglie un prodotto all'arnica, bisogna chiedere in farmacia qualcosa che abbia un'elevata concentrazione di principio attivo
“Da scegliere in base all'età del bambino, sapendo che sotto i due anni molti sono sconsigliati” dice Fiore.
Punture e morsi d'insetti: piccola guida per riconoscerli, gestirli ed evitarli
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Le creme solari sono fondamentali non solo al mare, ma in generale all'aria aperta, insieme al consiglio di non esporre il bambino al sole nelle ore centrali della giornata.
Utile per chi va al mare, da utilizzare in caso di puntura di medusa. Altri rimedi per attenuare il dolore: lavare abbondantemente con acqua di mare (mai dolce!), immergere la parte colpita in acqua calda o applicarvi sopra della sabbia ben calda.
Solo su eventuale indicazione del pediatra curante: antibiotico e antistaminico in gocce o compresse.
E se si viaggia all'estero?
Nonostante il 2020 non sia l'anno consigliato per viaggiare all'estero, "le cose fondamentali da fare sono due: controllare di essere in regola con le vaccinazioni previste nel proprio paese e verificare se nel paese prescelto per la vacanza siano presenti altre malattie per le quali può essere fatto un vaccino", consiglia Michele Fiore.
Ma attenzione: quest'ultimo consiglio non vale solo ed esclusivamente per mete molto esotiche. Pensiamo per esempio all'encefalite da zecche: è una malattia prevenibile con vaccino diffusa anche in alcune aree del nostro territorio, come in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino.
Ovviamente, eventuali vaccinazioni vanno fatte per tempo, quindi occorre cominciare a informarsi qualche mese prima del viaggio. Per saperne di più si può consultare il sito Viaggiare sicuri del Ministero degli esteri (c'è una sezione specifica per i bambini) oppure, in inglese, il sito dei Centri di controllo delle malattie di Atlanta.
Ulteriore fonte per questo articolo: Materiale informativo della Società italiana di medicina dei viaggi