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Estate 2020, consigli pratici per viaggiare in famiglia

di Sara De Giorgi - 28.05.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Come viaggeranno le famiglie italiane quest'estate? Conviene già prenotare una vacanza in Italia? Abbiamo intervistato il direttore esecutivo di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), Giovanni Bastianelli, per chiedergli come saranno gli spostamenti delle famiglie nell'estate 2020, cosa si potrà fare, se conviene iniziare a prenotare qualche meta in Italia e se arriveranno anche turisti dall'estero.

In questo articolo

Come sarà l'estate 2020 per le famiglie italiane? La situazione che si è venuta a creare dopo l'emergenza epidemiologica con il tempo sta diventando gradualmente più chiara agli occhi di coloro che anche quest'anno non vogliono rinunciare a viaggiare con i bambini. Ma esistono ancora molti aspetti da chiarire al riguardo. Alla luce delle recenti disposizioni ufficiali, abbiamo chiesto qualche informazione in più all'Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT).

Abbiamo intervistato il direttore esecutivo di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), Giovanni Bastianelli, per chiedergli come saranno i viaggi delle famiglie nell'estate 2020, cosa si potrà fare, se conviene iniziare a prenotare qualche meta in Italia oppure soltanto nella propria regione e se arriveranno anche turisti dall'estero. 

Come sarà l'estate 2020 per le famiglie italiane?

«Normalmente il turismo italiano si divide al 50 per cento tra turisti stranieri e 50 per cento di visitatori italiani. Quest'anno ci si attende una maggiore incidenza del turismo domestico che detterà i primi segnali di ripresa. La crisi post Covid sarà un'occasione per affrontare il tema della sostenibilità e di un nuovo modo di proporre e vivere il turismo: più green e più slow. La contingenza offre un'occasione a tutti gli operatori del settore di alzare gli standard di qualità e operare quel rinnovamento e adeguamento che richiede il settore con l'avanzata dell'innovazione e le politiche ambientaliste.

Molte realtà che dovevano fare i conti con flussi di overtourism hanno l'occasione di orientare i flussi su aree meno note. Siamo fiduciosi che tutto riprenderà con più grinta e sarà una sfida al rinnovamento e al posizionamento con nuove energie sui mercati.

Il movimento aeroportuale di turisti internazionali rappresenta solo una parte dei flussi turistici: oltre il 50 per cento dei visitatori stranieri arriva in auto». 

Che cosa si potrà fare?

«Il Covid spinge a rivedere l'offerta turistica ma è anche un'opportunità per migliorare ancora di più gli standard di qualità già elevati. È evidente che acquista valore la dimensione dello spazio. L'Italia risponde in pieno a queste condizioni rinnovate. È il momento dei cammini, della riscoperta di percorsi naturalistici e all'aperto che richiedono piccoli gruppi. Inoltre sarà il momento delle esperienze più esclusive da rendere accessibili a tutti con le accortezze del caso.

La distribuzione dei flussi su periodi dell'anno diversi e lo sviluppo della promozione delle località meno note sono da sempre nei progetti di Enit e contemplati anche nel Piano triennale dell'Agenzia. Dobbiamo anche essere pronti a fare vivere in maniera diversa anche le nostre grandi città d'arte che forniscono da sempre il numero più alto di turisti soprattutto stranieri».

Conviene iniziare a prenotare una meta in Italia? Bisogna per forza scegliere la propria regione?

«Conviene godersi, nel rispetto delle misure di sicurezza, al meglio l'esperienza nel Bel Paese perchè proprio grazie al Covid e ai rinnovati ritmi slow e sostenibili è possibile cogliere tutta l'autenticità dell'arte del buon vivere all'italiana. Enit porta avanti il progetto di un turismo più compatibile con l'ambiente e che valorizzi località anche meno note così da garantire, mai come in questo caso, il distanziamento necessario.

L'Italia turistica è ancora nei sogni di italiani e stranieri con destinazioni termali, balneari e climatiche, le città d'arte, le mete del lusso con la moda e il design nonché lo shopping e i centri attrezzati ad accogliere i meeting internazionali. I primi segnali di ripresa li avremo dal mercato domestico a partire da quello regionale. Il turismo di prossimità consentirà anche la ripresa degli arrivi dall'estero e quindi dalle mete più vicine all'Italia che la rendono raggiungibile anche in auto».

Se dovessero bloccare di nuovo tutto? Si rischia di perdere quanto dato?

«Le misure adottate a livello mondiale puntano a contenere l'epidemia applicando protocolli di sicurezza alla vita quotidiana e ai viaggi. Non si punta a chiudere, ma a gestire nel modo più corretto la ripartenza contenendo l'emergenza sanitaria senza incidere sull'economia. Sono state previste misure di sgravio fiscale e procedure di rimborso con voucher aperti utilizzabili fino a 18 mesi. Non si incorre nel rischio di perdere quanto versato».

Arriveranno anche turisti stranieri?

«Attualmente sono già oltre 300mila le prenotazioni di voli aerei dall'estero verso l'Italia. Man mano che i protocolli verranno rodati e messi a sistema si allenterà anche il freno dello scetticismo e delle cautele».

Giovanni Bastianelli

Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo ENIT

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