Udine
Secondo una leggenda, Attila dopo aver conquistato Aquileia ordinò ai suoi soldati di costruire una collina dalla quale osservare le terre entrate in suo possesso. Non importa se il fatto sia vero, la storiella è suggestiva e intriga i piccoli che risalgono il Colle di Udine per visitare il Castello cinquecentesco posto sulla vetta. Il maniero ha l'aspetto di una pacifica villa e ospita il Museo Archeologico, la Galleria d'Arte Antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe, il Museo Friulano della Fotografia. C'è solo l'imbarazzo della scelta, dunque, prima di rimanere a bocca aperta nel Salone del Parlamento con i suoi numerosi affreschi.
Codroipo
A una ventina di chilometri dal capoluogo, Codroipo è al centro del triangolo delle sorprese. Nella frazione di San Martino i più sognatori rimangono estasiati visitando il Museo delle carrozze con 44 carrozze storiche (del XIX e XX secolo) ancora funzionanti e provenienti da quasi tutti i paesi europei, dal Canada e dagli Stati Uniti. Alcune sono appartenute a re e principi: chissà quanto storie importanti potrebbero raccontare!
Cividale del Friuli
Sono stati i Longobardi, tra il VI e l'VIII secolo a rendere famosa nel mondo Cividale. E non a caso proprio ai monumenti legati a quel popolo è dovuta l'iscrizione della città nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco. Il monumento più intrigante è il Tempietto longobardo, severo e silenzioso di cui non sono mai state accertate le reali funzioni. Nel Museo Cristiano del Duomo si vedono invece il prezioso Altare di Racthis e il Tesoro del Duomo con splendidi oggetti di oreficeria e di uso liturgico che testimoniano la ricchezza della città a quel tempo.
Palmanova
Una stella a nove punte, tanto perfetta che pare caduta dal cielo. Per fortuna rimanendo intatta. Palmanova è così precisa nella sua originale conformazione che pare disegnata al computer. Invece è stata fondata nel 1593! La stella, contornata da possenti mura, ancora perfettamente intatte, fu concepita per scopi difensivi: occorreva infatti una fortezza inespugnabile per respingere gli attacchi che i popoli dell'Est, soprattutto i Turchi, portavano al Friuli. Oggi su quelle mura si può passeggiare, ammirando letteralmente dal di dentro i diversi e complessi elementi fortificati come la porta, il baluardo, il rivellino, la lunetta napoleonica. Viene da chiedersi: come potevano i nemici entrare in questa città tanto ben protetta? La camminata sugli spalti fa parte della visita al Museo Storico militare che è distribuito su tre sedi: il Palazzo del Governatore alle Armi, il Dongione (parte superiore) di Porta Cividale e l'area delle fortificazioni. Vi sono raccolte, tra l'altro, armi e divise dei vari eserciti che si susseguirono nel tempo nella fortezza.
Aquileia
A volte si esagera, ma chi ha definito Aquileia la “seconda Roma” non è andato molto lontano dalla realtà. Almeno all'epoca della sua fondazione, nel 181 a.C., questa era la città romana più importante dell'Italia settentrionale. E successivamente lo diventò ancora di più come polo commerciale di collegamento con l'Oriente. Pensate, a quel tempo il fiume Natisone era navigabile e qui arrivavano le navi dall'Adriatico. Bella la visita all'area archeologica: gli scavi hanno messo in luce resti del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico, di statue della Via Sacra, dei mercati, del porto fluviale e di un grande mausoleo. Poi si entra nel Museo Archeologico Nazionale con un sacco di reperti interessanti anche per i non studiosi tra cui un'imbarcazione romana. Chissà com'era veleggiare su quella barca?