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Campi Flegrei: cosa sono e perché si parla di eruzione

di Francesca Capriati - 04.10.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Campi Flegrei: cosa sono, perché ci sono i terremoti. Perché si parla di eruzione e cos'è il fenomeno del bradisismo. Curiosità sulla Solfatara e i Campi Flegrei

In questo articolo

Campi Flegrei

I Campi Flegrei sono ormai protagonisti dei nostri telegiornali e degli allarmi che si rincorrono sui social. Sono interessati, infatti, nelle ultime settimane da uno sciame sismico continuo, con scosse percepite anche a Napoli. Ma cosa sono i Campi Flegrei? Andiamo alla scoperta di una zona antichissima, ricca di storia, e cerchiamo di capire perché ci sono i terremoti.

Cosa sono i Campi Flegrei

Campi Flegrei significa "Campi Ardenti" ed è il nome che gli antichi diedero alla zona che oggi ingloba i comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida, e che si trova a pochi chilometri da Napoli. Si tratta di una vasta area vulcanica caratterizzata da un terreno craterico punteggiato da caldere, sollevamenti del terreno e fenomeni geologici unici.

I romani hanno costruito acquedotti, anfiteatri e ville di una bellezza nettamente percebile ancora oggi, senza dimenticare il mito dell'Eneide, ambientato da Virgilio proprio nei Campi Flegrei.

Campi Flegrei: il vulcano

Il vulcano dei Campi Flegrei è uno dei principali protagonisti di questa regione. Si tratta di un complesso vulcanico noto per le sue eruzioni esplosive nel corso della storia.

Tuttavia non si può parlare propriamente di vulcano, ma di una vasta depressione o caldera, ampia circa 12x15km: un calderone sommerso.

Le eruzioni nella storia

Le eruzioni passate dei Campi Flegrei hanno avuto un impatto significativo sulla geologia della zona e sulla vita delle persone che vi abitano. Tre le grandi eruzioni:

  • Due le eruzioni avvenute migliaia di anni fa: l'eruzione dell'Ignimbrite Campana, avvenuta circa 40.000 anni fa e l'eruzione del Tufo Giallo Napoletano, avvenuta 15.000 anni fa.
  • Nel 1538, l'ultima grande eruzione che ha segnato la fine di un periodo di calma che durava da quasi 3000 anni. Vediamo i segni di questa grande eruzione ancora oggi: in brevissimo tempo nacque, infatti, il Monte Nuovo, una vera e propria montagna alta 130 metri sopra il livello del mare.

Campi Flegrei, un supervulcano

Un supervulcano è una categoria speciale di vulcano con il potenziale di eruzioni catastrofiche, che possono avere un impatto su scala globale. In tutto il mondo c'è una decina di aree come questa: i Campi Flegrei rientrano in questa categoria a causa della loro grande dimensione e della storia di eruzioni esplosive.

Campi Flegrei: la pericolosità

A causa della natura vulcanica e del potenziale di eruzioni esplosive, questa regione rappresenta una minaccia per la popolazione circostante. Uno degli aspetti più preoccupanti è la possibile formazione di una nuova caldera, un grande cratere vulcanico causato dal collasso del terreno sopra una camera magmatica vuota.

Questo evento potrebbe avere conseguenze devastanti, con esplosioni, flussi piroclastici e rilascio di gas tossici.

Cos'è il bradisismo?

Oggi la regione dei Campi Flegrei è testimone di un'attività geologica intensa e complessa. In particolare, sono evidenti fenomeni di attività fumarolica presso siti come La Solfatara e Pisciarelli. Inoltre, la zona è soggetta a un'attività sismica periodica e uno dei fenomeni più distintivi è il bradisismo, un fenomeno che comporta un ciclico sollevamento e abbassamento del suolo.

Gli episodi di sollevamento più recenti risalgono agli anni 1969-72 e 1982-84, periodi durante i quali numerosi abitanti dell'area, soprattutto nel centro storico di Pozzuoli, si sono trovati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa del repentino cambiamento del terreno. A partire dal 2005, è stato nuovamente registrato un lento e progressivo sollevamento del suolo.

La Solfatara

Il cuore dell'area vulcanica dei Campi Flegrei, dove è possibile ammirare il vulcano nella sua fase di quiescenza e fenomeni naturali collegati all'emissione di zolfo, è la Solfatara. Cantata fin dall'antichità nei versi dei latini, è ormai chiusa al pubblico da anni, ma per molto tempo è stato possibile visitarla e passeggiare tra le fumarole.

Campi Flegrei e terremoto

Ma torniamo ad oggi: perché si stanno registrando tutti questi terremoti? Perché l'attività vulcanica può influenzare il terreno circostante e innescare terremoti. 

L'ultimo solo pochi giorni fa di magnitudo 4 avvertito distintamente anche a Napoli, registrato a 2.7 chilometri di profondità, definita dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) come la «più forte degli ultimi quarant'anni».

Il direttore dell' Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito ha dichiarato a Corriere della Sera che "l'attività sismica prosegue e proseguirà, su questo nessun dubbio. Il sollevamento del suolo continuerà. La difese da adottare consistono nei comportamenti corretti da tenere. Bisogna gestire la paura e fare tutte le verifiche del caso agli edifici. I terremoti non sono prevedibili ma posso assicurare che si sta facendo di tutto per mitigare gli effetti del sisma".

E il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni, intervistato ds ADN Kronos, ha chiarito: "Nei Campi Flegrei si sta riproponendo quello che è successo all'inizio degli anni Ottanta, ovvero un aumento delle sismicità chiaramente legata alla dinamica del vulcano in profondità ad alcuni chilometri.

L'Ingv sta monitorando minuto per minuto l'evoluzione ma non siamo in grado di prevedere quel che può accadere, certamente ci stiamo avvicinando a una situazione di crisi come quella, appunto, di 40 anni fa. Dobbiamo quindi prestare la massima attenzione".

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