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Genova: la Città dei bambini

di Nostrofiglio Redazione - 21.11.2012 - Scrivici

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Nostrofiglio ha chiesto alla famiglia Vanessa di andare alla scoperta di Genova. Mamma Viviana, papà Alessandro e la piccola Vanessa di 3 anni, ci presenteranno la Città dei bambini.

Nella zona del porto antico ci sono varie attrattive, una di queste è la Città dei bambini. Per spiegare cosa è in modo veloce lo si può definire un centro giochi al coperto. La struttura è situata nei magazzini del cotone vicino al multisala e ai bar e gelaterie. Premetto che essendo al chiuso noi abbiamo scelto di andarci in una giornata di pioggia, abbiamo fatto malissimo! Era anche domenica e c'era tantissima gente, forse durante la settimana è un po' meglio.

Parcheggio e ingresso alla Città dei bambini

Nonostante la zona del porto antico sia dotata di moltissimi parcheggi a pagamento, i posti a disposizione erano rimasti una decina, la giornata di pioggia aveva portato tutti a scegliere quella zona ricca di attrattive alcoperto. L'ingresso alla Città dei bambini è a pagamento i genitori pagano 5 euro l'uno e i bimbi a seconda dell'età pagano 5 o 7 euro.

Finalmente dentro

Appena si entra una persona spiega a quali aree si ha accesso a seconda dell'età del bambino: i bimbi da 0 a 36 mesi possono fare il boschetto e tutto il resto anche se è per bimbi più grandi; per i bimbi da 36 mesi a 5 anni c'è il cantiere in cui ci si può divertire a costruire con mattoni finti, carriole e carrucole una casetta di cui c'è la struttura.Dato che quando ci siamo andati noi vanessa stava per compiere 36 mesi ha potuto giocare anche nel boschetto, abbiamo iniziato da qui.

Bisogna togliersi le scarpe per accedervi, ci sono finti alberi, passaggi su finti corsi d'acqua, grotte e casette in cui entrare strisciando e arrampicarsi.Sarebbe molto carino se non fosse che ci sono genitori che non tolgono le scarpe ai figli e questi sporcano tutto e schiacciano le mani di quelli che ancora gattonano, inoltre molti bambini più grandi si introducono in quest'area col risultato che essendo più grossi e con movimenti più veloci schiacciano e scontrano i piccolini che finiscono col passare il tempo a piangere.

Lo stesso problema si verifica anche al cantiere in cui accedono anche bimbi più grandi di 5 anni e giocano in maniera troppo movimentata facendo cadere i più piccoli.

A parer nostro, all'ingresso di almeno queste due aree, visto che si paga un biglietto di ingresso cospicuo, ci vorrebbe un sorvegliante fisso che controlli che non entrino bimbi troppo grandi,che mandi fuori o redarguisca i più scalmanati, e che controlli che non avvengano incidenti ai piccini, perché è vero che ogni genitore dovrebbe controllare suo figlio, ma i genitori dei più grandi se ne stanno seduti a chiacchierare senza controllarli..

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Pensiamo che il costo del biglietto possa tranquillamente sostenere lo stipendio di almeno due sorveglianti in queste due aree più frequentate e destinate a giochi più movimentati. Vanessa ha provato il boschetto ed è uscita piangendo dopo essere stata schiacciata contro la grotta, allora siamo andati al cantiere.

Qui ha giocato coi mattoni finti a fare un muretto e i bimbi più agitati le portavano via i mattoni dicendo che erano i loro, i bimbi grandi che non avrebbero dovuto essere lì si lanciavano questi finti mattoni, che pur essendo di stoffa e credo gomma piuma sono pesanti e grossi fanno un po' male se colpiscono un bimbo minuto.Quindi abbiamo seguito Vanessa passo a passo per controllare che non uscisse di lì piangendo come è stato dal boschetto.

La sorveglianza della struttura si limita, se i genitori dei piccoli vanno a lamentarsi, a diramare con l'altoparlante, l'avviso ai genitori dei più grandi di farli uscire dalle aree destinate ai piccoli. Dopo aver giocato a fare il muretto, Vanessa ha notato una zona in cui i bimbi giocavano con l'acqua! E' voluta correre lì, lei adora giocare con l'acqua. Questo gioco è strutturato in modo da far capire in modo elementare ai bimbi, un sistema di chiuse, si possono riempire recipienti che dopo un certo limite si rovesciano,si può usare e capire come funziona una pompa....Indossata la sua mantella, messa a disposizione dalla struttura, Vanessa si è letteralmente tuffata nei giochi.

In acqua galleggiano barchette e innaffiatoi con cui riempire i recipienti, anche qui bisogna avere occhi aperti verso i più grandi che spingono i piccoli e gli strappano di mano i giochi, ma è decisamente la parte che a Vanessa è piaciuta maggiormente.

Città dei bambini a Genova: da non dimenticare

Ricordatevi di portare un cambio completo per i bimbi perché, fra il sudore ed il gioco con l'acqua, dopo sono da cambiare dalla testa ai piedi, anche se sono calmi e tranquilli come Vanessa.A tal proposito la struttura mette a disposizione una sorta di guardaroba in cui lasciare giacche e borse, ma non è custodito, infatti noi ci siamo trascinati dietro tutto.ci sono anche panche in cui potersi sedere a cambiare una maglietta o a far merenda.Merenda, che se volete dovete portarvi da casa perché nella Città dei bambini non c'è neanche un piccolo bar in cui poter prendere un bicchiere d'acqua.il bar si trova al piano inferiore, ma se si esce, per rientrare bisogna pagare nuovamente l'ingresso, il che non è auspicabile!Quando siamo andati in bagno per far lavare le mani a Vanessa ho notato la presenza di fasciatoio per i più piccini.Dopo aver giocato nella prima sala ci siamo spostati nella seconda dove c'è un vero formicaio da guardare dall'interno, si può camminarci sotto, guardarlo dai lati, metterci la testa dentro, riparati da un vetro.

Vanessa era molto interessata alle formiche che si mangiavano una fetta biscottata e a quelle morte nel cimitero del formicaio tutte ammassate. Subito dopo c'erano le tartarughe e poi l'area per gli esperimenti con le bolle di sapone, si possono fare bolle in cui farsi rinchiudere....se ci si riesce, ci vuole molta pazienza.

Più avanti ancora ci si avvicina alla fisica con piccoli giochi come produrre elettricità pedalando o col vento, i giochi con gli specchi deformanti e altro.

Però questa zona è più apprezzata dai bambini in età scolare.

Usciti da lì dopo circa un'ora e mezza, visto che tutti e tre desideravamo una merenda, siamo andati in un bar che esibiva un cartello invitantissimo in cui elencava i tipi di crepès che serve. Io e Vanessa abbiamo condiviso una crepès con nutella ed un bicchiere di acqua e Ale una crepès con marmellata di marroni, marron glaces e panna. Ma ci sono cose per tutti i gusti, gelaterie, bar e ristoranti, e proseguendo nella parte verso l'Acquario ed il museo Galata, ci sono anche focaccerie, è una zona molto vasta.

La famiglia Vanessa

Siamo la famiglia Vanessa: siamo Viviana e Alessandro di 36 anni e Vanessa di 3 anni.La mamma è imprenditrice nell'azienda di famiglia, in attesa di riprendere in pieno l'attività dopo la nascita di Vanessa. Il papà è agente di commercio per l'azienda di famiglia che si occupa di vendita all'ingrosso di impianti di irrigazione. Entrambi amiamo viaggiare,leggere e la buona cucina.

Gli itinerari fatti dalla famiglia Vanessa in Liguria:

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