La Sicilia regala sempre emozioni. Lo fa con le sue spiagge brillanti e con l'entroterra, che può essere scoperto con una gita fuori porta ad alto tasso di avventura. Ma questa regione è anche terra di vulcano, con l'Etna che sbuffa e affascina i grandi e i bambini. Tra le varie perle che si possono visitare in un tour dell'isola, da Cefalù a Taormina, c'è anche un piccolo gioiello che si muove a metà tra la spiritualità e il folklore dell leggende che lo circondando: Tindari in Sicilia. Tindari è una piccola frazione di Patti, in provincia di Messina, noto soprattutto per il bellissimo Santuario della Madonna Nera che tutti gli anni è meta di fedeli e pellegrini. Scopriamo insieme le storie e le leggende che ruotano intorno a questo luogo mistico, che si affaccia sul mare blu della Sicilia e su una lingua di terra dalla forma curiosamente umana.
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Tindari in Sicilia, cosa vedere e cosa fare con i bambini
La frazione di Tindari si trova su un bellissimo promontorio dei Monti Nebrodi, in Sicilia, con una vista spettacolare sul mare. Ai piedi del promontorio si trova una riserva naturale molto amata, in cui è possibile visitare anche il Parco Archeologico dell'antica città di Tindari in cui si vedono ancora le mura e l'antico anfiteatro. Ma la vera attrazione di Tindari è il suo Santuario, che dal 2018 è anche Basilica papale: intitolato alla "Matri 'u Tinnaru", come la chiamano i devoti in dialetto, ha al centro la bellissima statua della Madonna Nera in legno di cedro con in braccio il bambino. Il passato di Tindari è il suo grande vanto: fondata da Dioniso di Siracusa, un tempo era chiamata Tyndaris come il re di Sparta.
I bambini rimarranno affascinati dalla posizione del Santuario, che si trova in cima al promontorio a picco sul mare.
Ma più di tutto non crederanno ai loro occhi quando potranno osservare, affacciandosi verso il blu, la strana lingua di sabbia che sembra il profilo di una donna, attorno alla quale ruotano molte leggende del luogo. La spiaggia di Tindari è meta, in estate, anche di bagnanti: si chiama località Marinello e guarda verso il Santuario da un altro (e privilegiato) punto di vista.

Il santuario di Tindari
Fonte: ShutterstockLeggende sul Santuario di Tindari e sulla Madonna Nera
La leggenda della grotta e della maga
Una delle leggende che ruotano intorno a Tindari è legata a una grotta che si trova nei pressi della spiaggia di Marinello, sotto al promontorio dove si poggia il Santuario. Si racconta che in questa grotta vivesse una volta una maga crudele, che adescava i marinai per poterli mangiare. Nella grotta si vedono ancora dei buchi nelle pareti: si dice che fossero i segni delle dita della maga, quando infuriata colpiva i muri della grotta se i marinai riuscivano a sfuggire alle sue grinfie.
La lingua di terra
Sono tante anche le leggende sulla lingua di terra che si vede dall'affaccio della Basilica. La più famosa vuole che una bambina, giocando sul bordo del promontorio, fosse caduta giù sulla spiaggia,che prima di quel momento non esisteva. Ritrovata sana e salva dopo la caduta, i locali cominciarono a pensare che la comparsa miracolosa della lingua di terra fosse opera della Madonna, di cui per molti riprende anche le fattezze. Da quel momento, si racconta, la Vergine nera cominciò a provocare miracoli e conversioni in tutti coloro che ancora non credevano. E i bambini, affacciandosi sul mare siculo, potranno riconoscere il profilo dolce di una donna in quel lembo di spiaggia apparso, secoli fa, come per magia.
Disclaimer: alcuni luoghi e attrazioni citati nell'articolo potrebbero essere chiusi o aver subito variazione d'orario per l'emergenza Covid-19. Consultare sempre i siti di riferimento per verificare prima di mettersi in viaggio con i bambini. Il nostro intento è quello di svelare luoghi nascosti dell'Italia, borghi e località sconosciute per viaggiare in prossimità quando si potrà farlo con maggiore leggerezza. Per questo continueremo a dare dei consigli in merito alle famiglie che non vedono l'ora di ricominciare!