Viaggiare con consapevolezza con un neonato. In aereo, in treno, in automobile: che accortezze differenti bisogna avere? E al mare o in montagna? I consigli dei pediatri.
E viaggiare con i bambini è il tema principale della prima giornata di lavori al 74° Congresso della Società italiana di pediatria (Sip), che si apre oggi, 12 giugno, a Roma con un focus della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip) dedicato a tutti i bambini che viaggiano, in particolare ai Vfr (visiting friends and relatives, chi va a trovare amici e parenti).
Dai pediatri, i consigli per viaggiare con i neonati in aereo, treno e automobile. Con anche le dritte su che cosa mangiare e sul sole.
1 - In aereo: da 48 ore dopo la nascita
I bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Per quanto riguarda i neonati prematuri e i bambini con patologie polmonari e cardiache, andrebbe richiesto un parere medico preventivo.
2 - In automobile nel suo ovetto
I neonati possono viaggiare in auto, se le condizioni climatiche favorevoli sono garantite all'interno dell’abitacolo. Il neonato deve essere alloggiato nel suo “
ovetto”, conforme alla normativa europea.
Fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia.E’ preferibile porre il seggiolino sul sedile posteriore e il posto più sicuro per il bambino è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di incidente.
La posizione del seggiolino sul sedile posteriore è obbligatoria in presenza di airbag del sedile anteriore del passeggero. E' pericoloso tenere in braccio i bambini.
Non abusare con l’
aria condizionata, ma posizionarla sempre a temperature non inferiori a 22-23 gradi.
Occorre inoltre prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il neonato ha fame.
3 - In treno: la scelta più comoda
Il treno è una soluzione comoda perché offre più spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il
passeggino o l’ovetto in caso di necessità.
4 - In montagna
Meglio non stare per periodi troppo brevi per consentire quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica. Altezze elevate (superiori a 2000/2500 mt) sono generalmente da evitare.
E’ sconsigliabile anche effettuare gite troppo lunghe o passeggiate impegnative con bambini di poche settimane. Ricordiamo, infatti, che il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato “a spalla” da riservare invece per i bambini più grandicelli.
5 - Che cosa mangiare
In caso di allattamento materno: nessun problema. Nei casi di allattamento con formula considerare che,
soprattutto nei Paesi tropicali l'acqua è una delle più frequenti fonti di malattie gastroenteriche, e molto spesso quella proveniente dagli acquedotti non è potabile. Va, quindi, utilizzata per la preparazione del latte
acqua minerale contenuta in bottiglie sigillate. Se l'acqua disponibile non è potabile, il metodo più sicuro per la potabilizzazione è quello dell'ebollizione che deve essere protratta per almeno 10 minuti; è necessario inoltre conservare l’acqua nello stesso recipiente fino al momento del consumo.
Benché siano noti gli effetti benefici della luce solare in età pediatrica, i raggi ultravioletti possono essere anche pericolosi. Alcuni consigli:
- i bambini con meno di sei mesi devono essere tenuti all’ombra e devono indossare vestiti che proteggano la maggior parte della superficie corporea; applicare una protezione solare totale nelle zone foto esposte come viso e mani
- i bambini con più di sei mesi devono comunque applicare creme solari protettive verso UVA e UVB, da riapplicare sistematicamente dopo il bagno in mare o in piscina; tener presente che l’applicazione di repellenti per insetti riduce l’effetto protettivo delle creme solari.
- occorre inoltre far indossare sempre ai bambini occhiali da sole e cappelli.