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Jet lag nel neonato: i trucchi per viaggiare sereni

di Ines Delio - 01.02.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Viaggiare con i bambini è eccitante e stancante al tempo stesso, ma per fortuna non è impossibile provare a gestire il jet lag nel neonato

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Jet lag nel neonato

Il primo viaggio con il bebè è un'avventura che emoziona e spaventa al tempo stesso, specialmente se comporta dover salire a bordo di un aereo e affrontare un volo particolarmente lungo. La 'sindrome da fuso orario' può provocare una serie di sintomi piuttosto spiacevoli anche nei più piccoli, ma la buona notizia è che con alcuni accorgimenti si può minimizzare l'impatto del jet lag nel neonato e nel bambino. 

I sintomi del jet lag nel neonato e nel bambino

Stando a quanto spiega la guida della Società Italiana di Pediatria (SIP) per viaggiare sicuri con i bambini, la variazione del fuso orario può provocare una serie di sintomi da jet lag, anche nei più piccoli, tra cui:

  • alterazioni del ritmo sonno-veglia
  • disturbi dell'attenzione
  • malessere generale

Fortunatamente, rispetto agli adulti, i bambini solitamente sopportano meglio i cambiamenti di fuso, "presentando sintomi più sfumati". È, però, importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l'arrivo, possibilmente già nei due giorni che precedono la partenza.

Quanto dura il jet lag nel neonato?

Il jet lag è un disturbo temporaneo, che di solito dura solo pochi giorni nei bambini e nei neonati prima che si adattino e tornino alla normalità. Per i bebè di età inferiore ai 6 mesi, che non hanno cicli di sonno regolari, un cambiamento di orario di un'ora o due non dovrebbe causare problemi. I bimbi più grandi possono, invece, avere maggiori problemi con il proprio orologio interno, se perdono un pisolino a causa di un viaggio o se si cerca di farli dormire quando è ancora giorno.

Jet lag nel neonato: le indicazioni per i viaggi

Cosa fare se la vostra destinazione è a Est

Nei giorni precedenti, anticipare di 1-2 ore l'addormentamento e favorire l'esposizione alla luce la mattina.

Cosa fare se la vostra destinazione è a Ovest

Nei giorni precedenti, posticipare di 1-2 ore l'addormentamento e favorire l'esposizione alla luce la sera.

Stando a quanto consiglia Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno all'IRCCS Ospedale San Raffaele, "è più facile adattarsi quando si viaggia verso Ovest, perché è più facile cercare di resistere un po' più a lungo al sonno, piuttosto che anticiparlo come avviene viaggiando verso Est".

Fuso orario e neonati

Per quanto riguarda le problematiche del jet lag, sappiate che più piccoli sono, meglio rispondono al fuso orario. "I neonati – spiega Luigi Ferini Strambi – si agganciano subito ai nuovi ritmi anche perché hanno più periodi di sonno durante le ventiquattrore. Non hanno un sonno monofasico e quindi riescono a compensare meglio il cambiamento".

Jet lag nel neonato: i consigli degli esperti

"Per aiutare il vostro piccolo, cercate di viaggiare durante il giorno, negli orari in cui sono tipicamente svegli, preferibilmente quelli che vi permettono di atterrare nel tardo pomeriggio o nella prima serata. Inoltre, date loro circa un giorno per adattarsi a ogni ora di differenza di fuso orario", spiega la dottoressa A.J. Schwichtenberg, esperta dei disturbi del sonno con particolare attenzione al sonno dei neonati. "Assicuratevi inoltre di svegliare il vostro piccolo all'ora abituale e di rispettare gli orari dei sonnellini – aggiunge – Anche esporli alla luce del giorno li aiuterà a resettare il loro orologio corporeo".

Si può prevenire il jet lag nel neonato?

Sfortunatamente, non è possibile prevenire completamente il jet lag nel neonato e nel bambino, ma se si conoscono in anticipo i programmi di viaggio, si può cercare di ridurne l'impatto. La buona notizia è che esistono diversi tool online per calcolare il jet lag, che possono aiutare i viaggiatori con bimbi a seguito a capire quando è meglio esporre il proprio piccolo alla luce del giorno, a seconda della destinazione da raggiungere.

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