Siamo su una slitta, al Circolo Polare Artico, 2600 chilometri dal Polo Nord: io e mia figlia, Alice, 3 anni, coperte da tute termiche e pesanti pelli di renna, Lui, il papà, davanti, alla guida di una muta di 8 husky.
Il buio di metà mattina è illuminato dal candore della neve...
... mentre aspettiamo il sorgere del sole a mezzogiorno.
Tutto è cominciato da una lettera. Di Santa Klaus per Alice, depositata da un folletto sotto il grande albero bianco di casa.
Un invito speciale: nella terra del ghiaccio dove il sole ubriaca d’estate e si nasconde d’inverno. Ho sempre pensato che per un bambino potesse essere uno splendido regalo: si è trasformato in un viaggio per tutta la famiglia da ricordare negli anni.
Il volo da Milano a Helsinky è passato in un baleno e da lì ci siamo ritrovati nel nostro “cabinlog”, bianco latte: una scelta quanto mai azzeccata perché il centro di Rovaniemi, distrutto prima dai russi e quindi dai tedeschi durante la seconda guerra Mondiale, è stato ricostruito in uno stile anni ’70 da est europeo. Meglio dormire poco fuori che negli albergoni e poi il nostro cottage immerso nella natura ci ha fatto sentire molto wild:-)
All’interno anche un cucinotto, ideale coi bambini per preparare piatti veloci, e una mini sauna privata, un vero piacere dopo le uscite all’aperto. Ad attenderci, fuori, un paio di slittini da usare per fare scivolate o trainare Alice tra i sentieri innevati.
Ovviamente un must del programma di viaggio è stata la fatidica visita al vecchietto dalla barba bianca, alias Santa Claus.
C’è un intero villaggio a lui dedicato che fa la gioia dei più piccoli, al suo ufficio postale arrivano i sogni di bambini di tutto il mondo, contenuti su un foglio, massimo due.
Salita una lunga scala, ci siamo presentati al suo cospetto: espressione circospetta di Alice e bacione del vegliardo sulla guancia della pupa, con promessa di “tantiii” regali.
In città vale la pena fermarsi un pomeriggio per una visita all'Artikuum Museum, dove scoprire coi bambini tradizioni e storia dei lapponi, un paio di compere (ai designaddicted consiglio Pentik, io ho scovato due renne porta candele proprio in lappishmood) e una cena da Nili's restaurant per sperimentare la cucina lappone.
Passeggiare con le renne e cenare su tavoli di ghiaccio...
Altro da non perdere? Oltre alla già citata corsa con i “cani dagli occhi color del cielo”, una placida passeggiata al chiaro di luna su una slitta trainata da Rudolph...