Ravenna
I mosaici sono fatti apposta per appassionare i bambini e per di più scatenano il loro spirito di emulazione. A Ravenna, capitale mondiale dell'arte musiva del V e VI secolo, i piccoli aspiranti artisti trovano pane per i loro denti osservando i favolosi cicli di mosaici del mausoleo di Galla Placidia, delle Basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare Nuovo e Sant'Apollinare in Classe (questa a 8 km dal centro). Rimangono a bocca aperta, ma subito dopo si metto all'opera. Magari recandosi al TAMO (Tutta l'avventura del mosaico) la grande esposizione interattiva sulla storia del Mosaico nel corso dei secoli che organizza anche laboratori per famiglie e attività didattiche. Vicino al TAMO si trova la Domus dei tappeti di pietra (un nome davvero evocativo) con 14 ambienti dai meravigliosi pavimenti mosaicati o in marmo. Numerose attività didattiche, in tema archeologico, sono organizzate anche dal Museo Nazionale di Ravenna.
Cervia
Perché Cervia era una città molto ricca almeno mille anni prima che arrivasse il turismo? Facile. Qui si trovavano le più importanti saline dell'Alto Adriatico. E a quei tempi il sale era l'elemento fondamentale per conservare a lungo i cibi, quindi tutti dovevano comprarlo. Quegli enormi giacimenti di “oro bianco” sono ancora attivi, ma soprattutto sono diventati un'attrazione di grande richiamo. La visita dei giacimenti e delle zone produttive si compie a piedi, in bicicletta o in barca accompagnati da esperti che raccontano tutte le fasi della raccolta e della lavorazione. In un'ala del seicentesco Magazzino del Sale si trova poi il Musa, il Museo del Sale dove si può seguire un percorso guidato per meglio capire il perché il sale fosse chiamato oro bianco e si possono vedere macchinari e strumenti utilizzati nelle saline nei secoli scorsi come la burchiella una barca in metallo a fondo piatto capace di contenere fino a 80 quintali di sale. Ma non basta. L'area delle saline è di grande importanza naturalistica: qui infatti si rifugiano numerose specie protette come i fenicotteri, i Cavalieri d'Italia e le Avocette che si cibano di pesciolini e crostacei numerosissimi in questa area .
San Marino
Secondo una leggenda, San Marino fu fondata da un tagliapietre proveniente dalla Dalmazia che nel 257 d.C. dopo essere salito sul Monte Titano fondò una piccola comunità di cristiani perseguitati per la loro fede all'imperatore Diocleziano. Oggi questa microscopica Repubblica appena alle spalle della riviera romagnola è diventata una ricca e frequentatissima meta di escursioni. I piccoli sono incuriositi dall'idea di un viaggio all'estero, che spesso è il primo della loro vita. Una volta sul posto e oltrepassate le mura che cingono la parte alta del capoluogo, la passeggiata d'obbligo conduce alle tre Torri in cima al Monte Titano. Sono collegate tra loro da un percorso che corre lungo la cresta del monte e non è faticoso. Nella Torre Guaita (la prima) si visitano le prigioni, mentre nelle Torre Cesta (la successiva) incuriosisce il Museo delle Armi antiche, distribuito su quattro piani della fortificazione. La Torre Montale non è visitabile all'interno, ma arrivarci è obbligatorio: altrimenti che avventura sarebbe?
Gradara
Per i bambini la visita di un Castello è sempre emozionante. Ma quello che domina il borgo medievale di Gradara, a pochi chilometri dalla costa, è così imponente e ben conservato da garantire ricordi indelebili. Già perché questa Rocca dall'aspetto quattrocentesco unisce il severo fascino militare della struttura esterna, alla ricchezza di arredi dei saloni interni, che rievocano pacifiche feste e banchetti senza fine. La visita permette di vedere 14 stanze riccamente affrescate e colme di mobili antichi, nonché di camminare sulle mura da cui si ammira un fantastico panorama che va dal borgo ai piedi delle mura fino al mare. Sono previste visite guidate e itinerari a tema anche per famiglie o piccoli gruppi. Una volta lasciato il Castello, merita una sosta il Museo storico con la sua collezione di oggetti antichi attraverso i quali il visitatore potrà entrare nella storia del borgo e rivivere la quotidianità medievale, dei ricchi come del popolo. Sotto il Museo si possono percorrere misteriose grotte che si ritiene fossero luoghi di culto bizantino (per secoli considerato al limite dell'eresia, quindi da svolgere in segreto sottoterra). Curioso, infine, il giardino degli Ulivi in via Cappuccini dove si possono ammirare olivi secolari che proprio per le loro caratteristiche sono diventati oggetto di studio da parte del CNR. Sono talmente belli e perfetti che sono stati scelti per tentare di capire quale fosse il ceppo originale della specie.