Cavalese
E' il primo paese della Val di Fiemme che incontra chi proviene dall'Autostrada del Brennero. E miglior biglietto da visita non potrebbe esserci, visto il felice mix tra sport, natura, gola e cultura. La facciata superbamente affrescata del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme desta stupore. L'edificio di epoca rinascimentale è stato recentemente restaurato e vi si possono visitare diversi ambienti tra cui la sala del Consesso, la Pinacoteca e perfino le prigioni. Sì, perché anche quassù c'era chi sgarrava. Di tutt'altro sapore la sosta al Caseificio Sociale Val di Fiemme, che produce formaggi tra cui rinomati caprini, il Formae Val Fiemme e il Fontal Cavalese.
Paneveggio e la Foresta dei violini
Salendo da Predazzo verso il Passo Rolle si entra nel Parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino. Si comprende subito che è un luogo speciale. Vicino al Centro Visitatori di Paneveggio si trova, per esempio, un grande recinto popolato da decine di cervi. E' fantastico osservarli così da vicino e tanto numerosi, ma bisogna non esagerare con richiami e grida di meraviglia. Anche loro hanno diritto alla privacy, soprattutto quando mangiano.
La Val di Fassa
La chiamano la Valle dei bambini per la grande attenzione che la Val di Fassa dedica ai più piccoli. In ogni paese c'è un parco giochi pubblico e in quattro località (Moena, Canazei, Vigo di Fassa, Pozza di Fassa) si trovano parchi attrezzati con strutture fisse, animatori e ricchi programmi di intrattenimento. Ma per respirare la vera aria di montagna occorre salire ad alta quota. Niente paura, non c'è da scarpinare. Il Kinderpark Ciampedie si raggiunge in funivia da Vigo di Fassa, mentre il Ciampark si trova poco distante dalla funivia che parte da Alba di Canazei.
I Ladini della Val di Fassa
Ma che lingua parlano qui? Nessuno in famiglia la riconosce. Per forza, gli abitanti della Val di Fassa tra di loro parlano in ladino. Non è un dialetto, è una vera e propria lingua ufficiale, al punto che perfino le trasmissioni regionali della Rai prevedono programmi in ladino.
Nel corso di una vacanza non c'è il tempo per impararla, però si possono visitare i musei allestiti dai fassani per perpetuare e far conoscere le proprie radici.
Il più grande si trova a Vigo di Fassa e grazie a tecnologie multimediali interattive permette di sperimentare visivamente le diverse fasi di un’operazione agricola, così come di partecipare virtualmente ai rituali delle nozze ladine, oppure di vivere l’allegria dissacrante del Carnevale fassano. Particolarmente suggestive le tavole disegnate da Milo Manara che rappresentano personaggi della mitologia fassana come le bregostènes e le vivènes, streghe e salvani.
Sezioni staccate del museo sono La Sia (la segheria veneziana) a Penia di Canazei, L Molin de Pezol (il mulino) a Pera di Fassa e La Boteiga da Pinter (il bottaio) a Moena.