Il nostro viaggio in Turchia con tre bambini (4, 6 e 10 anni) parte da Instanbul. Un viaggio in un paese dalle mille meraviglie, dove lasciarsi stupire dalle cupole a forme di meringa, dalla storia romana sui gradini di un antico teatro e dal paesaggio lunare nella terra delle Fate. Dove andare, cosa vedere e come organizzarsi in un viaggio da Istanbul alla Costa Licia a misura dei più piccoli?
Osserviamo le canne da pesca, che si tuffano dal ponte di Galata nel Bosforo, e la folla, equamente divisa fra l’attesa del tram e quella dei traghetti, che fanno la spola fra la sponda europea e quella asiatica.
Finalmente siamo a Istanbul: apparentemente caotica, trafficata e rumorosa. Basta poco però per lasciarsi tutto indietro ed entrare in un’atmosfera da mille e una notte in quella che è stata la capitale dell’imperatore Costantino e del Sacro Romano Impero.
Comincia da qui il nostro viaggio in Turchia con tre bambini (4, 6 e 10 anni) al seguito. Un viaggio in un paese dalle mille meraviglie, dove lasciarsi stupire dalle cupole a forme di meringa, dalla storia romana sui gradini di un antico teatro e dal paesaggio lunare nella terra delle Fate. Intorno risuona la preghiera del muezzin: benvenuti nella sorprendente Turchia.
Dove andare, cosa vedere e come organizzarsi in un viaggio da Istanbul alla Costa Licia a misura dei più piccoli?
Seguitemi
1)Istanbul by night: la prima impressione è quella che conta? Bene, andate al ponte di Galata e abbracciate, al centro del Contro d’Oro, Oriente ed Occidente, Istanbul antica e moderna. E poi imbarcatevi su uno dei traghetti pubblici che con poche lire turche vi assicura uno spettacolo incredibile al tramonto. E se come noi siete fortunati, vi potrebbe capitare di incontrare i delfini rientrando in porto.
2)Instabul e l’aria da fiaba ottomana: passeggiate al mattino fra le vie del quartiere antico di Sultanahmet e dirigetevi verso la Moschea Blu. Camminate nella grande sala della preghiera della Moschea: naso all’insù cercate di catturare la luce che entra dalle centinaia di finestrelle e accarezza le oltre ventimila piastrelle turchesi che rivestono pareti e cupola.
3)Istanbul, come in un libro di storia: la più grande chiesa bizantina mai costruita dove hanno pregato anche i musulmani? Santa Sofia, dedicata alla divina conoscenza. Oltre mille e cinquecento anni che vi passano sotto i piedi e lo stupore di come qui le religioni abbiano convissuto, fino a trasformare la chiesa e poi moschea in un museo.
4) Istanbul, un giro al bazar: il rischio di perdersi è alto fra le decine di strade e le migliaia di negozi al coperto in quello che è uno dei più antichi mercati al mondo. Noi ci siamo fatti guidare alla scoperta di profumi, colori e spezie fra assaggi di tè alla mela e lokum (le gelatine turche dal sentore di rosa), per poi spingerci fino al mercato di Kadikoy nell’area orientale, dove siamo passati da un negozio all’altro facendo street food.
5) C’era una volta Costantinopoli. Una prospettiva diversa della città? Scendete nel “palazzo inghiottito”: si tratta della Cisterna voluta dall’imperatore Costantino per rifornire di acqua il palazzo. Noi ne siamo rimasti affascinati: sarà per l’impressione di viaggiare a ritroso nel tempo, sarà per la conta delle colonne e della misteriosa testa di medusa. Di sicuro un luogo di meraviglia per i più piccoli.
6) Cappadocia, vale un volo in mongolfiera. La sveglia suona prima dell’alba. Alice e Lea sono già sveglie. Lasciamo i maschi a casa (Edo, 4 anni non ha ancora l’età per volare) e ci godiamo il sorgere del sole dall’alto di una mongolfiera. Lo spettacolo è incredibile: sotto i nostri occhi formazioni rocciose, che paiono uscite da un libro di fiabe illustrato da un bambino, chiese rupestri e monasteri nascosti, e decine di palloni colorati che danzano intorno a noi.
7) Cappadocia, cuciniamo insieme. Mettete tre bambini attorno a un tavolo e fateli impastare: difficilmente potrebbero essere più soddisfatti. Siamo a Urgup, a casa di perfetti sconosciuti ma qualsiasi barriera o differenza sono state eliminate, anche quella di parlare lingue diverse. Cosa abbiamo cucinato? Croccanti sfoglie di formaggio, le foglie di vite ripiene di riso, i manti, ossia mini ravioli ripieni di carne, specialità del posto. Grazie a Bedya e alla sua famiglia per la fantastica giornata! (Home Cooked Cappadocia/ info@cappadociavillagehomecooking).
8) Turchia, caput mundi. Perché qui ci sono decine e decine di rovine romane, alcune ben conservate come a Perge ed Aspendos, e un museo archeologico notevole ad Antalya, la porta d’entrata della Costa Licia. I musei sono noiosi? Ovviamente no, se i personaggi dei miti, da Ercole ad Apollo e Diana animano un percorso di storie. Con i nostri bambini, dopo un attimo di “ora come sopravviviamo?”, ha funzionato. Si sono divertiti a contare le fatiche di Ercole e a scoprire come il satiro Marsia sfidò il dio della musica, Apollo, con la sua cetra.
9) Il mare in Turchia: con la crociera blu è meglio. In tanti lo dicono: non c’è nulla di più rilassante di una lenta crociera in caicco. Io aggiungo, anche con bambini al seguito. Tre giorni di mare, ancora mare, e di nuovo mare in tutti i possibili momenti: al sorgere del sole, e al suo tramonto, e persino sotto le stelle. Un ritorno alla natura, un vivere liberi e spensierati, senza tempo o programmi che ho trovato fantastico, tanto più per i più piccoli. Dopotutto qualcuno cantava: “L’estate è la più bella di tutte le stagioni!”.
10) Turchia, manuale di istruzioni.
Voli: Turkish Airlines, voto 9+, deliziosi gadget ecologici per i più piccoli e un programma di intrattenimento loro dedicato.
Sistemazioni da ricordare: l’oasi con giardino a Sultanameht, Istanbul, di Empress Zoe; ‘Anatolian Suites a Goreme (molto apprezzata la piscina ma soprattutto l’hamman!).
Transfer, caicco e tour con le guide: organizzato da Elena Ventura di www.viaggiointurchia.com