Cave di marmo
Sembra sempre che ci sia la neve. Tutto l'anno anche in agosto. Ma non si scioglie mai? No, il bianco che riveste le Alpi Apuane, appena dietro le spiagge della Versilia, è quello del marmo che forma la struttura portante delle montagne. E' un marmo di qualità straordinaria tanto che qui vengono da secoli i più grandi scultori per scegliere i blocchi da utilizzare per le proprie opere. Il più famoso fu addirittura Michelangelo. Le cave dalle quali si estrae l'oro bianco della Apuane sono sempre attive, ma qualcuna si può visitare. Tra queste la più conosciuta è quella di Fantiscritti, appena sopra Carrara. E' grandissima, e si visita accompagnati da cavatori o esperti della lavorazione del marmo anche avvalendosi di un pullmino che entra nella pancia della montagna. Già, perché le cave oggi in funzione sono soprattutto in galleria. E' sorprendente, vero?
Colonnata
Pochissimi chilometri oltre le cave di Fantiscritti, alla fine di una ripida salita, si trova il paesino di Colonnata. Qui è tutto magico. Intanto per il panorama. Intorno ci sono foreste o cave di marmo, ma è come essere su un balcone da dove ammirare dall'alto il mare. Il borgo è antichissimo, fu fondato dai Romani, e con tanti vicoli e viuzze dove le auto non passano, dove è divertente correre e fare una caccia al tesoro tra bassorilievi e piccole statue di marmo sparse un po' ovunque su finestre e facciate. La scultura più grande è all'ingresso del villaggio ed è, naturalmente, dedicata al cavatore. Il marmo è dappertutto e svolge un ruolo decisivo anche sulla tavola. Il famosissimo lardo di Colonnata deve infatti il suo squisito sapore alla stagionatura in fosse di marmo. Lo facevano i cavatori per conservare l'alimento più energetico ed economico di cui potevano disporre. E hanno scoperto che così diventava più buono. Che cosa si mangia per merenda?
Antro del Corchia
Il nome incute rispetto: Antro del Corchia. Ma in questa grotta da record, è il più vasto sistema carsico italiano con oltre 70 chilometri di gallerie e pozzi nelle viscere del Monte Corchia, non abitano orchi o draghi. Così ci si può dedicare tranquillamente alla sua esplorazione, seguendo la guida che racconta come in milioni di anni si sono formati laghetti e corridoi o come il gocciolare dell'acqua impregnata di calcare abbia dato vita a stalattiti e stalagmiti dalle forme più bizzarre. La visita può essere faticosa per i più piccoli: dura un paio d'ore e si percorrono più di mille1005 gradini (metà in discesa, però). Il viaggio al centro della terra avviene a una temperatura costante di 7 gradi, quindi è consigliabile indossare un maglioncino. Nello stesso paese di Levigliani si possono vedere anche le Miniere dell'Argento vivo, dove si estraeva il mercurio. Sono le uniche di questo tipo visitabili in Italia, quindi non si può perdere l'occasione. Il percorso è molto più breve (600 metri) e le gallerie sono in piano. Qui nessuno può lamentarsi per la fatica.
Pietrasanta
La chiamano Piccola Atene perché almeno da 600 anni qui si ritrovano artisti provenienti da tutto il mondo, che vi aprono i loro laboratori e, spesso, regalano alla città alcune loro opere. Così Pietrasanta è diventata un vero e proprio museo a cielo aperto, con grandi sculture sparse per il centro (in gran parte pedonalizzato) e una sontuosa Piazza del Duomo. Proprio qui, all'interno della Chiesa di sant'Agostino, si può visitare il curioso Museo dei Bozzetti con le opere di ben 300 scultori. Sì, perché anche i grandi artisti fanno una specie di brutta copia prima di realizzare i loro capolavori. A tre chilometri dal centro, ma a due passi dalla spiaggia di Marina di Pietrasanta, si trova il magnifico Parco della Versiliana che si estende per quasi un milione di metri quadrati fino al confine con Forte dei Marmi. Nei mesi estivi si accende di colori e manifestazioni con il suo rinomato Festival. Ma un ampio spazio, chiamato la “Versiliana dei piccoli” è riservato ai bambini. Non aspettatevi giostre e gonfiabili, bensì tante attività da svolgere, rappresentazioni teatrali e mini spettacoli allestiti proprio dai ragazzini in vacanza.
Viareggio
La lunghissima Passeggiata a mare di Viareggio è perfetta per andare a spasso e prendere un gelato senza l'incubo di auto e motorini. Certamente destano la curiosità dei piccoli i coloratissimi edifici liberty, come quello del Gran Caffè Margherita o del Bagno Balena, ma è soprattutto il Carnevale a farla da padrone. Nella cittadina versiliese infatti la festa dura tutto l'anno. Basta andare alla Cittadella del Carnevale. E' un enorme spazio dedicato all'intrattenimento sede di festival e concerti di ogni genere, dove di può vedere anche uno stupendo museo del Carnevale, con anche i modellini dei carri allegorici che hanno vinto le diverse edizioni delle sfilate. La strada ellittica perimetrale esterna poi è un luogo di incontri degli artisti con le loro botteghe e le loro originali creazioni. Basta spiarli e porre qualche domanda per apprendere i segreti della cartapesta e della costruzione di carri e maschere giganti. Interessante e, certamente a prova di capriccio anche il Museo della Marineria, con una particolarissima sezione dedicata ai palombari, ovvero ai nonni dei sub. Quelli di Viareggio erano i migliori di tutti.
Torre del Lago Puccini
La costa vi pare troppo affollata e caotica? Spostatevi allora di qualche chilometro fino a Torre del Lago Puccini. Ufficialmente è una frazione del comune di Viareggio, ma questo è davvero tutto un altro mondo. Soprattutto la sua estremità affacciata sul placido Lago di Massaciuccoli e oggi dominata da un grande e moderno teatro all'aperto. L'incanto del luogo colpì perfino un grande artista come Giacomo Puccini, che proprio qui abitò per molti anni in una villa oggi diventata museo con tanti cimeli del compositore tra cui il pianoforte dai cui tasti nacquero alcune sue famosissime opere. Una passeggiata sul lungolago consente di ammirare fitti canneti, le bilance da pesca, i casotti dei pescatori e, con un po' di fortuna, diversi esemplari di rari uccelli acquatici. Concedetevi una breve navigazione su questo lago. Vi rilasserete e i piccoli, tra un avvistamento e l'altro, saranno entusiasti e sbalorditi.
Pisa
Tranquilli, è così da un sacco di anni. La Torre pendente, a Pisa, è uno dei monumenti più famosi del mondo proprio per il suo aspetto di eterna precarietà. E' così inclinata che sembra sempre sul punto di cadere nel prato di Piazza dei Miracoli e andare in mille pezzi. Però regge. Chissà forse anche per tutti quei turisti, grandi e piccini, che si fanno fotografare in posa con le braccia protese come a sostenerla. Si può salire senza problemi sulla Torre superstar e ammirare da oltre 50 metri di altezza il panorama sulla Piazza con lo splendido Duomo e l'altrettanto magnifico Battistero circondati da frotte di visitatori piccoli e agitati come tante formichine. Da lassù lo sguardo spazia anche sul resto della città con i palazzi storici del Borgo Stretto dove è bello passeggiare e i ponti monumentali che attraversano l'Arno, ormai vicino alla foce. Già, una volta Pisa era una città di mare, tanto importante da essere una della quattro Repubbliche marinare che dominavano il Mar Tirreno. Ma è anche stata la culla di quel genio di Galileo Galilei. Chi vuole sentirsi un po' scienziato e un po' secchione può visitare il Museo nazionale degli strumenti di calcolo, con strumenti di misurazione e calcolo degli ultimi 500 anni, dal compasso ai primi computer.