Viaggi con i bambini
Partire per un viaggio con un bambino, o addirittura con un neonato, può essere fonte di preoccupazione per i genitori alle prime armi: gli spostamenti, il cibo, un letto diverso, la valigia possono destare dubbi, preoccupazioni e ansie. Eppure, come spesso accade, i problemi sono più nella mente dei genitori che nella realtà dei bambini, flessibili e curiosi per natura. Ne parliamo con Milena Marchioni, autrice insieme a Michela Toffali del libro "Bimbi e viaggi. La guida completa per viaggiare sereni con i bambini" (Giraldi Editore) e del blog Bimbi e Viaggi.
In questo articolo
Perché viaggiare con i bimbi
Viaggiare con i bambini è un'esperienza importante per ogni famiglia, perché vivere insieme momenti unici e fuori dall'ordinario rafforza i rapporti e rende più profondi i legami. Durante un viaggio, s'impara ad affrontare gli imprevisti e a reagire a situazioni insolite, s'incontrano realtà diverse da quella alla quale siamo abituati capaci di ampliare la mente e il pensiero: in questo senso, il viaggio svolge per i bambini (e per i genitori) anche una fondamentale funzione educativa, sia per ciò che s'impara – luoghi, storia, natura, cultura – sia nello sviluppo trasversale di un'attitudine all'alterità, alla ricchezza della diversità.
Viaggi con neonati, come organizzarsi: tre consigli pratici
"La questione fondamentale è non farsi sopraffare dai timori – rassicura Milena Marchioni -. È normale averne, ci mancherebbe: quando sono partita con mia figlia di 5 mesi non sapevo da che parte iniziare, ma ho deciso di organizzarmi e di non farmi spaventare".
IL PIANO DI BATTAGLIA.
Infatti, il primo consiglio che dò a chi deve partire con un neonato è di fare un vero e proprio piano di battaglia. Invito proprio i genitori a mettere tutto nero su bianco, organizzandosi più accuratamente di quanto si farebbe in altre condizioni, prenotando tutto, pianificando ogni spostamento e scrivendo ogni cosa: visualizzare la pianificazione è rassicurante e rende più semplice la gestione degli imprevisti.
NON FATEVI SPAVENTARE.
"Il secondo consiglio è di non dare ascolto a chi tenta di spaventarci o farci passare per sprovvedute tirando in ballo rischi, problemi, malattie… ascoltate chi può darvi consigli utili e chi ha già sperimentato questa esperienza, non chi fa allarmismo.
Proprio a questo scopo ho creato il blog e un gruppo Facebook per scambiarsi esperienze e pareri, Famiglie Globetrotter: parlare con altri permette di comprendere che la maggior parte dei timori sono comuni e condivisi, e c'è sempre qualcuno disposto ad aiutarti a superarli. Spesso, infatti, si tratta di piccole questioni logistiche facilmente risolvibili. È grazie alla condivisione con altre persone che abbiamo scritto il nostro libro".
LA MEMORIA INTERNA DEI NEONATI.
"Infine, il terzo consiglio da tenere a mente riguarda un'obiezione che spesso sento sollevare: perché portare in viaggio un neonato, dato che non ricorderà nulla? Prima di tutto perché i bambini stanno bene quando i genitori sono felici.
Assorbono emozioni, vibrazioni, e se i genitori amano viaggiare non potranno che risentirne positivamente. Inoltre, esistono due tipi di memoria: i ricordi veri e propri e una memoria interna, profondamente formativa. È vero che i neonati non ricorderanno i viaggi, ma immagazzineranno l'esperienza in maniera indelebile. Mia figlia oggi ha 12 anni e ciò che ha vissuto da quando è nata ora sta 'esplodendo': per lei viaggiare è naturale. Perciò, prima si inizia meglio è".
Viaggi con i bambini piccoli: coinvolgimento e fiducia
Passiamo ora ai dubbi dei genitori di bambini non più neonati. "Con i bambini, la parola chiave è fiducia. Dobbiamo avere fiducia nel fatto che sapranno adattarsi meglio di noi al fuso orario, al cibo, a un nuovo posto. Il limite è più nostro che loro. Poi, quando i bimbi sono appena un po' più grandi, il loro coinvolgimento nel viaggio aumenta.
Consiglio perciò di appassionarli in modo giocoso all'organizzazione. Esistono diversi libri di viaggi per bambini, comprese guide vere e proprie, ad esempio quelle della Pimpa, pensate per i bimbi ai primi anni delle elementari, che propongono una caccia al tesoro nelle città. Ora anche la Lonely Planet sta iniziando a produrre delle versioni di guide per ragazzini. Quindi, facciamoli partecipare attivamente, magari anche chiedendo loro dove vorrebbero andare e assecondando le loro passioni. Un'idea? In Inghilterra sui luoghi di Harry Potter!".
Come preparare la valigia per i bambini
Un genitore organizzato lo si riconosce dal bagaglio. "Anche quando si parla di valigia la lista è fondamentale. Scrivete una lista di tutte le cose che volete portarvi in viaggio e poi dimezzatela. O almeno, sfoltitela.
Le lavanderie a gettoni si trovano ormai in ogni parte del mondo, non serve un cambio giornaliero. Molti prodotti si possono acquistare a destinazione, ad esempio i pannolini. Cercate insomma di evitare di ritrovarvi con valigie pesantissime, soprattutto se dovete usare i mezzi pubblici, e ricordate che se dovrete spingere il passeggino avrete bisogno di avere le mani libere, quindi scegliete zaini o borsoni che si possono caricare in spalla. D'altro canto, se ci fa sentire più tranquilli, portiamo pure una cosa in più. Potrà sembrare contraddittorio, ma il risparmio sulla quantità di vestiti o prodotti vale finché ci sentiamo sereni. Chi, soprattutto le prime volte, si sente un po' in ansia, è meglio che prenda una maglietta in più, se questo può servire a partire senza pensieri: è giusto calibrarsi in base a come ci si sente, senza farsi condizionare".
Cosa vedere in Italia con i bambini
"Le mete possibili sono tantissime: ne consiglio tre.
- La prima è il Parco Naturale Monte San Bartolo, un promontorio sopra Gabicce (Pesaro-Urbino), all'inizio delle Marche e vicinissimo alla Romagna, un luogo che unisce un bellissimo mare alla natura, con proposte pensate per i più piccoli come "Diventa biologo per un giorno", un'escursione didattica per bambini di diverse età dall'approccio naturalistico.
- Andando verso la montagna suggerisco un sentiero sul Plose, sopra Bressanone, che si chiama "Woody Walk": un sentiero bellissimo, molto facile e breve, che si può percorrere anche con il passeggino, in cui ogni pochi metri s'incontra un divertente gioco in legno, e alla fine del quale si arriva a una malga con gli animali, dove si può anche mangiare.
- Infine, pensando a una città, scelgo Torino: qui si trovano musei entusiasmanti, in primis il Museo Egizio (mia figlia mi ha tenuto 5 ore!), ma anche il Museo del Cinema, con percorsi molto appassionanti anche per i bambini, perché si prestano a visite 'giocose', insieme a bellissimi parchi, come il Parco del Valentino, una bellissima e vasta area verde dove scorrazzano liberi tanti scoiattoli".
L’intervistata
Milena Marchioni, autrice del libro "Bimbi e viaggi. La guida completa per viaggiare sereni con i bambini" (Giraldi Editore) e e di "Quando arriviamo? 50 avventure per grandi e piccoli alla scoperta dell'Italia", edito da Uppa. Ha fondato il blog Bimbi e Viaggi.