Il bonus asilo nido è stato confermato da un nuovo emendamento alla legge di Bilancio in Parlamento: per il triennio 2019-2021 il bonus annuale sarà portato da 1000 a 1500 euro. Questo sarà dunque il contributo erogato a tutte le famiglie - che faranno richiesta - per aiutare a pagare le rette di asili nido pubblici e privati e per far assistere a casa i bambini più piccoli che hanno malattie croniche.
Per il sostegno a casa la somma sarà pagata in una unica soluzione. Negli altri casi, sulla base della documentazione delle spese fatte mese per mese, saranno erogate 11 rate mensili di uguale importo (136,36 euro).
Dunque, se l'emendamento passerà senza ulteriori modifiche, sarà destinato ai genitori dei minori nati o adottati dal primo gennaio 2016, residenti in Italia, con cittadinanza italiana o comunitaria. Il beneficio spetta anche agli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari e per i cittadini stranieri con status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Il bonus continuerà a non essere cumulabile con la detrazione fiscale applicata con la dichiarazione dei redditi per l’asilo nido di uno o più figli.
Comunque, entro il mese di gennaio, una volta approvata la versione definitiva della legge di bilancio, si potrà sapere di più. Intanto, le istruzioni riguardanti lo stato attuale del bonus e le modalità per presentare domanda si trovano sul sito INPS.
Novità: invio semplificato delle ricevute di pagamento
Da qualche giorno, per rendere più facile l'invio delle ricevute di pagamento, nell’app Inps mobile è stata inserita una nuova funzione. Grazie a quest'ultima è possibile allegare, mediante smartphone, una fotografia della ricevuta del versamento, occorre solo accedere all'applicazione con il codice Pin o Spide poi entrare nel servizio "bonus nido".
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Congedo di paternità, riconfermato?
Per il prossimo anno potrebbe essere mantenuto il congedo di paternità, che consisterà in 5 giorni di assenza retribuita dal lavoro e obbligatoria.
Congedo di maternità, al lavoro fino al nono mese
Con l'approvazione del proprio medico, le donne in dolce attesa potranno rimanere in servizio fino al nono mese, spostando così il periodo di astensione dal lavoro di 5 mesi a dopo il parto.
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Mantenuto, con modifiche, anche il bonus bebé
Anche il bonus bebè, il contributo economico per i neonati, i bambini presi in adozione o in affidamento, è confermato nell'ambito della legge di bilancio con qualche modifica. L'assegno sarà erogato soltanto per il primo anno di vita di un figlio.
Chi ha un reddito Isee pari o inferiore a 7000 euro, potrà avere 192 euro al mese. Invece, con l'Isee tra 7001 e 25000 mila euro il bonus sarà di 80 euro mensili. Per il secondo figlio sarà stabilita una maggiorazione del 20 per cento della somma base.
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