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Astenozoospermia , tra le cause dell'infertilità

di Viola Stellati - 02.01.2024 - Scrivici

astenozoospermia
Fonte: Shutterstock
L'astenozoospermia è tra le cause dell'infertilità maschile: da cosa dipende e qual è il possibile trattamento

In questo articolo

Astenozoospermia e infertilità

Tra le varie cause dell'infertilità maschile c'è l'astenozoospermia, una condizione che fa sì che i propri spermatozoi abbiano una scarsa mobilità. In questo articolo scopriremo insieme di cosa si tratta esattamente, le sue cause, e quali sono i possibili trattamenti per trovare una soluzione.

Astenozoospermia: cosa è

Come riporta un articolo redatto dall'Istituto Bernabeu, con il termine astenozoospermia si fa riferimento alla diminuzione della percentuale di spermatozoi mobili in un campione di liquido seminale. Una condizione molto particolare e che porta all'infertilità perché senza movimento progressivo gli spermatozoi non sono in grado di raggiungere l'ovocito e fecondarlo, non permettendo perciò una gravidanza. 

Purtroppo si tratta di un problema estremamente comune, tanto che uno studio pubblicato sul Journal of Reproductive Systems ha rilevato che fino all'81% degli uomini con problemi di fertilità aveva problemi di motilità.

La buona notizia è che in moltissimi casi esistono delle soluzioni, e ora le scopriremo insieme.

Quali sono le cause

Le cause dell'astenozoospermia, come ricorda la clinica per la fertilità RAPRUI, non sono ancora state del tutto identificate, ma è piuttosto chiaro come sia correlata a determinate condizioni di salute e fattori di rischio:

  • Varicocele;
  • Infiammazioni del dotto spermatico o di altri organi dell'apparato riproduttivo;
  • Infezioni varie, tra cui la gonorrea o la clamidia;
  • Anomalie cromosomiche;
  • Farmaci ed altre terapie oncologiche
  • Fattori autoimmuni;
  • Febbre;
  • Esposizione ad agenti tossici;
  • Stile di vita. 

Come si scopre di soffrirne

Ivi, Instituto Valenciano de Infertilidad, sottolinea che nella maggior parte dei casi si arriva a una diagnosi di astenozoospermia solo quando si tenta di avere un figlio. 

Il primo campanello dall'arme, infatti, è proprio l'assenza di una gravidanza dopo 12 mesi di rapporti non protetti. Quando questo accade, la soluzione migliore è sottoporsi a uno spermiogramma, ovvero un esame che è può scoprire il grado di vitalità degli spermatozoi e, di conseguenza, la qualità del liquido seminale.

Per effettuarlo è necessario raccogliere un campione dopo un periodo di astinenza sessuale che va da 2 a 7 giorni circa. Subito dopo viene svolta un'indagine microscopica per valutare la concentrazione e la motilità degli spermatozoi. I parametri che emergono vengono poi confrontati con quelli indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: secondo queste ultime indicazioni, un liquido seminale deve contenere un numero di spermatozoi mobili almeno pari al 42%.

Esiste una cura?

Il CFA, Centro Fertilità Assistita, sottolinea che la cura per l'astenozoospermia dipende dalla sua gravità e da ciò che si pensa possa averla scatenata. In molti casi il motivo di questa condizione è da ricondurre al varicocele, e per questo si interviene con una specifica procedura che rimuove la vena nella speranza che gli spermatozoi possano fluire liberamente e migliorare la conta dello sperma.

Alle volta bastano anche dei semplici cambiamenti nello stile di vita, come:

  • Riduzione del consumo di alcol: la qualità dello sperma di alcuni uomini migliora in appena tre mesi dopo aver smesso di bere alcolici;
  • Stop all'uso di steroidi o testosterone: potrebbero ostacolare l'arrivo della paternità;
  • Essere normopeso: una buona alimentazione e l'attività fisica sono essenziali per vivere in salute e anche per fare la differenza in fatto di fertilità;
  • Evitare la vasca idromassaggio e l'intimo stretto: se i testicoli si surriscaldano possono influire sulla qualità del liquido spermatico.

Se entrambe le soluzioni proposte non dovessero avere successo, sono disponibili altri trattamenti per la astenozoospermia:

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