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Fertilità: baby boom francese possibile grazie a sussidi e lavoro

di Luisa Perego - 05.09.2016 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Baby boom in Francia: grazie a diverse politiche sociali e più parità di diritti tra mamme e papà, i nostri vicini hanno invertito la tendenza e dal 1990 hanno aumentato le percentuali dei tassi di nascita del loro Paese.

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Dal declino delle nascite a un nuovo baby boom. Grazie a sussidi, parità di diritti tra uomo e donna e lavoro.

In questo modo la Francia è riuscita a uscire dal declino delle nascite degli anni '70-'80. E ad aggiudicarsi il più alto tasso di fertilità in Europa, più di due figli di media per donna.

Il segreto francese? Parità e politiche sociali

Il concetto di famiglia moderna in Francia si basa sulla parità tra uomo e donna. E l'approccio ha anche adottato forti politiche di welfare. In questo modo, dopo due decenni di declino (dal '70 all'80), dal 1990 i tassi di nascita francesi sono aumentati costantemente.

Quale esempio di parità nella coppia? Sia i papà che per le mamme, ad esempio, possono chiedere sei mesi di congedo parentale per ogni nuovo nato. (In Italia invece sono due giorni di congedo obbligatorio più due facoltativi se la madre rinuncia a due dei suoi)

I Francesi hanno anche creato un sistema di assegni familiari che non discriminano i genitori sposati da quelli conviventi. Quanto valgono? Per ogni bebè il premio è di circa 900 euro che arrivano già al settimo mese di gravidanza. I trasferimenti monetari alle famiglie rappresentano il 2,6% del Pil, anche grazie a questo, nel 2014, il rischio di povertà infantile (21,6%) è stato inferiore alla media EU28 (27,7%).

Le mamme francesi inoltre, come riporta l'European Platform for Investing in Children dell'UE, sono incentivate a non lasciare la propria occupazione per stare a casa con i figli. Il risultato è che il tasso di occupazione femminile è superiore al 60 per cento (in Italia è circa il 46 per cento).

Asilo nido? Sì grazie

I bimbi possono accedere ai nido già dai due mesi di vita. E le mamme francesi ricorrono spesso a questa opzione, tanto che 4 bimbi su dieci sotto i due anni vengono affidati a qualche servizio per l'infanzia (in Italia, secondo il rapporto della Commissione Europea Eurydice ha accesso al nido solo un bimbo su 10) e 9 su dieci di quelli tra 3 e 6 frequentano la scuola materna.

Per finire? Aiuti alle neomamme, con infermiere che fanno visite a domicilio per aiutare con l'allattamento e nelle prime cure del neonato.

(Fonte: ANSA).

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