Spirale anticoncezionale
A occuparsi di controllo delle nascite sono spesso le donne, le quali hanno diverse alternative per evitare il concepimento. La scienza ha fatto passi da gigante, limitando gli effetti collaterali o i disturbi dovuti ai contraccettivi, e si spera che nel futuro prossimo ne faccia anche riguardo alla contraccezione maschile. Nel frattempo, è bene essere informate sulle possibilità che si hanno per evitare una gravidanza. Tra queste c'è la spirale anticoncezionale.
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Che cos’è la spirale anticoncezionale
La spirale è chiamata anche IUD - intrauterine device, dispositivo intrauterino - ed è appunto un piccolo dispositivo a forma di T che viene inserito nell'utero, allo scopo di evitare le gravidanze. Oggi in circolazione esistono due tipi di spirale anticoncezionale:
- quella ormonale, al progesterone, che rilascia quindi l'ormone rendendo l'endometrio inadatto a raccogliere l'ovulo
- quella al rame, che rilasciando appunto rame impedisce la motilità degli spermatozoi, oltre a creare anche in questo caso un ambiente che non favorisce l'impianto
Lo scopo della spirale è, nei due casi, impedire sia la fertilizzazione che l'impianto in utero nel caso in cui l'ovulo fosse invece fecondato.
La spirale fa male o dà fastidio?
Una delle domande che si fanno molte donne è: ma la spirale fa male, quando viene inserita o dopo, oppure dà fastidio, per esempio durante i rapporti sessuali?
L'inserimento può essere un po' doloroso o fastidioso per alcune donne: il dispositivo viene inserito nell'utero dal ginecologo (non si può fare da sole come nel caso dell'anello vaginale), col supporto di uno speculum. Lo strumento tiene aperto il canale vaginale attraverso cui il medico inserisce un tubo che posiziona la spirale che poi apre le "braccia" formando la T. Si può sentire dolore o fastidio nelle 24 ore successive, ma poi passa.
In alcuni casi, i cicli possono essere più dolorosi, soprattutto con la spirale in rame.
Quanto costa una spirale e ogni quanto si cambia
Rispetto ad altri anticoncezionali, la spirale ha un costo ben più elevato, ma anche più facilmente ammortizzabile: se può arrivare a costare anche più di 200 euro (rappresentando una spesa non indifferente), la sua durata permette di spalmare l'investimento sul lungo periodo. In media una spirale fa il suo lavoro per circa 5 anni, quelle in rame possono arrivare anche a 7-8. Capirete che non dover più spendere, ogni mese, una ventina di euro per la pillola o un altro anticoncezionale ormonale è un bel risparmio.
La spirale contraccettiva è sicura?
Un'altra delle domande che si fanno di più le donne è: ma funziona davvero la spirale o c'è il rischio che faccia cilecca? Non sono poche le testimonianze di donne che sostengono di essere rimaste incinte anche con la spirale. In realtà, quella ormonale ha un tasso di successo paragonabile ai "cugini" contraccettivi ormonali, e quella in rame del 95/99%. C'è però il rischio che la spirale cada senza che la donna se ne accorga, o che sia mal posizionata. Per questo è importante:
- verificare dopo la prima mestruazione che sia in posizione giusta, con una visita presso il proprio medico
- verificare regolarmente che sia ancora presente (c'è un cordoncino che però non deve essere tirato)
Inoltre, se la spirale dovesse fallire c'è il rischio di:
- gravidanza extrauterina
- aborto
È fondamentale quindi eliminare subito il dispositivo in caso di gravidanza, e informare in qualsiasi altra situazioni reazioni strane che potrebbero far pensare a un'infezione.
I vantaggi della spirale sono tanti, ma ovviamente bisogna parlare col ginecologo, l'unico che può inserirla, prima di decidere se fa al caso proprio. La spirale anticoncezionale è consigliata soprattutto a chi ha una relazione stabile, mentre è da evitare per chi vuole evitare gravidanze indesiderate durante rapporti occasionali, perché non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.