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Vitrificazione, nato in Italia il primo bebè da ovocita congelato

di Concetta Desando - 06.11.2013 - Scrivici

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È nato il 26 ottobre a Milano il primo bambino tramite la tecnica che si basa sulla velocità del processo di congelamento della cellula uovo Cinque anni fa alla mamma era stato diagnosticato un carcinoma ovarico; la donna chiese ai medici di prelevarle un ovocita, poi congelato con la vitrificazione. Ora mamma e bimbo stanno bene.

Nel 2008, quando le venne diagnosticato un carcinoma ovarico border line, non si perse d'animo: poiché le terapie necessarie per sconfiggere la malattia avrebbero messo a rischio la sua fertilità, chiese ai medici di prelevarle un ovocita, che venne quindi congelato con la tecnica della vitrificazione. Ora, a distanza di cinque anni, il miracolo: il 26 ottobre a Milano è nato il primo bambino concepito in Italia da una cellula uovo conservata con questa tecnica.

"Madre e figlio stanno bene", ha confermato Filippo Maria Ubaldi, responsabile clinico dei Centri Genera la cui sede romana alla Clinica Valle Giulia ha assistito la donna durante la procedura. "Il laboratorio diretto da Laura Rienzi - sottolinea una nota del Centro - è uno dei primi al mondo ad applicare la tecnica di vitrificazione degli ovociti", ormai non più sperimentale ma riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale come tecnica standard. La tecnica si basa sull'estrema velocità del processo di congelamento dell'ovocita, che impedisce la formazione all'interno della cellula di cristalli di ghiaccio: sono queste formazioni, infatti, a rischiare di danneggiare le delicate strutture interne dell'ovocita mettendone a rischio anche la sopravvivenza.

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Grazie alla vitrificazione, invece, l'ovocita prelevato cinque anni fa è sopravvissuto, e la donna, dopo aver sconfitto la malattia, si è sottoposta al trasferimento di un embrione ottenuto fecondando gli ovuli criopreservati. Qualche giorno fa, infine, il parto ha decretato il successo dell'intero procedimento. "E' un giorno di grande felicità per il nostro staff - ha commentato Laura Rienzi - ma anche una data storica per la medicina della riproduzione italiana che conferma il suo primato europeo nella crioconservazione ovocitaria".

La tecnica della vitrificazione, infatti, è attualmente il più avanzato processo di congelamento degli ovociti, e viene generalmente proposta a donne giovani che devono sottoporsi a terapie anticancro.

Secondo quanto emerso dal I Simposio Internazionale sulla Vitrificazione degli Ovuli, svoltosi a febbraio a Barcellona, però, ormai sempre più donne optano per questa tecnica anche senza avere problemi di salute ma semplicemente, per via di motivi professionali, economici o sociali, per conservare lo stato dei loro ovuli per anni e poter quindi ritardare il momento della maternità.

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