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Fertilità: come aumentare le possibilità di una gravidanza

di Nostrofiglio Redazione - 15.09.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Per aumentare le possibilità di una gravidanza è importante tenere un diario del ciclo mestruale, conoscere i segnali della fertilità e i segreti della fecondazione.

In questo articolo

Forse non ci hai mai pensato, ma un fattore importante per diventare genitori è il tempo.

Ogni mese, il tuo corpo "lancia" segnali fondamentali sulla fertilità: saperli cogliere è il primo passo per aumentare le possibilità di una gravidanza.

1) Per cominciare, è importante tenere un "calendario" del ciclo mestruale:

questo consente alla donna di imparare a conoscere il proprio corpo, a valutare la durata del ciclo e la sua regolarità, e a cogliere quindi eventuali irregolarità che dovessero manifestarsi nel corso del tempo per segnalarle prima possibile al medico o al ginecologo.

Le mestruazioni sono un messaggero della salute: se qualcosa non va, mettono in guardia su possibili infezioni, infiammazioni o malattie più serie che, se trascurate, possono compromettere anche in modo serio la fertilità, presente e futura.

E' bene annotare il giorno in cui iniziano le mestruazioni e controllare quanto dura il ciclo dall'inizio della mestruazione al primo giorno di quella successiva.

L'ovulazione in generale avviene attorno al 14° giorno. Ma si può essere più precise, in base ai ritmi personali.

Se il ciclo dura meno di tre settimane o più di sei, è bene rivolgersi subito al medico perché la probabilità che l'ovulazione sia assente è elevata.

2) I segreti della fecondazione.

Subito prima dell'ovulazione le donne hanno più voglia di fare l'amore: è probabile che ciò sia dovuto al fatto che i follicoli secernono ormoni maschili come il testosterone, responsabile del desiderio sessuale. Forse influisce anche il fatto che il cervello, nella stessa fase del ciclo, produce più endorfine, sostanze che inducono senso di relax e benessere.

Si ritiene inoltre che la fecondazione sia più probabile se il rapporto è avvenuto nelle 48 ore precedenti l'ovulazione. Se ciò accade, dopo circa 30 ore l'ovulo fecondato si dirige nell'utero dove, tre giorni dopo, si annida nell'endometrio, secernendo l'ormone gonadotropina corionica (Hcg) che è quello segnalato dai test di gravidanza.

Per facilitare la possibilità di gravidanza, durante l'ovulazione è meglio non assumere antidolorifici Fans (antifiammatori non steroidei, tra gli altri, anche l'ibuprofene o il diclofenac) perché frenano la produzione di prostaglandine e possono ostacolare l'ovulazione. Nessun problema col paracetamolo.

Leggi altri segreti della fecondazione

3) I segnali della fertilità.

Durante il ciclo, il muco vaginale e la temperatura corporea mutano e ci sono altri "sintomi" fisici che si possono cogliere per capire se si è nel momento di massima fertilità e, quindi, aumentare le possibilità di restare incinta.

Imparare a leggere i segnali non è difficile, e lo si può fare anche in coppia, per sentirsi più uniti nel momento in cui si cerca un figlio. Ci sono diversi metodi:

Scopri altri segnali della fertilità

 

Come funziona il ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale Prima fase (circa 5 giorni)

Il primo giorno di flusso mestruale è il primo giorno del ciclo. Il cervello produce l'ormone gonadotropina che stimola l'ipofisi a rilasciare l'ormone follicolo-stimolante (Fsh) che "ordina" alle ovaie di cominciare a maturare i follicoli.

Fase follicolare (circa 9 giorni)

I follicoli, mentre maturano, producono una quantità crescente di estrogeni, rilasciati nel sangue. Gli estrogeni rendono fertile il muco cervicale, ammorbidiscono l'orifizio cervicale (l'apertura dell'utero), ispessiscono l'endometrio e inviano segnali all'ipofisi perché diminuisca la produzione di Fsh.

Ovulazione (tra il 13° e il 15° giorno circa)

La quantità di Fsh nel sangue diventa così sufficiente a far maturare un solo follicolo, gli altri si disgregano. Il follicolo rimasto secerne estrogeni che riducono ulteriormente la produzione di Fsh, stimolando la secrezione dell'ormone luteinizzante (Lh). Due o tre giorni più tardi dal follicolo fuoriesce un ovulo.

Fase luteale (circa 12-14 giorni)

Il follicolo vuoto, chiamato corpo luteo, secerne progesterone che, combinato con ridotti livelli di estrogeni, differenzia l'endometrio, cioè la mucosa che riveste l'utero, che diventa "pronta" ad accogliere un eventuale embrione.

Se però non c'è stata la fecondazione dell'ovulo, i livelli di progesterone precipitano, il corpo luteo di disgrega e l'endometrio si sfalda dando inizio alla mestruazione e a un nuovo ciclo.

Ritardi nell'ovoluazione

La fase di durata più variabile è quella follicolare: alcune donne hanno cicli più brevi o più lunghi dei "canonici" 28 giorni. In un ciclo più lungo, per esempio di 32 giorni, l'ovulazione avviene al 19°.

In generale, l'ovulazione può venire ritardata da

  • stress,
  • traumi,
  • viaggi,
  • malattie,
  • cambiamenti improvvisi nello stile di vita come eccessivo esercizio fisico o dieta squilibrata.

I consigli di Nostrofiglio.it sono stati messi a punto con la consulenza scientifica di Rossella Nappi, ginecologa ed endocrinologa della Fondazione Maugeri, Università di Pavia.

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