Le tecniche utilizzate sulle donne malate di tumore per consentire loro di preservare la fertilità dovrebbero essere estese anche alle donne sane che hanno intenzione di rinviare la gravidanza a un secondo momento, quando saranno più avanti negli anni. Ad affermarlo sono alcuni esperti che, in uno speciale sul tema pubblicato da Lancet, indicano il congelamento degli ovuli quale tecnica principale: una pratica, scrive il direttore del centro per la riproduzione Uz di Bruxelles, Dominic Stoop, che “'ha fatto nascere finora duemila bambini senza differenze dal punto di vista della salute con quelli concepiti naturalmente”. (Scopri i segnali della fertilità)
L’altra tecnica innovativa proposta dagli autori dell’articolo è il congelamento e il successivo trapianto del tessuto ovarico: la procedura, benché più costosa e più complessa, secondo Sherman Silber del Missouri Hospital di Saint Louis permette di raccogliere molti più ovuli in minor tempo. “Con questa tecnica – sostiene – non c'è bisogno di fecondazione in vitro e la fertilità dopo 15-20 anni è la stessa del momento dell'intervento. Il successo di questa tecnica nelle donne con tumore la rende adatta anche a quelle che vogliono posporre la gravidanza per altri motivi”. (Cerco un figlio: tante donne si scambiano consigli nel forum)

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