La fertilità, sia femminile che maschile, è strettamente connessa all'età e risente dei normali processi di invecchiamento.
L'uomo, invecchiando, non smette di produrre spermatozoi: nonostante ciò questi diminuiscono gradualmente e peggiorano di qualità.
Nella donna l'età è fondamentale per la capacità riproduttiva e la qualità degli ovociti diminuisce all'aumentare dell'età. La donna possiede un numero prestabilito di follicoli, che, però, con il passare del tempo, si esaurisce progressivamente senza possibilità di rigenerarsi. Secondo i dati del Ministero della Salute, la fertilità della donna risulta massima tra i 20 e i 30 anni. L'ingresso nella fase di subfertilità o infertilità avviene in genere intorno ai 40 anni, ma in alcuni casi può essere anche più precoce.
L'aumento dell'età materna è in parte responsabile di un aumento del rischio di infertilità e di minore probabilità di portare a termine una gravidanza. Sicuramente i numerosi progressi in ambito medico possono facilitare e risolvere alcuni fattori di sterilità, ma non possono modificare la diminuzione della quantità e qualità degli ovociti correlato biologicamente all'età femminile.
Declino della fertilità femminile: da cosa dipende?
Secondo il parere del "Comitato di Ginecologia del Collegio di Ostetrici e Ginecologi" americano e del "Comitato della Società Americana di Medicina della Riproduzione", il declino della fertilità femminile correlato all'età dipende dalla riduzione irreversibile della quantità e della qualità degli ovociti presenti nelle ovaie.
Infatti, più passano gli anni, più il numero di ovociti nelle ovaie diminuisce per un processo naturale che si chiama atresia. In pratica,
- il numero massimo di ovociti (6-7- milioni) si verifica nel feto femminile intorno alla 20ma settimana di gestazione,
- dopo la nascita la bambina ha una quantità di ovociti di 1-2 milioni,
- alla pubertà la ragazza ha 300/500 mila ovociti,
- sono 25 mila all'età di 37 anni,
- e soli 1.000 ovociti all'età di 51 anni.
Inoltre, si registrano cambiamenti significativi nella fertilità a 32 anni e a 37 anni della donna.
La fecondità subisce un calo significativo a 32 anni e un altro declino dopo i 37 anni. In particolare, i meccanismi biologici alla base di ciò sono ancora poco conosciuti, ma riguardano diversi fattori codificati dai geni presenti sul cromosoma X e sugli altri cromosomi.