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Perché non riesco a rimanere incinta la seconda volta

di Simona Bianchi - 02.03.2023 - Scrivici

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La difficoltà nel rimanere incinta la seconda volta può essere causata da numerosi fattori. Quali esami fare

In questo articolo

Perché non riesco a rimanere incinta la seconda volta: cosa sapere

Quando si riscontrano difficoltà nel restare incinta una seconda volta, dopo aver portato con successo a termine una prima gravidanza, di solito si parla di infertilità secondaria. Per lo più, si inizia a ipotizzare di avere questa problematica dopo un anno di tentativi andati a vuoto con rapporti sessuali ogni 2-3 volte a settimana circa. Si stima che la prevalenza media del fenomeno, nei paesi sviluppati, sia di circa l'8%.

Le cause che possono provocare l'infertilità secondaria sono diverse e, per lo più, sono simili a quelle della sterilità primaria:

  • Età della donna: il picco di fertilità va dai 20 ai 30 anni, per scendere poi con il passare del tempo. Con la tendenza a posticipare sempre di più sia la prima gravidanza che quelle successive, è una delle condizioni limitanti più frequenti e influenti
  • Invecchiamento riproduttivo maschile: anche negli uomini la qualità seminale diminuisce, anche se più tardi rispetto alle donne e variabile da caso a caso
  • Stile di vita: problemi di peso, come obesità o magrezza estrema, consumo di tabacco/alcol, esposizione a tossici e sostanze chimiche ambientali
  • Malattie croniche non controllate: per esempio diabete, alterazioni della tiroide e altri disturbi endocrinologici
  • Interventi medici o chirurgici generali: uso di farmaci che alterano la funzione delle ovaie o dei testicoli, come le chemioterapie, chirurgie addominali o della zona del bacino, infezioni dei genitali interni
  • Gravidanza precedente: per esempio infezioni o chirurgie che potrebbero aver danneggiato l'utero, le tube di Falloppio o le ovaie

Infertilità secondaria: quali esami fare

Per valutare se si hanno problemi fisici nella coppia, ci sono alcuni esami che si possono fare:

  • esami del sangue per definire l'assetto ormonale della coppia
  • esame del liquido seminale per l'uomo
  • eventuale isterosalpingografia per valutare la morfologia dell'utero e la pervietà delle tube nella donna
  • eventuale laparoscopia per escludere la presenza di endometriomi nella donna.

Cosa fare per favorire il concepimento

Ci sono poi alcuni suggerimenti da seguire per favorire il concepimento: in primo luogo adottare uno stile di vita sano ed equilibrato senza eccesso di alcool, smettendo di fumare e curando la propria alimentazione.

È fondamentale anche alleggerire lo stress e l'ansia. Si può poi controllare l'ovulazione per individuare i giorni che dovrebbero essere più fertili ed effettuare eventuali esami consigliati dal proprio medico per stabilire le cause del problema.

Quando consultare uno specialista

Generalmente, per le donne sotto ai 35 anni, è consigliabile consultare uno specialista dopo circa un anno di tentativi. Nel caso di donne oltre i 40 anni, si consiglia di iniziare lo studio il prima possibile. Dai 36 ai 39 anni, se non vi sono impedimenti, dopo circa 6 mesi. Il passare del tempo diventa un fattore determinante per la riserva ovarica e, per questo motivo, sono vari i casi di coppie che non hanno avuto difficoltà ad avere un primo figlio, ma ne hanno mentre cercano il secondo. In ogni caso, le coppie che soffrono di infertilità secondaria riescono spesso a concepire in maniera naturale dopo essersi rivolti agli specialisti.

Gli esami se si sospetta infertilità secondaria maschile

Se si sospetta che la causa dell'infertilità secondaria sia dell'uomo, si consiglia un consulto con l'andrologo, che potrebbe prescrivere gli accertamenti dovuti. Come primo esame potrebbe indicare lo spermiogramma per valutare la qualità dell'eiaculazione, la motilità degli spermatozoi e la loro forma. In caso di risultati non nella norma, si approfondiranno le cause che possono essere dovute a uno stile di vita non sano oppure si potranno fare altri accertamenti, come la spermiocoltura, il test di frammentazione o quello di capacitazione. 

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