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Nidazione o impianto: cos'è e come riconoscerlo

di Francesca Capriati - 17.11.2023 - Scrivici

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Nidazione: sintomi dell'impianto dell'embrione. Quando avviene, dopo quanti giorni dal rapporto e quali i sintomi del concepimento avvenuto

In questo articolo

Nidazione: dolori da impianto

Rimanere incinta è il risultato di un complesso e miracoloso processo che ha inizia con la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo e poi procede nelle ore e nei giorni successivi fino all'annidamento dell'embrione nell'utero, una tappa fondamentale per dare il via alla gravidanza in modo corretto e fisiologico. Ma cosa si intende per nidazione, come riconoscere i dolori da impianto e quali sono i sintomi che ci aiutano a capire che tutto sta procedendo nel modo giusto?

Cos'è la nidazione

Dopo che lo spermatozoo e l'ovulo si sono uniti (nella fase di concepimento), le cellule combinate iniziano a moltiplicarsi abbastanza rapidamente e si spostano attraverso una delle tue tube di Falloppio fino all'utero. Questo ammasso di cellule in rapida crescita è chiamato blastocisti.

Una volta arrivato nel tuo utero, questo piccolo fascio di cellule deve attaccarsi - o impiantarsi - nella parete uterina. Questo passaggio, noto come impianto, innesca l'aumento degli ormoni indispensabili per la gravidanza (estrogeni, progesterone e hCG o gonadotropina corionica umana).

Se l'impianto, invece, non avviene, il rivestimento uterino si perde durante le mestruazioni.

Calcolo della nidazione

Nella maggioranza del casi la nidazione avviene il nono giorno dopo l'ovulazione. Per esempio se si hanno mestruazioni di 28 giorni il rilascio dell'ovulo potrebbe avvenire il 14° giorno e l'impianto il 23°. 

Quando l'impianto si verifica correttamente, gli ormoni che vengono prodotti in maniera sempre crescente fanno sì che la placenta e l'embrione si sviluppino e che il rivestimento dell'utero si modifichi in modo tale da poter accogliere il bimbo che crescerà al suo interno.

Ma quali sono i più comuni sintomi della nidazione?

La maggior parte delle donne non presenta alcun segno di concepimento o impianto, e in ogni caso i più diffusi sintomi dell'inizio della gravidanza possono essere riconducibili alla gravidanza, ma anche ad una sindrome premestruale.

  • Spotting;
  • dolori addominali: il cambiamento ormonale può anche causare piccoli crampi simili a quelli causati dalle mestruazioni. Possono, quindi presentarsi doloretti addominali, dolore lombare, crampi simili a quelli delle mestruazioni;
  • Perdite bianche: essere consapevoli di come funziona il nostro corpo è importante anche per aumentare le probabilità di restare incinta. Ad esempio analizzare la quantità e la qualità del muco cervicale aiuta a capire quali siano i giorni fertili, ma anche se sia avvenuto l'impianto. Durante l'ovulazione, infatti, il muco cervicale è chiaro, elastico, con una consistenza quasi scivolosa, simile all'albume, invece dopo l'impianto il muco avrebbe una consistenza più gommosa e densa ed è di colore trasparente o bianco, per effetto dell'azione del progesterone e degli estrogeni.
  • Gonfiore durante la digestione: l'aumento del progesterone che si verifica all'inizio della gravidanza rallenta il sistema digerente e favorisce il gonfiore addominale.
  • Tensione al seno: dopo l'impianto, i livelli di hCG, estrogeni e progesterone aumentano rapidamente e ciò può causare un certo dolore e una tensione al seno.
  • Nausea: è probabilmente il più famoso dei sintomi dei primi mesi di gravidanza. Anche in questo caso i responsabili della nausea mattutina sono gli ormoni, come il progesterone che rallenta al digestione o le Beta Hcg che rendono l'olfatto maggiormente sensibile.
  • Mal di testa;
  • Sbalzi d'umore;
  • Calo da impianto della temperatura basale: alcune donne sembrano sperimentare un calo della temperatura basale durante l'impianto. In caso di calo da impianto, la temperatura diminuisce per un giorno e poi risale.

Fino al 25% delle donne soffre di sanguinamento o spotting nel primo trimestre e l'impianto è una delle cause di queste piccole perdite. Molte donne, però, lo confondono con un ciclo mestruale più lieve. Per capire se si tratta di perdite da impianto:

  • è più probabile che il sanguinamento da impianto sia rosa chiaro o marrone
  • il sanguinamento da impianto è più simile allo spotting che a una mestruazione vera e propria questo spotting può presentarsi una sola volta o durare alcune ore o anche fino ad alcuni giorni.

Quando si verifica l'impianto?

L'impianto avviene tra il sesto e il dodicesimo dopo l'ovulazione, ma più comunemente da 8 a 9 giorni dopo il concepimento.

E' chiaro che la data esatta dell'impianto dipende da quando è avvenuta l'ovulazione e di conseguenza il concepimento. Se hai ovulato e se il concepimento è avvenuto presto o tardi nella finestra di ovulazione.

Ad ogni modo il modo migliore per sapere con certezza se sei incinta è fare un test di gravidanza a casa.

Cosa si sente quando l'ovulo viene fecondato?

In realtà non si sente nulla, anche se, a livello emotivo alcune donne dichiarano di aver percepito che qualcosa stava già cambiando.

Domande e risposte

Si può rimanere incinta nei giorni di nidazione?

Si rimane incinta nei giorni di ovulazione. Se è avvenuto l'impianto, la fecondazione c'è già stata come anche l'incontro tra ovulo e spermatozoo.

La nidazione dopo quanti giorni avviene?

Avviene tra il sesto e il dodicesimo dopo l'ovulazione, più spesso da 8 a 9 giorni dopo il concepimento.

Posso rimanere incinta nei giorni non fertili?

Assolutamente sì. Il ciclo e l'ovulazione può variare in base a tanti fattori quindi si può rimanere incinta anche al di fuori dei canonici giorni fertili.

Fonti

Revisionato da Francesca Capriati

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