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Cos’è e come funziona il pick up ovocitario

di Viola Stellati - 23.03.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Ilpick up ovocitario è destinato principalmente a coloro che devono sottoporsi a una tecnica di fecondazione assistita: come funziona

In questo articolo

Pick up ovocitario

A sentire le parole pick up ovocitario sono soprattutto coloro che devono sottoporsi a una tecnica di fecondazione assistita. Detta in parole molto semplici, non è altro che il prelievo del liquido follicolare per la ricerca degli ovociti. Ma di cosa si tratta esattamente e come funziona?

Pick up ovocitario: cos’è

Come si può leggere sul sito del Centro Raprui, un istituto specializzato in procreazione medicalmente assistita, il pick up ovocitario è un prelievo chirurgico degli ovociti che avviene in seguito a una stimolazione ormonale.

L'obiettivo è quello di mettere a punto una procedura di procreazione medicalmente assistita tramite la produzione del maggior numero di ovociti possibile durante un ciclo, anziché quello singolo che si svilupperebbe fisiologicamente. Andando più nel dettaglio, il pick up ovocitario si esegue:

Come funziona il prelievo

Il sito dell'Istituto Clinico Humanitas specifica che per procedere a un pick up ovocitario è necessario sottoporre la paziente a un'anestesia generale o, in casi eccezionali, un'anestesia locale (praticata a livello dei fornici vaginali).

Il prelievo viene fatto 34-36 ore dopo la somministrazione dell'HCG (gonadotropina corionica), ossia di un farmaco specifico che ha lo scopo di completare la maturazione dell'ovocita. Il ricovero per il prelievo avviene il giorno dell'intervento, al mattino e a digiuno, dopo aver eseguito tutti gli esami preoperatori.

La durata media del pick up è di circa 10-15 minuti e il liquido follicolare viene raccolto in provette, che verranno immediatamente consegnate ai biologi che faranno una valutazione con lo scopo di controllare quanti ovociti sono presenti. Nel 99% delle pazienti è possibile recuperare almeno 1 ovocita.

A seguito dell' intervento, è necessario che la futura mamma venga tenuta in osservazione e dimessa dopo circa 3 ore, per poi rimanere a riposo fino al mattino seguente.

Possibili complicanze

Il pick-up ovocitario, pur essendo una chirurgia, risulta semplice e indolore.

Ciò non toglie che si possano presentarsi alcune complicanze ed effetti collaterali.
Tra gli effetti collaterali più comuni segnaliamo:

  • lieve spotting dovuto alla rottura di piccoli vasi sanguigni presenti nelle ovaie;
  • crampi simili a quelli mestruali.

Disturbi che durano al massimo un paio di giorni e che possono essere di varia intensità.

Per quanto riguarda le complicanze, va specificato che il prelievo ovocitario è una metodica che presenta un'incidenza di complicanze molto bassa. Le più frequenti sono:

  • sanguinamento vaginale;
  • emorragia intraddominale (emoperitoneo);
  • complicanze infettive (sepsi, ascessi).

Più raramente, invece, possono emergere torsioni dell'ovaio, lesioni degli organi urologici (uretere o vescica) o lesioni intestinali.

È però importante sottolineare che per sottoporsi a un pick up ovocitario è necessario rivolgersi a un centro per la fertilità qualificato. Inoltre, in caso di effetti collaterali è opportuno contattare lo specialista che ha operato.

Ad ogni modo, eventi avversi si manifestano in rarissimi casi: il pick up ovocitario può essere considerato una procedura sicura.

Come affrontare il giorno del prelievo

Qui di seguito vi lasciamo alcuni consigli stilati dal Vida Fertility Institute per affrontare il giorno del prelievo ovocitario al meglio.

Innanzitutto è più opportuno indossare abiti comodi e larghi. Si suggerisce anche di arrivare in anticipo all'appuntamento in modo da fare il tutto con la giusta calma e concentrazione.

È inoltre importante sapere che non si può raggiungere il luogo del pick up in autonomia perché al termine della procedura non è permesso guidare fino a casa.

Non è nemmeno possibile mangiare o bere dopo la mezzanotte prima dell'intervento o il giorno stesso.

Infine, da non sottovalutare sono gli aspetti psicologici: è consigliato prendersi cura della propria persona, di appoggiarsi ai cari e, soprattutto, rivolgersi a uno specialista se il carico mentale risulta troppo intenso.

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